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STORIA:
Il borgo di
Bobbio cominciò ad essere fortificato, con la costruzione di mura,
nel XII secolo, ed un documento del 1219 nomina una "braida de
castello".
La costruzione del
fortilizio, come lo vediamo oggi, si deve al marchese Corradino Malaspina
signore di Carana e di Bobbio. Egli nei primi anni del 1300 prese il possesso
dell'antica Contea vescovile ed eliminò il Comune ed i suoi statuti, elevo il
castello sopra i resti del monastero colombaniano, ed inoltre rafforzò le
fortificazioni e le mura cittadine già elevate attorno al XII secolo.
Venne edificato di
fianco alla Basilica di San Pietro, che era stata costruita prima
dell'arrivo di San Colombano da un ignoto missionario che evangelizzò il
primitivo borgo romano, la chiesetta portava la dedicazione a San Pietro, e
Colombano nel 614 la trovò quasi in rovina, dopo averla restaurata la scelse
come chiesa cenobiale intorno alla quale crebbe il primitivo monastero.
Nel turbolento
periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini il castello fu presidio dei Guelfi,
vi si rifugiavano i nobili in fuga dagli assalti portati dal Comune di Piacenza
(Ghibellino) ai castelli della val Trebbia.
Nel 1342
diviene possesso dei Visconti di Milano, nel 1413 venne conquistato dagli
Anguissola di Travo per un solo anno, ritornò ai Visconti che nel 1436
assegnarono il castello con il titolo di conte ai Dal Verme che ne
mantennero il possesso con alterne vicende spesso burrascose, come nel
1485 con l'assassinio di Pietro Dal Verme, avvelenato dalla moglie Clara
Sforza Visconti nel giorno del matrimonio. Infatti Pietro dopo la promessa
di matrimonio cambiò idea e sposò Cecilia del Majno, che stranamente morì quasi
subito, allora decise di risposarsi nuovamente con Clara, già prima rifiutata,
che si vendicò. Il castello venne incamerato dal Visconti che cacciò il fratello
di Pietro con i suoi figli e lo diede a Galeazzo Sanseverino, sposo di
Bianca Sforza, neo signora di Bobbio e Voghera e figlia di Ludovico il Moro;
pare che gli sposi ospitassero persino Leonardo da Vinci, che dal
castello e dalla vetta del Penice trasse spunto dalla Val Trebbia e dal Ponte
Gobbo per le immagini degli sfondi della celebre Gioconda. Il Galeazzo
Sanseverino divenuto Marchese di Bobbio nel 1516, perse dopo pochi
anni il feudo che ritornò ai Dal Verme e le vicende continuano fino alla
sopressione del feudalesimo ed al passaggio della contea sotto i Savoia,
nel 1743. Bobbio ed il suo territorio divenne Provincia del Regno di
Sardegna fino all'unità d'Italia.
La struttura,
sempre di proprietà dei Dal Verme, ma ormai trascurata tanto che cominciava ad
andare in rovina, fu venduta nel 1814 a Paolo dalla Cella e dai suoi eredi
ceduta allo stato nel 1956.
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By: Gian Luca
Libretti - Settimanale "La Trebbia" e Ass. Amici di San Colombano di Bobbio.
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