Non manca nemmeno un libro danzante collocato in una soluzione di
800 litri d’acqua del coreano Kibong Rhee e una camera da letto interamente
sviluppata intorno ai libri, alle copertine e ai segnalibri, specificatamente
ideata dallo svizzero Peter Wüthrich come ipotesi ambientale non priva di
un’ironica componente esistenziale e Hanging Book, l’installazione
dell’americano Richard Wentworth che per l’occasione rielabora il proprio
progetto realizzato nel 2009 in occasione della Biennale di Venezia. Da
Documenta 13, arriva, invece, il libro in pietra di Michael Rakowitz che vuole
essere una riflessione, non priva di speranza, sugli orrori della storia.
La mostra del MARCA si svincola dall’ipotesi del libro d’artista, sebbene in
taluni casi non manchino logiche convergenze, per orientarsi verso un’estensione
dell’opera d’arte dove il libro diventa esso stesso scultura, installazione o
ambiente ed è inteso come la parte che contiene il tutto, una metonimia intorno
alla quale si sviluppa il significato dell’opera d’arte.
Se nel 1970 Germano Celant, nel suo celebre saggio Book as Artwork, aveva
definito il libro come medium autosignificante, in questo caso lo stesso impone
la propria ragione all’opera d’arte che s’interroga sulla permanenza dei segni
in una prospettiva dove il contenuto e il contenitore sono per certi versi
assimilabili. Il viaggio intorno al libro coinvolge biblioteche e archivi
passando dal cavallo-libreria di Mimmo Paladino che contiene i volumi dell’Ulysses
di James Joyce illustrati dallo stesso Paladino all’immagine fotografica di
Candida Höfer dedicata alla Biblioteca Nazionale di Napoli. In questo ambito
spicca From The Entropic Library la straordinaria scultura di Claes
Oldenburg e Coosje Van Bruggen di nove metri di lunghezza proveniente dal museo
di Saint-Etienne. Si tratta di un’opera del 1989 dove il grande maestro della
pop art americana fa esplodere una libreria interrogandosi sul caos linguistico
e culturale. Una biblioteca della memoria è quella proposta da Anselm Kiefer con
un’installazione dove i libri in piombo entrano in relazione con l’enigmatico
poliedro che compare nell’opera di Albrecht Dürer. Se per Michelangelo
Pistoletto il libro è l’estensione nello spazio, per Pier Paolo Calzolari
rappresenta un elemento sospeso in continua metamorfosi. L’immagione fisica del
libro compare nelle opere di Enzo Cucchi e Giulio Paolini, mentre Jannis
Kounellis si sofferma sulla dimensione primaria del segno.
Nell’universo digitale, il libro richiede una rinnovata attenzione in quanto si
tratta di uno strumento materiale con un immenso potere evocativo e in mostra
compare il libro-scultura; il libro scrigno della memoria; il libro come codice
senza parole; il libro-ombra; il libro come pluralità di libri; il libro come
spazio immateriale, il libro bianco.
La mostra sviluppa la propria prospettiva sino ai libri interattivi e il compito
di raccontare le sperimentazioni tecnologiche del Terzo Millennio è stato
affidato allo ZKM di Karlsruhe, il Centro di Arte e Media più importante a
livello internazionale diretto da Peter Weibel che affronta la sfida imposta da
un sistema dove il libro non è più un corpo solido ma liquido in progressivo
movimento.
Ma le suggestioni e le problematiche della mostra sono infinite e spaziano dalla
scultura-dentiera di Dennis Oppenhiem alla bibliorteca di fumo di Claudio
Parmiggiani; dal Cristo cancellatore, una fondamentale opera di Emilio
Isgrò realizzata nel 1968; dal video di Gary Hill Big Legs Don’t Cry che
già nel 1985 ipotizzava un libro attraversato da un corpo fisico, alla
poltrona-libro di Art & Language; dalle microsculture in carta di Sabrina
Mezzaqui alla raccolta di libri su Vincent Van Gogh di Stefano Arienti;
dall’inquietante video di Paolo Canevari che fa bruciare a fuoco lento Mein
Kampf alle accumulazioni di Gianfranco Baruchello; dal libro che attende di
essere scritto di Gregorio Botta alle riscritture di Irma Blank; dal libro
bruciato di Robert Rauschenberg alla onirica proiezione della Lettura
proposta da Jean-François Guiton; dalle false architetture di Clegg & Guttmann
ai disegni cancellati di William Kentridge; dal paesaggio-libro di Ceal Floyer
alle sedimentazioni archeologiche di Maddalena Ambrosio; dai quadri elettronici
di Davide Coltro alla biblioteca sommersa di Per Barclay, sino al libro in
tessuto di Maria Lai, l’artista novantatreenne scomparsa nei giorni scorsi.
Una straordinaria e provocatoria biblioteca d’immagini, dunque, che permette di
realizzare un viaggio nell’arte contemporanea dove il libro viene completamente
riscritto.
In un progetto di così ampia portata sono state molte le collaborazioni con
istituzioni pubbliche e private italiane e straniere tra cui quella con il Musée
d’Art Moderne di Saint-Etienne Metropole, lo ZKM di Karlsruhe, l’associazione
Zerynthia e la Dena Foundation.
La mostra è accompagnata da un libro in italiano e inglese edito da Silvana
Editoriale con testi di Achille Bonito Oliva, Alberto Fiz, Lorand Hegyi, Lea
Vergine e Peter Weibel. Accanto al saggio inedito di Emilio Isgrò e
all’intervista di Mimmo Paladino con Marco Vallora, il volume è arricchito dalle
testimonianze degli artisti che raccontano il loro rapporto con il libro.
Gli artisti presenti in mostra:
Vincenzo Agnetti, Pierre Alechinsky, Maddalena Ambrosio, Stefano Arienti, Art
& Language, Per Barclay, Gianfranco Baruchello, Irma Blank, Gregorio Botta, Pier
Paolo Calzolari, Paolo Canevari, Clegg & Guttmann, Davide Coltro, Enzo Cucchi,
Ceal Floyer, Maria Friberg, Jean-François Guiton, Gary Hill, Candida Höfer,
Emilio Isgrò , Airan Kang, On Kawara, William Kentridge, Anselm Kiefer, Jirí
Kolár, Jannis Kounellis, Matej Krén, Anouk Kruithof, Maria Lai, Alicia Martín,
Sabrina Mezzaqui, Claes Oldenburg & Coosje Van Bruggen, Dennis Oppenheim, Mimmo
Paladino, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Michelangelo Pistoletto, Dmitry
Alexandrovich Prigov, Michael Rakowitz, Rashid Rana, Robert Rauschenberg, Kibong
Rhee, Gerhild Rother, Lisa Schmitz, Richard Wentworth, Peter Wüthrich.
Bookhouse. La Forma del Libro
Catanzaro, MARCA
a cura di Alberto Fiz
4 maggio- 5 ottobre 2013
Catalogo Silvana Editoriale
Mostre promosse dalla Provincia di Catanzaro–Assessorato alla Cultura con il
contributo della Regione Calabria POR Calabria FESR 2007/2013, comune di Borgia,
comune di Zagarise, Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Eosud.
MARCA, Catanzaro
Via Alessandro Turco 63
da martedì a domenica 9,30-13; 16-20,30;
chiuso lunedì Ingresso: 3 euro; tel. 0961.746797
info@museomarca.com;
www.museomarca.info
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