Mario Brunello,
celebre violoncellista, e sua moglie Arianna aprono nuovamente all’arte
il loro capanon, Antiruggine, in quel di Castelfranco Veneto.
La loro è una ricerca di artisti “fuori circuito” che però abbiano molto
da esprimere, ciascuno con la sua originalità di visione.
Ospite di Antiruggine, da 12 maggio al 2 giugno, è il trevigiano Paolo
Guolo con i suoi “Corpi e pensieri”, sculture, in maggioranza di nudi,
frutto della sua più recente attività artistica.
Le sculture di Paolo Guolo, annota Paolo Rossi, si caratterizzano per la
plasticità e concretezza di forme decise, piene, materiche, fatte di
curve esili, sinuose, eleganti. Il corpo o tracce di corpo, sono il
punto di riferimento per una riflessione e una ricerca che va al di là
della forma nella sua realtà fisica...
Non c'è un interesse narrativo: 'i personaggi' rimangono anonimi, privi
di precisi o intuibili caratteri fisici e psicologici credibili. Le
sculture riflettono la loro condizione di sospensione, la consapevolezza
di essere ciò che nella realtà quasi mai accade. Sono corpi che vivono
una flagrante finzione, che vanno oltre la loro riconoscibilità in
quanto tali, che si trasformano per dissolversi e diventare tutto ciò
che ognuno vuol vederci dentro, come se la realtà costituisse un limite
al pensiero, come se uno zelo razionale rappresentasse, e molto spesso
lo è, un difetto di poesia”. |
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