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SANT'APPIANO D'AUTORE - Barberino Val d'Elsa (FI)

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GIAMPAOLO TALANI IN CHIANTI PER “SANT’APPIANO D’AUTORE 2013”

 

LA QUINTA EDIZIONE DEL PROGETTO D’ARTE DELLA FATTORIA SANT’APPIANO

SI ANIMA CON I PERSONAGGI DELL’ARTISTA TOSCANO

 

Giampaolo Talani è stato chiamato dalla Famiglia Cappelli, proprietaria della Fattoria Sant’Appiano di Barberino Val d’Elsa, per la quinta edizione di “Sant’Appiano d’autore”.      I migliori lavori dell’artista saranno in esposizione al pubblico ad ingresso libero dall’8 giugno all’8 settembre 2013.

 

Dopo grandi nomi come Marcello Fantoni, Sergio Scatizzi, Paolo Staccioli e Marco Lodola, “Sant’Appiano d’Autore” per il 2013 punta su uno degli artisti contemporanei più apprezzati e interessanti dall’intero panorama internazionale, Giampaolo Talani.

Per la quinta edizione di “Sant’Appiano d’autore” Giampaolo Talani ha disegnato appositamente l’etichetta di uno dei vini di punta dell’azienda: l’IGT Monteloro. L’opera “Ombra rossa” sarà, infatti, raffigurata sulla bottiglia del pregiato vino della Fattoria.

 

 

Tra le botti e le barrique dell’antica cantina della Fattoria, sarà allestita una personale di Talani, in cui verranno ospitate alcune tra le più importanti opere dell’artista.

La mostra sarà inaugurata in occasione della presentazione della nuova etichetta del Monteloro sabato 8 giugno e sarà aperta gratuitamente al pubblico tutti i giorni (ORARIO 9/12 e 15.30/18.30) fino all’8 settembre 2013.

 

Le opere esposte illustrano il vasto campionario dei lavori di Talani. Accanto a pregiate tele a olio e tempera, troviamo statue in bronzo, ceramiche e una collezione di gioielli realizzati dall’artista toscano. Fra i dipinti, verrà esposto l’unico studio che l’artista ha compiuto del grande affresco “Partenze”, visibile su una delle pareti all’interno della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze. Tra le sculture si potranno ammirare, tra le altre, una figura umana a grandezza naturale sempre legata al tema della partenza, e il busto di Giuseppe Garibaldi, le cui copie sono state donate a noti personaggi politici italiani.

L’artista di San Vincenzo (LI) nei propri lavori porta nel cuore la sua terra di origine, tanto che antiche espressioni di cultura popolare toscana attraversano i soggetti rappresentati che vengono travolti ora dalla gioia di vivere, ora dal dramma dell'esistenza. La scelta di questa deformazione realistica dei personaggi che animano i suoi quadri accentua ancor di più il loro stato psicologico, andando a creare soggetti caratterizzati da una forte tensione emotiva.

 

I temi che caratterizzano le sue opere fanno parte di rinomati cicli pittorici che sono stati esposti sia in Italia che all’esterno e hanno come protagonisti figure di musicisti, marinai, ma anche di uomini in partenza. Dopo aver concluso il percorso accademico, Talani decide di sperimentare nella sua ricerca artistica anche le discipline più classiche come l’incisione e la pittura a fresco, tecnica per la quale ad oggi viene considerato uno tra i pochi profondi conoscitori.

 

Fattoria Sant’Appiano

Indirizzo: Strada di Sant'Appiano, 11

50021 Barberino Val d'Elsa FI

Tel. +39 055 8075541 - Fax +39 055 8066242  - info@santappiano.it - www.santappiano.it

 

UFFICIO STAMPA – Valentina Paolini

Email: vp@paolinicomunicazione.it - Tel. 339.8434196

 

FATTORIA SANT’APPIANO

 

 

 

LA FATTORIA SANT’APPIANO

 

La Fattoria Sant'Appiano, si trova nell'omonimo paese situato fra le colline di Firenze e Siena, nella valle dell'Elsa, popolata fin dall'antichità grazie alla favorevole posizione geografica all'interno della Toscana. Il territorio assume un particolare connotato per la ricchezza dei ritrovamenti archeologici che vanno dal periodo del ferro all'età romana imperiale.

