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Un disastro che ha cause
precise e dei colpevoli, una strage su cui si aspetta ancora di fare
giustizia. Elisabetta Salvatori racconta quelle strade, quelle
esistenze, e una città ferita che ha saputo trasformare il dolore in
forza, non sta ferma ad aspettare: si muove, si unisce ad altre realtà,
denuncia, e non permette che questa vicenda sia dimenticata.
Presentato in anteprima
a Seravezza il 14 e 15 dicembre 2012, “Non c'è mai silenzio” approda ora
a Lucca, ospitato dalla Fondazione Banca del Monte nell’Auditorium di
Piazza San Martino, il 17 gennaio 2013.
“L'ho
chiamato "Non c'è mai silenzio" pensando che le nostre giornate sono
piene di voci e rumori, a tanti dei quali non facciamo neanche più caso.
Ma se uno è legato a un ricordo, sentirlo lo rievoca. Il fischio di un
treno, per tutta la città di Viareggio, a soli tre anni dalla strage, è
una lama che ogni volta riapre il cuore, porta ricordi, e chiede
giustizia. Raccontare questa storia è stato come entrare nella case di
via Ponchielli, poco prima delle 23.50 del 29 giugno 2009. Conoscerli.
Due ragazze che giocavano a carte sul letto, cinque ragazzi a tavola,
con le birre davanti, due sposi sul divano, i bimbi a letto,un lavandino
che gocciola e l'odore delle lavatrici stese.
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