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«In alcuni casi – molti casi – purtroppo
questa operazione di “ricalco” di antiche foto non si poteva fare,
perché lo scenario urbano è radicalmente mutato, tra edifici abbattuti o
edifici costruiti proprio dove avremmo dovuto posizionare la macchina
fotografica. Ricalcare una fotografia è un’operazione che richiede
pazienza, talvolta basta un furgone parcheggiato nel punto sbagliato che
si deve tornare un’altra volta. E richiede fiducia, perché talvolta
bisogna entrare in case private per trovare l’inquadratura corretta e
spiegare ai padroni di casa che si sta viaggiando nel tempo non è
semplice. Spesso abbiamo condotto un’impari lotta contro il moderno
arredo urbano, immancabilmente posizionato in modo inopportuno, almeno
per i nostri fini fotografici: cartelli stradali, semafori, pannelli di
varia natura, quasi sempre si mettono in mezzo ai piedi e rappresentano
forse la differenza più eclatante tra la città attuale e la città del
passato che ci appare totalmente sgombra.»
Sabato dunque verrà presentato il
risultato di questo progetto e una piccola pubblicazione con alcune foto
di Cremona di una volta affiancate dalla Cremona attuale. Tra queste
foto ci sarà anche la “foto di gruppo” scattata lo scorso ottobre
all’angolo di via Solforino, una sorta di rievocazione storica della
fotografia scattata da Aurelio Betri alla fine dell’Ottocento. Le
fotografie saranno anche esposte nella sala che già ospita la mostra
“Eden – Mostra internazionale di illustratori contemporanei”. La
presentazione si chiuderà con un aperitivo di Natale. |