In uno degli angoli più incantevoli del territorio chiantigiano, fra le antiche chiese e le dolci colline che hanno reso questo paesaggio uno dei più famosi e amati al mondo, la fattoria situata nei pressi della chiesa romanica di S. Appiano (risalente al IX secolo) che si erge dominando  le vallate circostanti fino a S. Gimignano.

La Fattoria Sant'Appiano con produzione di vino Chianti, olio d'oliva extra vergine d’oliva e grappa, ha nella sua proprietà otto appartamenti che mette a disposizione dei suoi ospiti. Da tre generazioni la Famiglia Cappelli si dedica con passione e amore alla fattoria cercando di creare un luogo speciale, con grande rispetto per la tradizione e il territorio che la accoglie.

 

 

STORIA DELLA FATTORIA SANT'APPIANO

 

La Fattoria Sant’Appiano nel corso dei secoli è passata tra le mani di numerose famiglie, tutte di notevole importanza per la città di Firenze e dintorni: tra il XV e il XVI secolo, dalla famiglia Catellini da Castiglione, il cui stemma araldico è affrescato nel salone dei “Cento” della canonica, ai Pitti, agli Ughi, alla famiglia Ghibellini, cantata in numerosi versi della Divina Commedia di Dante e che nel XVI canto del Paradiso, la ricorda come una delle grandi famiglie di Firenze: io vidi gli Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberighi, già nel calar illustri cittadini.

Seguirono i Muzzi e Pier Francesco di Guccio di Gucci da Firenze, fino agli odierni proprietari, la famiglia Cappelli.

Dal 1963 la Fattoria è stata acquisita da Domenico Cappelli che ha tramandato ai figli e ai nipoti l'amore per questa azienda a carattere familiare, dove ogni particolare viene seguito con cura e dedizione.

 

AZIENDA VINICOLA

 

I vigneti della Fattoria Sant'Appiano, che sorgono su una terra dalla storia e tradizione inimitabile, nascono da un terreno che ha un’esposizione a 280 mt sul livello del mare, a sud-est con un’estensione di circa 17 ha, su di un suolo in prevalenza tufaceo-sabbioso e in alcune zone, ricco di scheletro e di macigno.

L’amore per l’agricoltura e il rispetto dell’ambiente è stato trasmesso da Domenico Cappelli ai figli e ai nipoti;  la produzione e la vendita dei prodotti viene seguita direttamente dai proprietari, combinando la tradizione della famiglia con lo stile più innovativo e dinamico della moderna vinificazione.

 

La Fattoria Sant'Appiano è una delle più antiche fattorie toscane con produzione di Chianti ed è localizzata in una delle aree più produttive in grado di dare ottimi risultati finali.

Da quasi mezzo secolo Sant’Appiano si è affermato come uno dei principali produttori di Chanti DOCG della Toscana: i vini sono frutto della grande esperienza legata alla tradizione familiare  nella produzione del vino, di uno sconfinato amore per la terra e di accurati controlli nella coltivazione delle uve.

AGRITURISMO

 

Posta strategicamente fra due delle città più incantevoli della Toscana, Firenze e Siena raggiungibili in soli 20 minuti di macchina, la Fattoria si trova nel cuore della campagna chiantigiana. Nascosta fra le tortuose stradine che caratterizzano la zona del Chianti e che portano a scoprire angoli di Toscana mai contaminati dal passare del tempo: le rovine delle vecchie case che s’incontrano per la strada, antiche Chiese, come Sant'Appiano, borghi medioevali come Linari a 1Km dalla Fattoria.  

 

Gli  otto appartamenti sono stati ristrutturati durante gli anni: due all'interno della fattoria, due in una casa nel piccolo borgo, e quattro in un fienile vicino alla piscina.

