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Nell’immediato
dopoguerra, quello che poi sarebbe divenuto il distretto musicale di
Ancona Sud (Castelfidardo, Osimo, Camerano, Recanati) era secondo per
valore delle esportazioni, dietro solo alla Fiat di Torino. Oggi sono
rimaste solo 30 piccole e medie aziende che occupano 600 persone e
fatturano 30 milioni di euro all’anno. “Un settore di nicchia che
continua ad evolversi, a scoprire nuovi mercati, a creare occupazione -
ha sottolineato il sindaco di Castelfidardo, Mirco Soprani – Questo
grazie anche alla Regione che, ogni anno, promuove il nostro strumento
nella varie iniziative a livello mondiale. Le celebrazioni per il 150°,
ad esempio, sono partite da Washington, dove abbiamo presentato il
nostro Festival”.
Tantissime gli
appuntamenti che animeranno la settimana di manifestazioni. In
particolare, il concorso internazionale vedrà impegnati più di 200
concorrenti (“Mai successo”, ha commentato il sindaco) provenienti da 26
nazioni: “Avremo quasi tutta l’Europa e moltissimi cinesi – ha
evidenziato Soprani – È un Festival in crescita che, quest’anno,
racchiuderà tutto il mondo. Sarà un’occasione per far conoscere la
nostra regione in un momento di particolare difficoltà economica”.
“Il punto di forza del
Festival internazionale di Castelfidardo è la sua trasversalità
culturale – ha concluso Paolo Picchio, direttore artistico del Premio e
del Concorso – Sarà una magnifica vetrina per ascoltare la fisarmonica
nei diversi generi musicali, splendidamente immersa con gli altri
strumenti di tradizione colta e folk. Una sinergia impegnativa, ma di
grande fascino”. |