Feragutti Visconti sperimenta
diverse tematiche artistiche: pittura di genere, di storia (che gli conferisce
anche la fama di pittore colorista), "en plein air" e una grande attenzione per
la natura morta che, a partire dal 1883, lo accompagnerà per oltre due decenni.
Periodo in cui però sperimenta e approfondisce parallelamente anche altri
generi, a partire della ritrattistica su committenza, grazie alle numerose
richieste di un’appassionata borghesia milanese e ticinese, sua committente. Il
suo variegato percorso artistico lo conduce sino alla pittura sociale per
abbracciare infine la pittura sacra e il simbolismo. Vale la pena ricordare il
breve, ma intenso periodo Sud Americano, che ha luogo proprio in questi anni,
con il soggiorno in Argentina, sino alla regione della Patagonia, tra il 1907 e
il 1909 in cui è impegnato ad illustrare vari aspetti della vita dei nativi e
degli straordinari paesaggi del luogo.
Opera simbolo del periodo dedicato alla natura morta è Uva per il vino santo
presentato nel 1887 a Venezia, altissimo esempio di un tema iconografico che per
almeno due decenni ricorrerà nella sua produzione in diverse versioni, fino allo
splendido dittico di Uva bianca e Uva nera. Nella mostra spicca
anche l’opera Giorni felici - esposto nel 1888 - impostato nella quiete
di Breno, nell’alto Malcantone, dove il pittore soggiornò nell’estate del 1887 e
negli anni immediatamente a seguire. Per quanto riguarda la ritrattistica è
invece da ammirare il Ritratto della nobile signora Eleonora Cottalorda
Tellini che gli vale il Premio Principe Umberto e la consacrazione ufficiale
come ritrattista in occasione della prima Triennale di Brera, nel 1891. Di
grande pregio sono, ancora, i pastelli de Le Maghe persiane che
appartengono al periodo simbolista. Le immagini femminili che ricorrono in
questa serie rappresentano un'ulteriore variante di quella ripetuta, quasi
ossessiva e sensuale figura di donna che Feragutti sembra inseguire nel corso
della sua lunga carriera artistica. Conquistano inoltre per intensità
comunicativa e cromatismo le opere realizzate durante il soggiorno in Patagonia,
tra cui Maternidad (1908-1910) e Testa di indio
della Terra del Fuoco (1908).
Spicca infine per l'assoluta qualità pittorica La signora delle Ortensie
(1921), un dipinto, appartenente alla collezione del Museo Villa dei Cedri,
che si connota per l’uso stemperato e fluido del colore che consacra Feragutti
anche tra i protagonisti del primo Novecento pittorico.Catalogo a cura di
Giovanna Ginex, edito da Skira 2012, 16,5 x 24 cm, 88 pagine, 49 a colori,
brossura, chf 18.00 / eur 15.00
Questa esposizione e il
catalogo che l’accompagna sono stati realizzati grazie al sostegno di Cornèr
Banca, Lugano
Immagini in alta risoluzione:
scaricabili
dal sito del Museo compilando i dati di accesso all'area riservata:
www.villacedri.ch/areastampa/downloadimmagini
INFORMAZIONI
Museo Civico Villa dei Cedri
Piazza S. Biagio 9 | CH-6500
Bellinzona
Tel.
+ 41 (0)91 821 85 18/20
E - Mail:
museo@villacedri.ch | Web:
www.villacedri.ch
Ingresso:
biglietto normale chf 8.00 /
eur 6.00 | ridotto chf 5.00 / eur 4.00
Orari Museo:
martedì - venerdi 14:00 -
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