 

Lo stile semplice ma accogliente degli appartamenti, in linea con l'ambiente circostante e arredati con mobili in stile tipico toscano,dotati di ogni confort oltre a TV sat. ed aria condizionata, farà trascorrere  ai propri ospiti una piacevole vacanza immersi nella vera vita della campagna. D'estate sarà incantevole immergersi nelle fresche acque della piscina  circondata dal verde degli ulivi o scoprire i paesaggi circostanti attraverso passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta e alla sera gustare nell'osteria “l'antica quercia” i tipici piatti toscani tutti preparati con prodotti locali.

 

Distanze dalle principali città e luoghi di utilità o d’interesse

Barberino Val D'Elsa con negozi e la banca   4 km

Poggibonsi, paese più grande con il Supermarket   6 km

S. Gimignano   15 km 

Firenze   35 km

Siena   40 km

 


 

 

Cenni biografici su Giampaolo Talani

 

Giampaolo Talani è nato a San Vincenzo (LI) nel 1955. 

Ha maturato una profonda preparazione artistica frequentando prima il Liceo Artistico poi l’Accademia di Belle Arti in Firenze dove è stato tra gli allievi prediletti del Maestro Goffredo Trovarelli. Ancora studente effettua la prima personale nel 1977. Si laurea nel 1979 con una tesi su James Ensor e viene segnalato per la partecipazione al “premio Lubiam” di Mantova dedicato ai giovani artisti .

La curiosità che gli è propria l’ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura e a sperimentare anche altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco di cui è - tra i contemporanei - uno dei pochi profondi conoscitori. Si distingue per la sua abilità di incisore ma è per la pittura a fresco che, appena ventiquattrenne, riceve il prestigioso incarico di affrescare la Chiesa di San Vincenzo Ferreri in San Vincenzo (LI). Porta a termine il complesso lavoro in nove anni, seguito sin dalle fasi preparatorie dalla stampa e dalla RAI. Il vasto ciclo (200 mq. di pittura) gli vale, oltre a entusiastici tributi di critica e di pubblico altre importanti commissioni: la pala d’altare per la chiesa di S. Croce in Populonia, gli affreschi per il santuario “Madonna del Frassine” (GR) e il grande affresco “La predica di San Bernardino sulla parete esterna del Palazzo Vescovile di Massa Marittima presentato in Vaticano per esplicita richiesta di S.S. Giovanni Paolo II, dal quale viene ricevuto nel marzo del 1992. Altre importanti opere si trovano in palazzi sia di proprietà privata che pubblica; tra questi meritano particolare menzione gli affreschi eseguiti per una villa medicea in località Bandita (LI) e le grandi tavole collocate nello scalone d'ingresso del palazzo comunale di San Vincenzo (LI).

Intanto prosegue la ricerca pittorica, sviluppando nel tempo una tecnica ed uno stile assolutamente originali. Se, infatti, la pittura degli anni giovanili appare più dura ed inquietante, quasi pervasa da una specie di “horror vacui”, ispirandosi a illustri modelli tra cui, prediletto sin dai tempi dell’Accademia, il grande maestro belga Ensor, in una fase più matura la sua visione poetica si addolcisce e con questa anche l’espressione pittorica. 
Nel 2004, con la mostra “ANIMALI DI BATTIGIA” tenutasi a Napoli, Castel dell’Ovo, Talani viene consacrato tra i maestri della pittura italiana contemporanea. Nel marzo del 2005 il Comune di Fiesole invita Talani a esporre e per la prima volta apre le sale del Museo Archeologico per raccogliere le sue opere. Nasce “SINE TEMPORE” a grande mostra antologica che vede esposta per la prima volta nella cappella di Sant’Ansano (deliziosa struttura settecentesca recentemente restaurata), un’importantissima serie di dipinti e cartoni d’affresco aventi come oggetto la musica e i musicisti. 

