FATTORIA SANT’APPIANO
LA FATTORIA SANT’APPIANO
La Fattoria Sant'Appiano,
si
trova nell'omonimo paese situato fra le colline di Firenze e Siena, nella valle
dell'Elsa, popolata fin dall'antichità grazie alla favorevole posizione
geografica all'interno della Toscana. Il territorio assume un particolare
connotato per la ricchezza dei ritrovamenti archeologici che vanno dal periodo
del ferro all'età romana imperiale.
In uno degli angoli più
incantevoli del territorio chiantigiano, fra le antiche chiese e le dolci
colline che hanno reso questo paesaggio uno dei più famosi e amati al mondo, la
fattoria situata nei pressi della chiesa romanica di S. Appiano (risalente al IX
secolo) che si erge dominando le vallate circostanti fino a S. Gimignano.
La Fattoria Sant'Appiano
con produzione di vino Chianti, olio d'oliva extra vergine d’oliva e grappa, ha
nella sua proprietà otto appartamenti che mette a disposizione dei suoi ospiti.
Da tre generazioni la Famiglia Cappelli si dedica con passione e amore
alla fattoria cercando di creare un luogo speciale, con grande rispetto per la
tradizione e il territorio che la accoglie.
STORIA DELLA FATTORIA
SANT'APPIANO
La Fattoria Sant’Appiano
nel corso dei secoli è passata tra le mani di numerose famiglie, tutte di
notevole importanza per la città di Firenze e dintorni: tra il XV e il XVI
secolo, dalla famiglia Catellini da Castiglione, il cui stemma araldico è
affrescato nel salone dei “Cento” della canonica, ai Pitti, agli Ughi, alla
famiglia Ghibellini, cantata in numerosi versi della Divina Commedia di Dante e
che nel XVI canto del Paradiso, la ricorda come una delle grandi famiglie di
Firenze:
io vidi gli Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberighi, già
nel calar illustri cittadini.
Seguirono i Muzzi e Pier
Francesco di Guccio di Gucci da Firenze, fino agli odierni proprietari, la
famiglia Cappelli.
Dal 1963 la Fattoria è stata
acquisita da Domenico Cappelli che ha tramandato ai figli e ai nipoti l'amore
per questa azienda a carattere familiare, dove ogni particolare viene seguito
con cura e dedizione.
AZIENDA VINICOLA
I vigneti della Fattoria
Sant'Appiano, che sorgono su una terra dalla storia e tradizione
inimitabile, nascono da un terreno che ha un’esposizione a 280 mt sul livello
del mare, a sud-est con un’estensione di circa 17 ha, su di un suolo in
prevalenza tufaceo-sabbioso e in alcune zone, ricco di scheletro e di macigno.
L’amore per l’agricoltura e il
rispetto dell’ambiente è stato trasmesso da Domenico Cappelli ai figli e ai
nipoti; la produzione e la vendita dei prodotti viene seguita direttamente dai
proprietari, combinando la tradizione della famiglia con lo stile più innovativo
e dinamico della moderna vinificazione.
La Fattoria Sant'Appiano
è una delle più antiche fattorie toscane con produzione di Chianti ed è
localizzata in una delle aree più produttive in grado di dare ottimi risultati
finali.
Da quasi mezzo secolo
Sant’Appiano si è affermato come uno dei principali produttori di Chanti DOCG
della Toscana: i vini sono frutto della grande esperienza legata alla tradizione
familiare nella produzione del vino, di uno sconfinato amore per la terra e di
accurati controlli nella coltivazione delle uve.
AGRITURISMO
Posta strategicamente fra due
delle città più incantevoli della Toscana, Firenze e Siena raggiungibili in soli
20 minuti di macchina, la Fattoria si trova nel cuore della campagna
chiantigiana. Nascosta fra le tortuose stradine che caratterizzano la zona del
Chianti e che portano a scoprire angoli di Toscana mai contaminati dal passare
del tempo: le rovine delle vecchie case che s’incontrano per la strada, antiche
Chiese, come Sant'Appiano, borghi medioevali come Linari a 1Km dalla Fattoria.
Gli otto appartamenti sono
stati ristrutturati durante gli anni: due all'interno della fattoria, due in una
casa nel piccolo borgo, e quattro in un fienile vicino alla piscina.
