|
Dalla Sagra del Cinghiale al Palio della Padella, Colli sul Velino si
veste a festa
Tre
giorni all’insegna delle antiche tradizioni, del cibo di qualità e del
divertimento. Dal 2 al 4 agosto, alla terza edizione dell' "Ode all’Aper”,
con i suoi stand gastronomici e le coinvolgenti serate danzanti, si
affiancherà il curioso Palio che riaccende la rivalità fra le Contrade
del paese in provincia di Rieti. La Pro Loco riscopre attraverso questo
evento la storia del luogo che emerge già dalla curiosa scelta del nome:
“Ode all’Aper”, infatti, rimanda alla leggenda secondo cui il nome
“Labro” - cui Colli apparteneva come Colli di Labro - deriverebbe dal
latino “aper, aprum” (cinghiale) in quanto la prima fortezza sarebbe
sorta nella zona esatta in cui, durante una battuta di caccia, un
patrizio reatino avrebbe abbattuto il suo primo cinghiale.
|
|
|
E
così, il 2 e il 3 agosto, Colli sul Velino si trasformerà in un
suggestivo ristorante a cielo aperto, nel quale saranno serviti gnocchi
e pappardelle al sugo di cinghiale e stufato di cinghiale; ma anche
gnocchi al castrato, pappardelle alla “Collana”, pizzole, piadine,
crepes e patatine fritte per i più piccoli. Nell’ambito dell’attività di
promozione delle produzioni locali, inoltre, dal pane cotto a legna alla
pasta fresca, passando per la carne alla brace e l’olio extra vergine di
oliva a marchio DOP, la gran parte delle materie prime proposte saranno
produzioni a “chilometro zero” di Colli sul Velino.
Domenica 4 agosto poi, il borgo tra la Valle Santa e la vallata del Lago
di Piediluco si animerà con dame e cavalieri, che sfileranno in abiti
ottocenteschi lungo le vie del paese, richiamando abitanti e turisti ad
unirsi al corteo che conduce al luogo della disputa, momento principale
della rievocazione storica. Sarà la 16esima edizione del Palio della
Padella, in una giornata nella quale viene ricostruito con cura un
tipico giorno di festa nell’ambiente contadino di due secoli fa, dove i
mezzi a disposizione erano pochi ma tanta era la voglia di divertirsi.
|
Lo
svolgimento della gara è semplice ed essenziale, ma molto sentito, perché si
rivive nella disputa una competizione campanilistica che tra le contrade in gara
esiste ancora oggi.
Nell'incantevole Parco Pubblico, le balle di fieno, opportunamente disposte,
disegnano un percorso circolare dove a turno le contrade Castellina, Centro e
Maccarese schierano tre “atleti”, due dei quali trainano un piccolo carro
decorato con gli stemmi delle fazioni mentre il terzo, a bordo del carro, tenta
di colpire con una canna di bambù o un manico di scopa, la padella fissata
all'estremità del braccio teso di un fantoccio di legno girevole: la Quintana,
priva ovviamente di qualsiasi arma. Il maggior numero di centri comporta la
vittoria, decretata da tre giudici.
Chi vuol
conoscere più a fondo Colli sul Velino, può ammirare i resti archeologici della
villa del nobile romano Quinto Assio, già nota con il nome di “Terme di Rea
Silvia”, i ruderi della Torre di Morro Vecchio; l’Antica Chiesa di Santa Maria
Maddalena (XII secolo), la più recente Chiesa, sempre dedicata alla Santa
Patrona del paese(1818), arricchita dalle opere del pittore Franco Bellardi e
l’antica fontana con lavatoio (fine ‘700), anch’essa restaurata e ancora oggi
utilizzata dagli abitanti. |
|
Merita
una visita anche la Quercia monumentale di San Nicola (400 anni circa), mentre
chi è alla ricerca di relax può trovarlo sulle sponde del lago di Ventina, a due
passi dal centro, o sulle rive del fiume Velino, ben visibile dal paese.
Info
Località: Colli sul Velino – Rieti – Lazio
Date - 2/4 agosto
Tel: 3408505381
FB:
https://www.facebook.com/pages/Fuoriporta/443250589045999?ref=hl
|
|