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Inaugurazione: Venerdì 1 Febbraio 2013
-ore 18
Durata: dal 1 al 15 Febbraio 2013
Artisti: Micaela Giuseppone, Annamaria
Papalini e Sergio Pucciarelli
Presso: Galleria Spazio Museale Sabrina
Falzone – Via Giorgio Pallavicino, 29
Orari: da martedì a venerdì h.
16.00/19.00, sabato h. 10.00/12.00, chiuso lunedì e festivi
Info:
ufficiostampa@micaelagiuseppone.net
www.micaelagiuseppone.net
ufficiostampa@sabrinafalzone.info
www.galleriasabrinafalzone.com
Musica, Arte e Scrittura si fondono in un
unico progetto creativo: MAS. E’ un titolo che in spagnolo allude a un
quid in più ed è l’acronimo delle tre iniziali dei suoi protagonisti:
MICAELA GIUSEPPONE, ANNAMARIA PAPALINI e SERGIO PUCCIARELLI.
Tre percorsi diversi dallo spirito affine
sono uniti da un connubio di emozioni indissolubili, strette
nell’abbraccio dell’esistenza. Legati da una condivisione d’idee
consapevole, tre intelligenze si esprimono con assoluta libertà
attraverso immagini, parole e suoni che provengono dalla terra
dell’anima. |
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Un’espressione libera e armoniosa affiora
dai dipinti di Micaela Giuseppone, autorevole nome dell’arte
contemporanea che ha conquistato l’Oriente e affascinato l’Europa in
qualità di artista protagonista del Carrousel du Louvre a Parigi. Nelle
sue tele la visione ottimistica del cosmo si espande nella gioia
brillante dei colori e nelle volteggianti onde infinite, dove festanti
omini dell’universo sembrano danzare al ritmo della vita. Un cielo di
note è scandito da una musica interiore, che accoglie il sublime senso
di infinito.
Un desiderio di assoluto avvolge la
ricerca pittorica di Annamaria Papalini, anticonvenzionale nel suo stile
minimale che sorvola il superfluo per arrivare al cuore della
comunicazione artistica. Etereo appare il gioco delicato di trasparenze
tonali, dal sapore trascendentale. Vibrante è il grafismo deciso e
rassicurante, che avvolge la superficie dipinta con morbida solennità.
La ventennale esperienza artistica dell’artista si evince nella sapienza
esecutiva.
L’ascesa dei ritmi, sempre più incalzanti
ed avvolgenti, si fa strada nella creazione letteraria di Sergio
Pucciarelli, autore del romanzo “Il Nero e la Rossa. Una storia d’amore
negli anni di Piombo” (ed. Gremese). Nel libro dramma e sentimento si
alternano in una poetica di contrasti e opposizioni. |
Storie di amore per la vita, ma soprattutto storie
di pace gremiscono le opere pittoriche e letterarie di queste giovani promesse:
tre intellettuali, superstiti in un popolo che vive d’incertezze, di decadenze e
di assenze, rappresentano tre personalità che si sono salvate dalla tempesta di
brutture del nostro secolo, una tempesta che non demorde né decresce.
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Il nero e la rossa - L'amore oltre l'ideologia
“…Difficile per la generazione di quegli anni, non leggere quest'opera prima di
Pucciarelli senza ricordare, condividere, provare un pizzico di nostalgia per
quella voglia di fare e di cambiare che, se ora è un po' sopita, allora ti
prendeva anima e corpo consentendoti di lanciare sfide al mondo… E forse
l'autore riesce ad incuriosire e "svegliare" i giovani d'oggi, senza ideologie
politiche, che pensano di avere tutto eppure sono insoddisfatti. Malgrado la
nota dell'ultima pagina chiarisca che oltre ai fatti di cronaca realmente
accaduti, luoghi e persone sono di fantasia, Sergio Pucciarelli, classe 1963,
promotore finanziario, riesce a far commuovere quando scrive quel che resta di
quell'amore ucciso da un colpo di pistola, in quel tiepido giorno di febbraio,
quando gli occhi verdi di Simonetta si chiusero per sempre. |
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E che dolcezza, nell'io narrante, quando ammette
l'immensa mancanza di quella giovane donna che amava ripetere: "per un un'onda
che muore, ce n'è già un altra in lontananza pronta a partire". Quanto amore per
Beatrice e Carlotta, le due figlie di Luca, che hanno Simonetta per secondo
nome… e che legame profondo nell'anima quando il "Nero" ricorda "la Rossa" che
diceva: "L'amore non va mai perso".
Sarina Biraghi (IL TEMPO)
"…V'è nella pittura della Papalini la costante
ricerca di un equilibrio tra principi, tra razionale ed irrazionale, tra realtà
e sogni, creatività e ricettività, tra visione onirica e concretizzazione… Il
quadro bianco è uno spazio in cui coinvolgersi interamente, tutto può avvenire
in quello spazio e l'artista deve rischiare tutto. Ma quello che l'artista sta
compiendo è un sottile lavoro di equilibrio tra un processo spontaneo, e cui si
mantiene aperto, ed un processo attivo del suo pensiero… La pittrice Papalini
individua un uomo capace di trovare una propria legge interna che non lascia
spazio alla guerra, alla violenza, alla mortificazione di se stessi e degli
altri".
Sandra Pier Paoli
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NEL RITMO DELL'ANIMA
“Sobri equilibri nell’etere immaginario di Micaela
Giuseppone si frappongono a scenari urbani senza tempo, sospesi nel ritmo
dell’anima. Un’atmosfera di solidarietà tinge dei colori più armoniosi lo spazio
ancestrale dell’esistenza, generando una musica delle forme fluttuanti
nell’infinità del blu. Sono frammenti d’interiorità che nel gesto danzano e nel
colore sospirano affinché si possa udire l’unione del mondo. La linea si muove
in un incessante gioco di volute, seducente nella sua sinuosità e nella
morbidezza del segno. L’essere umano è indagato nella sua universalità mediante
un linguaggio espressivo capace di cogliere le sfumature più sottili della
comunicazione tra l’uomo e il suo contesto sociale. L’arte di Micaela Giuseppone
ci richiama al senso di condivisione che l’epoca contemporanea sta perdendo”.
Sabrina Falzone |
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