Ogni elemento, insomma, non è
ciò che si crede o s'immagina, ma si determina in una rinnovata percezione
visiva. Sono le forme a contenere la memoria e a creare un flusso spontaneo che
va incontro a una dimensione racchiusa segretamente nel cuore della materia.
Questo appare evidente anche nella serie d’interventi plastici che arricchiscono
l’esposizione, come dimostra Mobilis in mobili (2011), la videoscultura
con il video in stereoscopia inserito all'interno di una carrozza fiabesca dalle
caratteristiche morfogenetiche dove la visione entra in relazione diretta con lo
spazio reale benché misterioso della struttura tridimensionale a cui è impedito
l'accesso; scultura e l'architettura s'integrano con le immagini video creando
un contesto dove i linguaggi dell'arte trovano una rinnovata sintesi.
La mostra si completa con
l’importante ciclo degli screen painting, una tecnica inventata
dall’artista nel 2006 che modifica radicalmente il rapporto con la tecnologia.
Gli schermi dipinti, infatti, sono caratterizzati dalla relazione ambivalente
tra la pittura sullo schermo e l’immagine video. Nel ciclo The Growing Garden
(2007-2008) gli elementi vegetali dell’animazione si connettono con le forme
dipinte sullo schermo moltiplicando l’immagine come fosse un rituale zen. In tal
modo, la pittura si interfaccia con il dinamismo e la mobilità della dimensione
virtuale creando un paradosso ricco di conseguenze dal momento che l’immagine
pittorica, al contrario di quella virtuale replicabile all’infinito, è
portatrice di un’unicità e, quindi, di uno specifico DNA.
Giuliana Cunéaz, dunque,
rianima le differenze nell’ambito di una mostra esauriente dove gli stessi
ambiti della scienza e della nanotecnologia vengono sottoposti ad una nuova
ipotesi creativa che passa attraverso la rielaborazione complessiva della forma
intesa nel suo continuo e progressivo mutamento.
Il movimento delle arti
Attraverso
l’evento “Il
movimento delle arti” - che comprende cinque mostre - artisti
contemporanei internazionali si esprimono su questo tema attraverso opere
d'arte, pittura, scultura, installazioni, design, architettura e
performance, comparando le diverse forme artistiche ai nostri giorni.
MACS Mazda
Con-Temporary
Space è il nuovo spazio aperto nel gennaio 2013, voluto da Mazda Motor
Italia, da tempo attenta alla cultura, e realizzato da Alessandro Luzzi
Workshop. MACS Mazda Con-Temporary Space sostiene l’innovazione e l’integrazione
tra cultura e mondo industriale oltre a promuovere l’incontro e il
confronto nell’arte contemporanea.
INFO MOSTRA
Titolo evento:
Il movimento delle arti
Titolo mostra:
Forma
Fluens - Giuliana Cunéaz
A cura di:
Fortunato D’Amico e Barbara Carbone
Sede:
MACS, Mazda
Con-Temporary Space
Via Tortona, 9 (ingresso anche
da via Forcella, 3) - 20136 Milano
Inaugurazione:
martedì 9 aprile, ore 18,30
Date mostra:
9 – 14 aprile 2013
Orario:
merc – giov ore 9-12 e 14-20;
ven – sab ore 10-23; dom ore 10-20
Ingresso:
libero
Informazioni:
MACS, Mazda Con-Temporary Space
Programma,
comunicati stampa, immagini:
www.mazda-press.it -
www.mazdamacs.it
Info mostra e
iscrizioni ai workshop:
Chiara Crosti -
eventimacs@gmail.com - Tel
+39 346 66 500 89
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