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Che cos’è un’opera d’arte?
Quando un oggetto può diventare tale?
Queste sono le domande che fin
dagli inizi del Novecento si sono posti critici, filosofi e uomini di
cultura senza mai trovare una risposta univoca e una definizione
condivisa.
Queste sono le domande che lo
stesso pubblico davanti ad espressioni artistiche originali e
stravaganti spesso si pone smarrito e confuso, provocato e stimolato
nello stesso tempo a riflettere sul concetto di arte e su quanto ormai
esso comprenda forme e linguaggi diversi.
A queste domande non c’è una
risposta deterministica né tantomeno univoca: di certo conta l’abilità
tecnica dell’artista, pittore o scultore che sia, ma di sicuro conta più
l’idea che è stata motore dell’atto artistico.
In questo senso le opere di
Laura ed Elisabetta ne sono un esempio vivace e concreto.
I quadri di Laura, infatti,
nascono dall’interesse per oggetti comuni o desueti, abbandonati e
scartati che spesso ispirano l’artista e ne diventano il punto focale
intorno a cui costruire il resto dell’opera.
Al contrario, talvolta, nasce
in primis l’idea e poi, solo in un secondo tempo quando l’artista
ha trovato tutti gli elementi necessari, il quadro. |
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In ogni caso, comunque, le
opere di Laura sono l’espressione di esperienze vissute, di emozioni
provate, di speranze future…l’artista non prende le distanze dalle sue
opere, ma ne è, al contrario, partecipe. Così in "Di lago e di
vento" i vetrini smussati sullo sfondo azzurro rappresentano il
ricordo di una piacevole gita famigliare al lago, oppure i petali di
rosa trafitti da piccoli chiodini di ferro in "Petali trafitti"
diventano il simbolo di una notizia dolorosa che ha generato tristezza e
malinconia.
Al contrario, invece,
Elisabetta elabora opere ricche di significati simbolici universali, che
richiamano le attese profonde dell’uomo e i valori religiosi che ogni
cristiano costruisce nel suo percorso di vita.
Ne è un esempio "Rinnovamento"
il cui soggetto principale è una fiammella dai vivaci colori
giallo-arancio-rosso che allude a quegli episodi biblici in cui Dio si è
rivelato all’uomo tramite il fuoco o la luce. Ugualmente in "Verso
il cielo" e "Protezione" diventa sempre più
evidente la riflessione dell’artista sulla Fede e sul dualismo fra bene
e male nel mondo. Nella prima opera, infatti, protagonista è un’aquila,
animale ascensionale per eccellenza e simbolo dell’evangelista Giovanni,
mentre nel secondo caso l’impugnatura della spada scolpita richiama
volutamente un TAU capovolto, emblema francescano di redenzione e
salvezza. |
Gli ultimi lavori di
Elisabetta sono ricchi di significato, ma anche di materiali poiché
aggiunge alla ceramica smaltata frammenti di specchio, fogli di rame e
lustrini dorati o argentati….in una continua sperimentazione operativa
di fine artigianato artistico.
Proprio come nei quadri di
Laura l’oggetto viene nobilitato, diventa parte integrante e
fondamentale dell’espressione creativa. Esso non è più una semplice
aggiunta, ma costituisce l’elemento più originale ed esclusivo
dell’opera stessa.
Questo infatti può dirsi il
filo sottile che lega le due artiste: in entrambi i casi vi è
l’attenzione per la realtà e per ciò che ci circonda…in entrambi i casi
si attingono dalla realtà quegli elementi/oggetti che andranno poi a
realizzare il quadro.
Laura ed Elisabetta fanno così
vivere la materia, la fanno parlare al pubblico, in una forma d’arte che
mischia la pittura alla scultura, la bidimensionalità alla
tridimensionalità, in un’antitesi che qui diventa connubio e completa
armonia.
Ecco quindi la risposta alle
nostre domande, la soluzione ai precedenti dubbi: la materia, intesa
come materiale o come oggetto, può diventare un’opera d’arte?
Sì! Fino a quando ci saranno
artiste come Laura ed Elisabetta che, con abilità tecnica e fantasia,
sapranno trasformare il tangibile in poesia figurata.
Raffaella Bardelli
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METAMORFOSI
Mostra interattiva di Elisabetta
Pieroni e Laura Zuccarello
A cura di Raffaella Bardelli
e Simona Gasparini
Dal 9 al 24 Febbraio
Orari e giorni d’apertura:
Giovedì 14 e 21 Febbraio
dalle 17.00 alle 19.00
Sabato e Domenica dalle 10.00 alle
12.00 e
dalle 16.00 alle 19.00
Inaugurazione:
Sabato 9 febbraio
Ore 17.00
P.zza San Martino
(ex Banca Intesa)
Barasso
Ingresso libero
Per informazioni:
Elisabetta Pieroni:(+39) 349 2832988
Laura Zuccarello:(+39) 335 5874719
Raffaella Bardelli: rbardelli@libero.it
Simona Gasparini:
gasparini.simona@gmail.com
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