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MOSTRA ROSSO CORALLO - Catania

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MOSTRE: a Catania Palazzo Valle si tinge di “rosso corallo” per la più grande esposizione di capolavori del XVII e XVIII secolo

Al via la collaborazione tra la Fondazione Puglisi Cosentino e la Fondazione Roma Mediterraneo

Ingresso gratuito per la mostra-evento della primavera 2013 a Catania

 

CATANIA, 18 gennaio 2013 – I più straordinari capolavori dell’antica arte del corallo rosso in Sicilia, riuniti per la prima volta in un’unica grande esposizione, saranno i protagonisti a Catania dal 3 marzo al 5 maggio 2013 della mostra I grandi capolavori del Corallo. I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo, proposta a Palazzo Valle dalla Fondazione Puglisi Cosentino con il contributo della Fondazione Roma Mediterraneo.

Oggi la presentazione della mostra che si annuncia come l’evento della primavera 2013 a Catania alla presenza di Alfio Puglisi Cosentino, presidente dell’omonima fondazione, e della curatrice Valeria Li Vigni, direttore del Museo Pepoli e autrice con i co-curatori Vincenzo Abbate e Maria Concetta Di Natale del catalogo dedicato all’esposizione.

 

 

Per l’occasione è stata esposta una preziosa acquasantiera in corallo che da marzo farà parte della grande mostra. Si tratta di un’Annunciazione del XVII secolo, prestito di una delle collezioni private, italiane e straniere, partner del progetto della Fondazione.

A testimoniare la grande maestria di orafi, incisori, scultori e semplici artigiani attivi in Sicilia tra il XVII e il XVIII secolo – in particolare a Trapani dove, sul finire del 1600, erano censite oltre 40 botteghe - saranno i nuclei principali di alcune storiche collezioni: quella della Banca Popolare di Novara (proveniente da Palazzo Bellini di Novara, sede dell’esposizione permanente della Fondazione BPN, che per la prima volta torneranno in Sicilia dopo essere stati acquistati tempestivamente dall’istituto di credito ad un’asta a Londra grazie a una segnalazione del Ministero dei Beni Culturali), del Museo Pepoli di Trapani (che ospiterà la mostra di Palazzo Valle in seconda battuta, dal 18 maggio al 30 giugno), della Fondazione Whitaker (proveniente da Villa Malfitano a Palermo), del Museo Diocesano di Monreale e di altre raccolte pubbliche insieme a pezzi singoli – molti dei quali inediti – in prestito alla Fondazione da collezionisti privati, italiani e stranieri. L’ingresso sarà gratuito.

In mostra a Palazzo Valle preziosi manufatti di inestimabile valore selezionati con grande attenzione dalle collezioni citate: gioielli e arredi sacri (calici, ostensori, crocifissi, reliquiari, rosari e presepi) e ancora calamai, saliere e raffinatissimi elementi d’arredo come specchiere, cornici, tavoli da gioco, scrigni e monumentali stipi destinati a case principesche e regge. Si tratta di oggetti di grande valore artistico, realizzati con materiali pregiati per essere donati, tra il ‘500 e il ‘600, a principi e regnanti. “Naturalia” eMirabilia” erano esposti nelle Wunderkammer  settecentesche, le così dette  “stanze delle meraviglie”, dove l’appassionato collezionista raccoglieva oggetti della natura arricchendoli con materiali preziosi finemente cesellati in base all’estro dell’artista, filigrana d’ oro e d’ argento, splendidi oggetti destinati al godimento di pochi eletti nelle proprie dimore, piccoli musei ante litteram.

A influire, poi, sulla sempre più ricercata e manieristica produzione in corallo rosso degli artigiani di Trapani sembrerebbe essere stato il culto della Madonna dell’Annunziata che ogni anno chiamava a raccolta migliaia di pellegrini aumentando la domanda di rosari, i cui grani erano realizzati con il rosso “ornamento del mare”. Questa, infatti, l’etimologia della parola corallo: dal greco korallìon, dove koreo significa “adorno” e alòs “mare”.

 

Spiega la curatrice: “L’esposizione sarà suddivisa più sezioni per poter raccontare il corallo sotto il profilo biologico, storico, artistico e antropologico. L’allestimento – prosegue Valeria Li Vigni - ripercorrerà la storia dell’arte del corallo in chiave interdisciplinare dal tardo Cinquecento al Settecento e comprenderà anche due laboratori in uno dei quali saranno presi in esame i principi del rapporto uomo-mare e la molteplicità di oggetti realizzati in determinati contesti sociali e naturali. E’ prevista anche la ricostruzione di una vera e propria Wunderkammer le cui meraviglie potranno essere ammirate da tutti i visitatori”.

 

Una nuova pagina, quella della Fondazione Puglisi Cosentino, che dopo una serie di mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea guarda al classico e, gratuitamente, apre i suoi straordinari spazi espositivi alla città e ai visitatori, turisti e scolaresche di tutta Italia, della prossima primavera. All’interno di Palazzo Valle previsti da quest’anno anche i servizi di bookshop e caffetteria.

“Alla magia del corallo – spiega Alfio Puglisi Cosentino –  e alle sue interazioni con la storia e la cultura millenaria della Sicilia dedichiamo questa nuova pagina della Fondazione Puglisi Cosentino che, con ingresso gratuito, propone un progetto espositivo nel quale, per la prima volta, convergono i capolavori di numerose raccolte pubbliche ma anche di collezionisti privati che desiderano condividere con un vasto pubblico di appassionati e curiosi quelli che sono veri e propri tesori del nostro passato.  Testimonianze del raffinatissimo artigianato del corallo trapanese che ha visto l’intervento di abilissimi scultori come gli Amato e il Serpotta”.

 

La mostra di Palazzo Valle, infine, inaugura una proficua sinergia tra la Fondazione Puglisi Cosentino e la Fondazione Roma Mediterraneo. “Siamo orgogliosi  – ha dichiarato  il Presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo, Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele – di contribuire all’allestimento  di questa mostra, ennesima testimonianza del gusto per il bello dell’artigianato italiano e di quello siciliano in particolare. L’impegno della Fondazione Roma Mediterraneo per la diffusione della cultura in Sicilia è testimoniato dalle esposizioni già realizzate, come quelle dedicate a Piero Guccione e ad Alessandro Kococinski ospitate a Palazzo Sant’Elia di Palermo, e quelle che hanno coniugato l’Antico con il Moderno, grazie alle opere di Igor Mitoraj e alle suggestive installazioni di Fabrizio Plessi allestite nella Valle dei Templi di Agrigento. Questo impegno è destinato a proseguire con ulteriori mostre che a Palazzo Valle vedranno protagonisti i capolavori di pittori stranieri nella Sicilia dell’Ottocento e di pittori siciliani dei primi del ‘900: due esposizioni che faranno successivamente tappa a Palermo ed Erice”. 

 

 Un catalogo scientifico, pubblicato da Silvana Editoriale, accompagnerà l’evento. La cura è affidata alla Li Vigni, co-curatori Vincenzo Abbate (storico dell’arte e curatore scientifico del Museo Mandralisca di Cefalù) e Maria Concetta Di Natale (direttore del Dipartimento Beni Culturali e Studi Culturali dell’Università di Palermo dove è professore ordinario di Museologia, Storia del Collezionismo e Storia delle Arti Decorative).

 

 

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