Lo stile semplice ma
accogliente degli appartamenti, in linea con l'ambiente circostante e arredati
con mobili in stile tipico toscano,dotati di ogni confort oltre a TV sat. ed
aria condizionata, farà trascorrere ai propri ospiti una piacevole vacanza
immersi nella vera vita della campagna. D'estate sarà incantevole immergersi
nelle fresche acque della piscina circondata dal verde degli ulivi o scoprire i
paesaggi circostanti attraverso passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta e
alla sera gustare nell'osteria “l'antica quercia” i tipici piatti toscani tutti
preparati con prodotti locali.
Distanze dalle principali
città e luoghi di utilità o d’interesse
Barberino Val D'Elsa con
negozi e la banca 4 km
Poggibonsi, paese più grande
con il Supermarket 6 km
S. Gimignano 15 km
Firenze 35 km
Siena 40 km
Cenni biografici su Giampaolo
Talani
Giampaolo Talani è nato a San
Vincenzo (LI) nel 1955.
Ha maturato una profonda
preparazione artistica frequentando prima il Liceo Artistico poi l’Accademia di
Belle Arti in Firenze dove è stato tra gli allievi prediletti del Maestro
Goffredo Trovarelli. Ancora studente effettua la prima personale nel 1977. Si
laurea nel 1979 con una tesi su James Ensor e viene segnalato per la
partecipazione al “premio Lubiam” di Mantova dedicato ai giovani artisti .
La curiosità che gli è propria
l’ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura e a sperimentare
anche altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco di cui è - tra i
contemporanei - uno dei pochi profondi conoscitori. Si distingue per la sua
abilità di incisore ma è per la pittura a fresco che, appena ventiquattrenne,
riceve il prestigioso incarico di affrescare la Chiesa di San Vincenzo Ferreri
in San Vincenzo (LI). Porta a termine il complesso lavoro in nove anni, seguito
sin dalle fasi preparatorie dalla stampa e dalla RAI. Il vasto ciclo (200 mq. di
pittura) gli vale, oltre a entusiastici tributi di critica e di pubblico altre
importanti commissioni: la pala d’altare per la chiesa di S. Croce in Populonia,
gli affreschi per il santuario “Madonna del Frassine” (GR) e il grande affresco
“La predica di San Bernardino sulla parete esterna del Palazzo Vescovile di
Massa Marittima presentato in Vaticano per esplicita richiesta di S.S. Giovanni
Paolo II, dal quale viene ricevuto nel marzo del 1992. Altre importanti opere si
trovano in palazzi sia di proprietà privata che pubblica; tra questi meritano
particolare menzione gli affreschi eseguiti per una villa medicea in località
Bandita (LI) e le grandi tavole collocate nello scalone d'ingresso del palazzo
comunale di San Vincenzo (LI).
Intanto prosegue la ricerca
pittorica, sviluppando nel tempo una tecnica ed uno stile assolutamente
originali. Se, infatti, la pittura degli anni giovanili appare più dura ed
inquietante, quasi pervasa da una specie di “horror vacui”, ispirandosi a
illustri modelli tra cui, prediletto sin dai tempi dell’Accademia, il grande
maestro belga Ensor, in una fase più matura la sua visione poetica si addolcisce
e con questa anche l’espressione pittorica.
Nel 2004, con la mostra “ANIMALI DI BATTIGIA” tenutasi a Napoli, Castel
dell’Ovo, Talani viene consacrato tra i maestri della pittura italiana
contemporanea. Nel marzo del 2005 il Comune di Fiesole invita Talani a esporre e
per la prima volta apre le sale del Museo Archeologico per raccogliere le sue
opere. Nasce “SINE TEMPORE” a grande mostra antologica che vede esposta per la
prima volta nella cappella di Sant’Ansano (deliziosa struttura settecentesca
recentemente restaurata), un’importantissima serie di dipinti e cartoni
d’affresco aventi come oggetto la musica e i musicisti.
È un riconoscimento
fondamentale della vocazione “umanista” di Talani che ha proseguito poi nella
sua ricerca pittorica elaborando la nuova tematica “OMBRE”.