È un riconoscimento fondamentale della vocazione “umanista” di Talani che ha proseguito poi nella sua ricerca pittorica elaborando la nuova tematica “OMBRE”. 
“OMBRE” e “PARTENZE” sono state subito individuate dalla critica tra i più felici argomenti espressivi di Talani, tant’è che la loro sintesi ha poi fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco "PARTENZE" ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze col supporto di specifici studi tecnici, che hanno permesso all’artista di “appendere” l’affresco alla parete, dopo averne eseguito lo “strappo”, senza intaccare la struttura muraria sottostante. Allo stato attuale si tratta dunque del più grande strappo d’affresco al mondo (80 mq. complessivi) e presenta la peculiarità di essere trasportabile e quindi ricollocabile anche altrove. “PARTENZE” ha generato un grandissimo interesse intorno alle potenzialità espressive di Talani sia in Italia che all’estero; soprattutto è stata ampliamente riconosciuta la sua capacità di concepire e realizzare progetti pubblici di fortissimo impatto e di unanime condivisione.

In virtù di queste qualità, nell’ambito delle celebrazioni di Stato per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il suo dipinto “L’OMBRA DELL’EROE” è stato consegnato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed andrà ad arricchire la pinacoteca del Quirinale mentre l’opera “MILLE UOMINI” fa parte da alcuni mesi della collezione del Museo del Risorgimento, al Vittoriano di Roma. 

Ad ulteriore riconoscimento, il Comune di Firenze e la Galleria degli Uffizi hanno ospitato da marzo a maggio 2008 “ROSA DEI VENTI”, progetto sviluppato in due direzioni complementari: una suggestiva antologica allestita in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, corredata da una fusione in bronzo dal medesimo titolo alta 4 metri collocata sotto il Loggiato degli Uffizi.

Contestualmente la Provincia di Firenze ha inserito tra le manifestazioni del GENIO FIORENTINO uno straordinario progetto sull’esecuzione dell’affresco che ha visto Talani ancora protagonista nella tecnica in cui eccelle. Nel giugno 2009 ha aperto a Berlino, unico artista straniero invitato dal Parlamento cittadino, le celebrazioni europee per il ventennale della caduta del muro con l’installazione “BERLINO OLTRE LA DUNA – GLI OMBRELLI DELLA LIBERTA’”. Un centinaio di colorati ombrelloni da mare, originati dal busto alto 3 metri di un marinaio fuso in resina, letteralmente volavano oltre quel segmento che resta del muro berlinese (Eastsidegallery) lungo le rive della Sprea. Questa poetica sintesi di libertà, è la seconda importante tappa dell’ambizioso progetto di Talani “OLTRE LA DUNA – LA METAFISICA DELLA LIBERTÀ“, idea partita da Firenze con un’analoga installazione in occasione della mostra “ROSA DEI VENTI”, e destinata a toccare quei luoghi in cui l’uomo prima si è tolto e poi ha riconquistato la propria libertà.
Ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Parigi, Berlino.  Le sue opere sono oggi in importanti collezioni pubbliche e private, collabora con importanti gallerie italiane ed estere (la sua pittura è amatissima negli Stati Uniti e in Giappone). 

È consulente particolare designato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalle Sovrintendenze per problematiche relative alla conservazione e valorizzazione delle più antiche opere “a fresco” esistenti in Italia. 

Di lui hanno scritto numerose personalità del mondo dell’arte e della cultura, e tra gli altri: Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Maria Cristina Acidini, Luigi Ravaioli, Umberto Cecchi, Giovanni Faccenda, Enrico Giustacchini, Domenico Guzzi, Tommaso Paloscia, Mario Bucci, Nicola Micieli, Riccardo Ferrucci, Maria Giovanna Carli, Giovanni Lombardi, Gilberto Madioni, Pierfrancesco Listri, Stefano De Rosa, Alessandro Romanini, Laura Farina, Fabio Canessa, Elisa Gradi, Sandra Nava, Maurizio Vanni; di lui si sono interessate a più riprese le maggiori testate nazionali e di settore, nonché gli organi di informazione RAI. 
Ha inoltre scritto e pubblicato diverse raccolte di pensieri, racconti e poesie da cui sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali; scrive periodicamente per rubriche di costume su quotidiani nazionali.

Vive e lavora a San Vincenzo (Livorno).

 

 

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