|
La Valnerina com’era
Presentazione della pubblicazione
La Valnerina com’era
I Paesi e la Gente
Un Viaggio tra i frammenti della Storia
Domenica 11 Agosto, presso l’Auditorium di Santa Chiara alle ore 10:00
L’album è articolato
in temi e chiavi di lettura che intendono essere coerenti con la storia
sociale ed economica del mondo rurale della Valnerina. Innanzitutto,
abbiamo cercato di rappresentare le persone nella loro vita quotidiana,
nel lavoro, nei momenti di gioia, di festa ed anche nei principali
momenti di “passaggio” che scandiscono la vita delle persone quali la
scuola, il matrimonio, le feste religiose, ma anche la spensieratezza,
la gioia di vivere e la giovinezza, che erano tante. |
|
|
Tutti i capitoli sono
introdotti da brevi testi descrittivi, cui segue un repertorio di
immagini, che copre un arco temporale molto ampio che consente di
comprendere meglio anche alcune delle principali trasformazioni che nel
‘900 hanno investito sia la società rurale della Valnerina nel suo
complesso che la vita quotidiana delle persone.
Il lavoro prende il
suo avvio con la rappresentazione del contesto territoriale dei paesaggi
e delle architetture che per lungo tempo hanno caratterizzato il mondo e
la società rurale della Valnerina. I luoghi sono molto diversi da quelli
odierni. Protagonisti, oltre ai paesaggi sono i borghi rurali e le
persone che in essi vivevano. È questo il capitolo più lungo, non solo
perché introduttivo, ma soprattutto perché la società rurale di un tempo
aveva realizzato ed organizzato un mondo ricco ed articolato, per certi
versi bello, ma di una bellezza dalla quale emerge dalle immagini quasi
sempre la sofferenza e la fatica.
Il secondo capitolo,
uomini e bestie, è dedicato all’uomo ed ai principali di lavoro e
di sussistenza della società rurale: gli animali, tra i quali troneggia
la mucca bianca, quella da lavoro e da carne, quasi un mito per la
società contadina. |
Il lavoro in campagna ed il
pane quotidiano
sono il tema che viene sviluppato nel terzo capitolo: il lavoro contadino nelle
principali fasi dell’anno finalizzato a garantire il sostentamento della
famiglia sempre molto numeroso. Protagonisti principali della scena sono gli
uomini, le donne e i bambini a lavoro ed il grano, per secoli la “divinità” più
alta del pantheon agricolo cui tutto sacrificare.
Il quarto capitolo parla delle
donne, “l’anello forte” della società rurale di un tempo e, riteniamo di tutti i
sistemi sociali. In questo capitolo attraverso le immagini viene evidenziato
quel ruolo che la figura della donna ha sempre avuto nel mondo rurale, quello di
soggetto forte, anello di congiunzione e di coesione sia della famiglia che
della società: le donne in casa, con i figli a lavoro nei campi, le donne di
tutte le età e in tutte le fasi della sua vita.
Con il quinto capitolo,
foto di gruppo e ritratti in bianco e nero, viene fornito il ritratto
fotografico della società rurale, attraverso la foto-ricordo che rappresenta le
persone, i gruppi di paese e le famiglie, tutti rigorosamente in posa difronte
l’obiettivo del fotografo. Quella che però viene rappresentata è la società
rurale nel suo complesso e in alcune delle principali trasformazioni che l’hanno
interessata. |
|
Nel sesto capitolo, oggi
sposi matrimoni all’italiana, è ancora la famiglia protagonista della scena,
la nuova famiglia che si forma con il matrimonio per garantire un futuro alla
società e alle persone che la compongono. I ritratti proposti non sono solo
quelli degli sposi ma della famiglia allargata che con il matrimonio si ritrova
e ricompone.
I luoghi del Sacro, le
feste religiose e della tradizione
costituiscono il tema principale del settimo capitolo. La società rurale era, ed
è ancora, una società profondamente religiosa che si è sempre posta sotto la
protezione del Cielo come hanno sempre fatto i contadini in tutte le parti del
mondo. Le architetture e le opere che caratterizzano i luoghi sacri, insieme
alle tradizioni e alle feste religiose, hanno accompagnato la presenza umana sul
territorio d hanno contribuito ad aiutare le persone in un contesto storico e
sociale spesso difficile e pieno di avversità.
Infine l’ultimo capitolo
l’età dell’oro è dedicato alle generazioni giovani che di ogni società
rappresentano il futuro. Il repertorio è ampio e spazia dai primi del ‘900 ai
nostri giorni. La scuola la fa da protagonista perché per le nuove generazioni
ha marcato la differenza confronto al passato. La scuola è diventata tanta ed ai
primi del ‘900 nessuno ci avrebbe creduto. Sono tanti i bambini e gli
adolescenti qui rappresentati: nel secondo dopoguerra sono stati i protagonisti
del miracolo italiano e del progresso che finalmente c’è stato per le classi
popolari. Questa generazione, come le precedenti, ha creato cose “preziose” per
tutti e lavorando molto. Di quest’immenso lavoro noi raccogliamo i frutti forse
più di loro.
|
|