Con “La Sylphide” di Filippo Taglioni,
siamo in pieno Romanticismo e i costumi del pittore acquarellista Eugène
Lami nel 1832 disegnano una ballerina ormai simbolo di un assoluto
irraggiungibile, a cui comunque anelare: il bustino enfatizza un
minuscolo girovita (segno di impalpabilità), mentre la gonna 'a corolla'
formata da veli di mussola bianca che poggiano su un telo di tarlatana
aiuta ad 'allungare' il movimento nello spazio, per restituire eterea
leggerezza e virginale idea di candore. Procedendo dalla sartoria d’antan,
il viaggio continua con i costumi di Barbara Karinska per la coreografia
di “Serenade” del maestro George Balanchine nel 1938; con la “Carmen” di
Roland Peti per i Ballets de Paris e i costumi piccanti e grintosi di
Antoni Clavé; con “Herman Schmerman” di William Forsyte e i costumi di
Gianni Versace indossati da Marta Romagna e Roberto Bolle, quando ormai
i danzatori (senza più distinzione fra femminile e maschile) sono sommi
artigiani che sperimentano e osano padroneggiando ogni segreto della
tecnica coreutica.
Inaugurazione mostra: sabato 6 luglio 2013
ore 18.30
Dove: Chiesa di San Domenico, Cingoli
Apertura: dal 6 al 28 luglio 2013
Visitabile: venerdì 16,30/18,30 – sabato
16,30/19,30 – domenica 10,30/12,30 – 16,30/19,30
Tutti i giorni
visitabile solo su prenotazione al 0733 602877-Biblioteca Comunale
CINGOLI DANCE FESTIVAL (2-7 luglio) è
organizzato dal Comune di Cingoli in collaborazione con le associazioni
Nuovo Spazio Studio Danza di Jesi e Studio Danza di Ancona. |