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Riportiamo alcuni
tratti della VITA DI S. CECILIA
Clicca per
ingrandireLa diffusa devozione popolare verso la vergine e martire
romana ha fatto sì che il nuovo calendario liturgico ne conservasse la
memoria, pur mancando le testimonianze storiche anteriori al secolo VI,
questa devozione e lo stesso patrocinio di S. Cecilia sulla musica sono
dovuti alla sua Passio, che è posteriore al 486. In essa la fondatrice
del "titolo" della basilica di S. Cecilia in Trastevere viene
identificata con una santa omonima sepolta nelle catacombe di S.
Callisto e che avrebbe subìto il martirio durante l'impero del moderato
Alessandro Severo, verso il 230.
II culto di S.
Cecilia, - si legge nella Liturgia delle Ore - in onore della quale nel
V secolo venne costruita a Roma una basilica, si diffuse ovunque a
motivo della sua Passio. In essa Cecilia è apparsa come il modello più
perfetto di donna cristiana, che per amore del Cristo ha professato la
verginità e ha subìto il martirio.
Cecilia, nobile e
ricca, si recava quotidianamente ad assistere alla Messa celebrata da
papa Urbano nelle catacombe lungo l’Appia, attesa da una moltitudine di
poveri, che ne conoscevano la generosità. Cecilia, data in sposa a
Valeriano, nel giorno delle nozze, "mentre gli organi suonavano, ella
cantava nel suo cuore soltanto per il Signore" (da questo brano della
Passio ha avuto origine il patrocinio di Cecilia sulla musica sacra);
poi, giunta la notte, la giovane disse a Valeriano: "Nessuna mano
profana può toccarmi, perché un angelo mi protegge. |