“OMBRE” e “PARTENZE” sono state subito individuate dalla critica tra i più
felici argomenti espressivi di Talani, tant’è che la loro sintesi ha poi
fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco
"PARTENZE" ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze
col supporto di specifici studi tecnici, che hanno permesso all’artista di
“appendere” l’affresco alla parete, dopo averne eseguito lo “strappo”, senza
intaccare la struttura muraria sottostante. Allo stato attuale si tratta dunque
del più grande strappo d’affresco al mondo (80 mq. complessivi) e presenta la
peculiarità di essere trasportabile e quindi ricollocabile anche altrove.
“PARTENZE” ha generato un grandissimo interesse intorno alle potenzialità
espressive di Talani sia in Italia che all’estero; soprattutto è stata
ampliamente riconosciuta la sua capacità di concepire e realizzare progetti
pubblici di fortissimo impatto e di unanime condivisione.
In virtù di queste qualità,
nell’ambito delle celebrazioni di Stato per il bicentenario della nascita di
Giuseppe Garibaldi, il suo dipinto “L’OMBRA DELL’EROE” è stato consegnato
nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed andrà ad
arricchire la pinacoteca del Quirinale mentre l’opera “MILLE UOMINI” fa parte da
alcuni mesi della collezione del Museo del Risorgimento, al Vittoriano di Roma.
Ad ulteriore riconoscimento,
il Comune di Firenze e la Galleria degli Uffizi hanno ospitato da marzo a maggio
2008 “ROSA DEI VENTI”, progetto sviluppato in due direzioni complementari: una
suggestiva antologica allestita in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, corredata da
una fusione in bronzo dal medesimo titolo alta 4 metri collocata sotto il
Loggiato degli Uffizi.
Contestualmente la Provincia
di Firenze ha inserito tra le manifestazioni del GENIO FIORENTINO uno
straordinario progetto sull’esecuzione dell’affresco che ha visto Talani ancora
protagonista nella tecnica in cui eccelle. Nel giugno 2009 ha aperto a Berlino,
unico artista straniero invitato dal Parlamento cittadino, le celebrazioni
europee per il ventennale della caduta del muro con l’installazione “BERLINO
OLTRE LA DUNA – GLI OMBRELLI DELLA LIBERTA’”. Un centinaio di colorati
ombrelloni da mare, originati dal busto alto 3 metri di un marinaio fuso in
resina, letteralmente volavano oltre quel segmento che resta del muro berlinese
(Eastsidegallery) lungo le rive della Sprea. Questa poetica sintesi di libertà,
è la seconda importante tappa dell’ambizioso progetto di Talani “OLTRE LA DUNA –
LA METAFISICA DELLA LIBERTÀ“, idea partita da Firenze con un’analoga
installazione in occasione della mostra “ROSA DEI VENTI”, e destinata a toccare
quei luoghi in cui l’uomo prima si è tolto e poi ha riconquistato la propria
libertà.
Ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia,
Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Parigi, Berlino. Le sue opere sono oggi in
importanti collezioni pubbliche e private, collabora con importanti gallerie
italiane ed estere (la sua pittura è amatissima negli Stati Uniti e in
Giappone).
È consulente particolare
designato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalle
Sovrintendenze per problematiche relative alla conservazione e valorizzazione
delle più antiche opere “a fresco” esistenti in Italia.
Di lui hanno scritto numerose
personalità del mondo dell’arte e della cultura, e tra gli altri: Vittorio
Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Maria Cristina Acidini, Luigi Ravaioli,
Umberto Cecchi, Giovanni Faccenda, Enrico Giustacchini, Domenico Guzzi, Tommaso
Paloscia, Mario Bucci, Nicola Micieli, Riccardo Ferrucci, Maria Giovanna Carli,
Giovanni Lombardi, Gilberto Madioni, Pierfrancesco Listri, Stefano De Rosa,
Alessandro Romanini, Laura Farina, Fabio Canessa, Elisa Gradi, Sandra Nava,
Maurizio Vanni; di lui si sono interessate a più riprese le maggiori testate
nazionali e di settore, nonché gli organi di informazione RAI.
Ha inoltre scritto e pubblicato diverse raccolte di pensieri, racconti e poesie
da cui sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali; scrive periodicamente
per rubriche di costume su quotidiani nazionali.
Vive e lavora a San Vincenzo
(Livorno).
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