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Mercoledì 18
dicembre 2013 alle ore 17, inaugurerà presso la Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Latina (Palazzo della Cultura), la mostra
MIKEL GJOKAJ /
STEFANO
PIALI – REALISMO VISIONARIO
(a cura di Silvia Pegoraro e Carlo Ciccarelli), che sarà visitabile
sino al 20 gennaio 2014. Si tratta di una doppia personale dedicata a
Gjokaj e Piali, fra i più importanti esponenti di una linea di ricerca
artistica contemporanea che i curatori della mostra definiscono
“Realismo visionario”. In esposizione una quarantina di opere, tra
dipinti e sculture, tutte provenienti dalla collezione della Ulisse
Gallery Contemporary Art di Roma, a cui è affidata anche
l’organizzazione della mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di Latina.
Il catalogo che
documenterà la mostra sarà l’Album n. 1 della collana “Gli Album di
Ulisse” , con un testo introduttivo di Silvia Pegoraro
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Esponenti di una
tendenza artistica che potrebbe definirsi “Realismo visionario”,
alquanto distante dalla linea fredda e minimalista di certa avanguardia,
così come dalla realtà puramente mediatica – quella delle immagini della
televisione o di internet – gli artisti Mikel Gjokaj (originario del
Kosovo ma naturalizzato italiano) e Stefano Piali puntano ancora della
forza propulsiva dell’immaginario individuale. |
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Si servono di mezzi
espressivi tradizionali, quali la pittura a olio o la scultura in
bronzo, ma ne sanno estrarre la sostanza più ricca di potenziali
sviluppi per il futuro. Due artisti, dunque, che fanno coincidere la
propria creatività con il libero “fluire dell'immaginazione
creatrice” (Giuliano Briganti). Due “realisti visionari”, Gjokaj e
Piali, e, come scrive Henri Focillon, i pittori visionari formano
un ordine a parte, poiché le loro opere introducono nella nostra
concezione dell’universo qualcosa d’improvviso e di vago, d’inquietante
e d’ indefinibile: la loro ossessione creatrice ha bisogno di affondare
le sue radici nel mondo sensibile, preso come punto di partenza ma anche
come punto di arrivo, che lei trasfigura, pur rispettandolo.
Mikel Gjokaj,
nato in Kosovo nel 1946, ma che risiede a Roma dal 1975, ci offre un
universo pittorico fatto di terre e cieli, che si congiungono
all’orizzonte in infinite e sempre mutevoli simbiosi. Paesaggi, dunque,
certo ispirati alla campagna kosovara, ma privi di riferimenti storici
alla guerra che ha insanguinato quelle terre: immersi in un’atmosfera
surreale e metafisica, sospesa, senza tempo, intessuta di campiture
cromatiche quasi astratte. Paesaggi dai colori sontuosi e fantastici, ma
carichi di silenzio, in cui la presenza umana è cancellata, o
indiziaria.
Nei suoi dipinti e
nelle sue sculture Stefano Piali
(Roma, 1956),
concilia due cose inconciliabili: il sogno e la memoria. Costruisce
visivamente sogni, ma mantenendosi sempre sulla traccia della memoria,
individuale e collettiva. |
Le sue sono figure partorite
da emozioni profonde, individuali, e nello stesso tempo archetipi, forme
originarie o frammenti di una totalità perduta. Onnipresente nel suo
lavoro è la memoria del “classico” e del “classicismo”, che è presente sia
come problema, affrontato secondo una lucida prospettiva interpretativa, sia
come repertorio tematico: suoi personaggi d’elezione sono i personaggi del mito.
I suoi eroi, centauri, cavalieri, angeli, guerrieri, sono pervasi dall’energia
esaltante del movimento, che si sprigiona ad esempio nel tema della metamorfosi
o in quello del volo.
NOTE BIOGRAFICHE
Mikel Gjokaj
nasce l'11
novembre 1946 a
Krusha e Madhe,
un piccolo villaggio del Kosovo (tra i più colpiti dall'esercito serbo nel
1999). Frequenta il liceo classico "Ali Kelmendi" nella città di Peja/Pec nel
1962-1967, e in seguito la Scuola Superiore di Belle Arti di Pristina, negli
anni accademici 1968-1970, passando poi alla Facoltà di Belle Arti, sezione di
Pittura e Incisione, presso l'Università di Belgrado (1970-1974). Nel ‘74
consegue la qualifica accademica superiore e si laurea in Pittura. Nell’ottobre
del 1975 arriva a Roma, dove si stabilisce e dove vive e lavora a tutt’oggi,
avendo acquisito la cittadinanza italiana. Nel 2010 si è tenuta a Roma, presso
il Vittoriano, una sua grande mostra antologica (con la collaborazione di Ulisse
Gallery Contemporary Art).
Stefano Piali
nasce a Roma nel 1956. Frequenta il Liceo Artistico di via Ripetta, poi
approfondisce la sua formazione all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove
apprende le tecniche della scultura sotto la guida del maestro Pericle Fazzini.
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Si diploma nel 1978, uscendo
dall’Accademia con un bagaglio tecnico di grande spessore, che gli consente di
lavorare indifferentemente il marmo, il gesso o il bronzo, per passare all'aquerello
o all'olio con altrettanta naturalezza. Nel 1983 tiene la sua prima mostra
personale, che segna un lungo percorso creativo ed espositivo, sia nel campo
della pittura che in quello della scultura.
Studia con interesse i grandi maestri del passato, da Michelangelo a Caravaggio,
da Tiepolo a Dalì.
Sceglie di vivere a Marino, nella zona dei Castelli Romani, dove ancor oggi
vive e ha il suo studio d’artista, lavorando anche come docente di Discipline
Plastiche presso il locale Istituto d'Arte.
SCHEDA TECNICA
Mostra:
MIKEL GJOKAJ / STEFANO PIALI
– REALISMO VISIONARIO
A cura di:
Silvia Pegoraro, Carlo Ciccarelli
Sede:
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina, Palazzo della Cultura,
via Umberto I n. 1, Latina
Periodo espositivo: 18 dicembre 2013 – 20 gennaio 2014
Inaugurazione:
18 dicembre 2013 , ore 17.00
Orari:
dal lunedì al venerdì : 8,30-14.00 / 16.00-18,30
Ingresso: libero
Informazioni:
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina,
tel. 0773/65327 ;
Organizzazione Ulisse Gallery Contemporary Art, Roma, tel. 06/69380596, e-mail
info@ulissegallery.com
; Sito:
www.ulissegallery.com
Catalogo:
“Gli Album di Ulisse”, n. 1, Edizioni Grafiche Turato
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