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Da giovedì 4 a giovedì 18 aprile 2013, ore
21.00
Piazza delle Culture – Casa della
Conoscenza
DOC IN TOUR
6 documentari in 3 serate con la rassegna
regionale, tra memoria, condizione femminile e temi ambientali
Giovedì 4 aprile,
alle ore 21.00, presso la Casa della Conoscenza (Via Porrettana
360 – Casalecchio di Reno), i documentari
Formato ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale,
esperimento creativo basato sui film di famiglia raccolti da
Home Movies, e Subbuteopia,
omaggio al gioco del calcio da tavolo sopravvissuto allo stop della
produzione nel 2003.
Giovedì 11 aprile,
due documentari sulla condizione femminile tra presente e passato:
Come prima, più di prima, Mi amerò
sulla chirurgia plastica e A casa non si
torna sui "lavori da uomo" svolti dalle
donne.
Giovedì 18 aprile,
per la serata conclusiva a Casalecchio della rassegna, al centro curiose
e avanzate esperienze di tutela dell'ambiente con i documentari
Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti
e God save the green. |
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Tre serate a ingresso gratuito, con
la proiezione di 6 documentari prodotti in Emilia-Romagna: si
amplia con l'edizione 2013 la proposta della rassegna regionale
Doc in Tour a Casalecchio di Reno, con tre appuntamenti
nei giovedì del mese di aprile, tutti alle ore 21.00 in Piazza
delle Culture.
Giovedì 4 aprile,
la rassegna esordirà con Formato ridotto. Libere riscritture del
cinema amatoriale (Italia, 2012 – 52'), di Antonio Bigini,
Claudio Giapponesi e Paolo Simoni. Un originale
esperimento di documentario collettivo, nato dall'incontro tra
l'associazione bolognese Home Movies, che da dieci anni
raccoglie, rielabora e diffonde la memoria dei film di famiglia,
e cinque scrittori, tra cui Enrico Brizzi e Wu Ming 2, che
si sono ispirati alle immagini dell'Archivio Nazionale del Film di
Famiglia per scrivere testi originali. L'esito si compone di cinque
brevi episodi a cavallo tra finzione e documentario, di volta in volta
trasfigurati in saggio, racconto, cronaca e divagazione e accomunati
dalla matrice del variegato universo emiliano-romagnolo.
A seguire, la proiezione di
Subbuteopia (Italia, 2012 – 69') di Pierr Nosari: il
Subbuteo, il più celebre gioco del calcio da tavolo, e i milioni di
appassionati che lo tengono in vita anche dopo la sospensione della
produzione nel 2003 da parte della multinazionale Hasbro, proprietaria
del marchio. |
Il documentario, realizzato grazie a un'operazione
di crowdfunding che ha raccolto oltre 15.000 Euro da centinaia di
sostenitori, descrive gli aspetti più curiosi di questo fenomeno di costume in
tutto il mondo, dai genovesi fratelli Parodi, storici distributori
italiani del gioco che sfidando la Hasbro ne producono dal 2005 la nuova
versione "Zeugo", all'Unione dei Subbuteisti Socialisti Rivoluzionari che
organizza tornei "in punta di dito" sui luoghi della Resistenza, a Stephen
Moreton, che ha realizzato nella sua casa dell'Essex lo "Stadium of Fingers",
il campo da Subbuteo più grande del mondo con oltre 10.000 spettatori. Un
viaggio divertente in una componente essenziale dell'immaginario
calcistico di ieri e di oggi, per ripensare il "gioco più bello del mondo" e
le sue odierne storture.
Secondo appuntamento con Doc in Tour
giovedì 11 aprile, con la proiezione di Come prima, più di prima, Mi
amerò (Italia, 2012 – 50') di Alessandro Capitani. "Quale cuore
batte dietro un seno al silicone? Qual è il vero volto che si nasconde dietro a
maschere ricostruite grazie al bisturi?". Il regista intervista le partecipanti
a "Miss Chirurgia Estetica" 2010, concorso di bellezza con quindici donne
in gara per vincere la corona di "rifatta meglio", con l'intento di trattare il
tema della chirurgia estetica in modo opposto a quello spettacolare di recenti
programmi televisivi e riportare così un fenomeno socialmente diffuso al
grado zero dell'immaginario. |
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Un altro aspetto della condizione femminile nel
documentario seguente, A casa non si torna (Italia, 2012 – 60') di
Giangiacomo De Stefano e Lara Rongoni, che sfida il senso comune
secondo cui i lavori "di fatica" sono appannaggio degli uomini (mentre alla
"attitudine femminile" si attaglierebbero le faccende domestiche). Le interviste
a Franca Rame e a donne che svolgono mestieri "maschili" come il
camionista, il capocantiere o il tecnico elettricista mostrano
come le donne abbiano sempre svolto lavori massacranti senza che questo venisse
loro riconosciuto, rifuggendo però da atteggiamenti "eroistici" e mostrando
invece sentimenti, paure e affetti legati a una scelta controcorrente.
Terza e ultima serata giovedì 18 aprile,
con documentari sull'ambientalismo tra il "ritorno alla terra" e le
esperienze che dalla terra non si sono mai staccate, a partire da
Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti (Italia, 2012 – 32') di
Marco Landini e Gianluca Marcon, incentrato sull'esperienza
storica degli orti urbani comunali di Bologna. Prendendo spunto
dalla prima gara di bellezza per orti, organizzata dal centro sociale per
anziani “Casa del Gufo”, i registi raccontano una generazione anziana che
"arriva dalla terra" e che intorno alla terra, pure nel cuore della città,
trova occasioni di socialità e riflette sul tempo biologico che
appassisce le persone ma rinnova piante e fiori.
A seguire, conclude la rassegna la proiezione di
God save the green (Italia, 2012 – 72') di Michele Mellara
e Alessandro Rossi, già autori del celebrato La febbre del fare.
Il documentario racconta storie di gruppi di persone che, in tutto il mondo,
hanno saputo prendersi cura del verde urbano, dando così un nuovo senso
alla parola "comunità" e cambiando in meglio il tessuto sociale in cui vivono.
In un mondo in cui, dal 2007, la maggior parte della popolazione vive nelle
città e non più nelle campagne, e si è quindi compiuta la trasformazione
antropologica da pastore/agricoltore a cittadino, le eterogenee esperienze
descritte, dagli orti comunitari di Berlino alle coltivazioni all’interno di
sacchi nella bidonville di Nairobi, delineano la permanenza del bisogno umano di
"immergere le mani nelle zolle di terra" e le possibili forme per
soddisfarlo anche in un contesto dominato dalle megalopoli.
La rassegna Doc in Tour, partita il
1° marzo scorso, è giunta nel 2013 alla settima edizione, con un
programma di quasi 200 proiezioni di 20 documentari in 36 spazi di
tutta la Regione, fino al prossimo 31 maggio. Doc in Tour, che torna per
il quinto anno consecutivo in Casa della Conoscenza a Casalecchio, è
organizzata da Regione Emilia-Romagna, FICE (Federazione Italiana Cinema
d’Essai) Emilia-Romagna, Fronte del pubblico – Fondazione Cineteca di Bologna e
D.E-R (Documentaristi Emilia-Romagna).
Ingresso gratuito a tutte le proiezioni
A cura della Biblioteca C. Pavese
Per informazioni: Tel. 051.598300 – E-mail
biblioteca@comune.casalecchio.bo.it
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