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Lo spettacolo inizia in
una sala da ballo dove un’inserviente sistema le sedie per gli avventori
che giungeranno di lì a poco e immagina la serata che sta per iniziare.
Arriva hora zero, “il tempo dopo mezzanotte, un'ora di assoluta
fine ed assoluto inizio”, come diceva Piazzolla: tutto è sospeso, tutto
può succedere. La passionalità è palpitante, tanti sono gli incontri,
gli abbracci, gli abbandoni, le gelosie, le coppie si spogliano, gli
uomini danzano scalzi, a torso nudo, non mancano tacchi a spillo sui
quali si cimenterà anche una coppia maschile.
Dodici
ballerini in scena,
tra cui Kledi Kadiu che collabora con il Balletto di Roma dal 2007, per
esplorare una nuova contaminazione tra il linguaggio contemporaneo ed il
"minimalismo" dell'incontro tra corpi che parlano di tango: incontro di
un linguaggio popolare e sociale con il più ricco e variegato modulo del
balletto. Lo spettacolo esprime l'abbraccio del tango, un abbraccio tra
la musica ed il ballo, avvolto dentro la melodia ed il suo ritmo,
colorato dalla poesia dei corpi e delle anime che chiedono un contatto.
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