“Guidati dal Podestà
avrete la possibilità d’incontrare la varia umanità che popolava il
borgo, indaffarata nelle sue incombenze ma ben disposta verso i
visitatori, perché sempre interessati alle novità che arrivano dal mondo
esterno (visto che in quel periodo la gente conosceva il territorio
attorno per una giornata di cammino al massimo)” come ha spiegato
Giovanni Bosi dell’Associazione Mansio Templi Parmensis.
Troverete il fabbro
con la sua forgia, impegnato a costruire oggetti e armi per le necessità
di civili e militari; il cuoiaio che prepara scarpe e scarselle, cinture
e finimenti per cavalli; sarte, tessitrici e ricamatrici per la
realizzazione di “boni e honesti panni”. Per il conforto del corpo ci
sarà il medico, ma se non potrete permettervi i suoi servigi potrete
ripiegare sullo speziale, conoscitore di tutte le virtù delle erbe.
Avrete modo di
conoscere la burocrazia medioevale attraverso i contratti e gli scritti
del notaro, o i complicati calcoli del cambiavalute che deve districarsi
tra troppe monete diverse; oppure vedrete all’opera la giustizia
medioevale con le sue luci e le sue ombre, ma sicuramente rapida.
Non preoccupatevi per
la vostra sicurezza, le milizie locali sono sempre vigilanti alle porte
e sugli spalti, nessuna minaccia potrà arrivare di sorpresa; addirittura
ci saranno degli istruttori militari d’eccezione per questa giornata
così particolare. |