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Biodiversità in fiera a Brisighella
Mora Romagnola, Agnellone, Castrato QC e
non solo protagonisti golosi di un doppio appuntamento a fine ottobre
Mora Romagnola, Agnellone e Castrato
saranno i protagonisti di due eventi golosi in programma a Brisighella
(Ra) sul finire del mese di ottobre.
Alla Mora Romagnola, pregiato suino nero autoctono di
questo spicchio di regione che solo pochi anni fa rischiava
l’estinzione, è dedicata la “Sagra della
porchetta di Mora romagnola e Fiera delle biodiversità”,
in programma tutta la giornata di domenica 20 ottobre. Qui
sarà possibile
degustare i pregiati salumi e le saporite carni di Mora e fare
acquisti
nel mercatino dei prodotti tipici.
Inoltre ci sarà
l’esposizione e rassegna di asino romagnolo
e pollo romagnolo.
Domenica 27 ottobre, le carni e i
prodotti che si potranno assaporare saranno quelli dell’Agnellone
e del Castrato QC cui è dedicata una propria sagra.
Il programma della sagra prevede:
dalle ore 9 l’esposizione
di ovini e caprini
e dalle ore 10 l’apertura della mostra-mercato dei prodotti tipici e
dell'artigianato locale. Alle ore 11.30 si aprirà lo stand gastronomico
dove sarà possibile degustare prelibate pietanze e grigliate con le
carni di agnellone e di castrato. Nel pomeriggio prenderà il via un
ricco programma con intrattenimenti musicali e culturali. |
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Mora Romagnola
335.000 “suini
neri” popolavano agli inizi del ‘900 le valli e le colline
dell’Appennino romagnolo.
Solo nel 1942, a Faenza,
un convegno di zootecnici ne definì con precisione i caratteri di razza
e ne codificò la denominazione: Mora Romagnola.
Maiale antico, di diretta derivazione dal
progenitore di molti maiali europei, il sus celticus, che arrivò
da queste parti con le invasioni barbariche nel IV e V secolo d.C
adattandosi perfettamente ai nostri habitat, per secoli ha rappresentato
un fondamento dell’economia agricola rurale. Basti pensare che le
dimensioni dei boschi si misuravano con il numero di suini che erano in
grado di nutrire. Nel secondo ‘900 condizioni socio-economiche e
soprattutto nuove domande produttive, contestualmente alla progressiva
intensificazione dell’allevamento suino, portarono a un crescente e
continuo calo della popolazione di Mora Romagnola. Nel
1949 se ne contavano 22.000 capi, per lo più concentrati nell’area del
comprensorio dell’Appennino faentino, ove
resistevano in quanto utilizzate per ottenere quello splendido incrocio
da carne che per molti anni fu il “Fumato di Romagna”.
Purtroppo la richiesta di carni sempre più magre e di razze sempre più
precoci portò la Mora Romagnola all’oblio e quasi alla sua estinzione.
Agli inizi degli anni ’70
se ne sentiva molto raramente parlare in sperduti allevamenti dell’appennino
faentino dove rappresentava, per romantici allevatori, quasi una
reliquia del tempo che fu. |
Comunque il fascino di questa razza e il ricordo della gran qualità e gusto
degli insaccati da essa ricavati non cessò mai di battere nel cuore degli uomini
di Romagna. Uno di questi, Mario Lazzari di Faenza, all’alba degli anni ’80 si
mise in testa di recuperare questa razza e quindi iniziò con passione la ricerca
degli ultimi esemplari sperduti. Oggi,
grazie a lui, all’APA di Ravenna, al Copaf e agli altri
allevatori che hanno saputo apprezzare il valore delle carni e la sua ragione di
vita nel contesto territoriale e culturale, la Mora Romagnola è salva e comincia
ad essere conosciuta e diffusa. Sono una quarantina gli allevamenti in Romagna
(una trentina solo nella provincia di Ravenna) e circa 1.500 i capi esistenti
Agnellone e Castrato QC
Le
carni a Qualità Controllata (QC) sono ottenute da agnelloni e castrati prodotti
tipici della tradizione contadina locale che oggi sono allevati secondo un
Disciplinare di Produzione con regole ben precise. Per quanto riguarda
l’agnellone, gli animali devono avere un’età
compresa tra i 70 e i 180 giorni con peso vivo tra i 25 e i 50 kg. Le carni
devono avere un colore rosa o rosa scuro. Il colore del grasso deve essere
bianco o bianco crema senza tendere al giallo. Il castrato, invece, ha un’età di
macellazione compresa tra i 5 e i 12 mesi di vita, con il peso vivo compreso tra
i 40 e i 100 kg. Le carni devono avere un colore rosa scuro, senza colorazioni
anomale. Anche in questo caso il colore del grasso deve essere bianco o bianco
crema senza tendere al giallo. |
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La Regione Emilia-Romagna ha coniato il
marchio QC a favore dei prodotti agroalimentari ottenuti nel
territorio regionale con le tecniche di
produzione integrata,
rispettose della salute e dell’ambiente.
I prodotti contrassegnati col marchio Qualità
Controllata garantiscono il consumatore perché adeguati
controlli assicurano il rispetto di standard di qualità definiti da appositi
disciplinari di produzione. La
garanzia, in questo caso, si estende anche alla fase successiva e
all’allevamento, cioè alle operazioni di conservazione e
trasformazione della materia prima. I prodotti QC sono:
frutta fresca e
conservata, verdura fresca e conservata, cereali (farina e pane), vino, olio,
miele, oltre alle carni.
Info. per il pubblico 0546 81166
www.terredifaenza.it
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