In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul
teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per I Balli
Plastici provenienti dal Mart, oltre a due storici dipinti come
Tarantella e Al Teatro dei Piccoli. Balli Plastici), sulle tappe che
hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sull’esperienza americana
(qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo
stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore
della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di
Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz.
La rassegna è divisa in sei sezioni che delineano le fasi salienti della sua
esperienza artistica: 1) Esordi e Futurismo; 2) Clavel e il Teatro;
3) Casa del Mago; 4) Pubblicità; 5) Stile d’acciaio; 6)
Rivisitazioni.
Come emerge con chiarezza, l’artista trentino si è imposto per la ricerca di una
nuova estetica in grado di sensibilizzare ogni aspetto dell’esistenza. Non solo
pittore e scultore di talento, ma anche scenografo, costumista, pubblicitario,
designer e maestro nelle arti applicate. Universo Depero, insomma,
affronta l’opera di un artista che ha saputo rinnovare il rapporto arte-vita
senza mai rinunciare alle implicazioni ludiche e ironiche.
Come ricorda Alberto Fiz “non è azzardato affermare che Depero, attraverso la
sua Casa d’arte Futurista a Rovereto, una factory ante litteram,
abbia saputo anticipare di quasi mezzo secolo alcune tematiche proprie della pop
art e dell’indagine di Andy Warhol e di Alighiero Boetti.” Per realizzare le
tarsie, Depero, insieme alla moglie Rosetta, abile ricamatrice, decise di
assumere alcune collaboratrici che, sotto la guida dell’artista, diede vita a
composizioni in stoffa colorate che rappresentano un unicum nell’arte del
Novecento. Proprio alla figura di Rosetta è dedicata La casa magica, una
tarsia del 1920 esposta ad Aosta.
Depero compie una svolta radicale nella ricerca pittorica e plastica futurista
cogliendo la portata rivoluzionaria di un’indagine che va oltre il quadro:
“Rispetto ad una mostra di quadri, è più bello un negozio scintillante; un ferro
da stiro elettrico è più bello di una scultura; la macchina per scrivere è più
importante d’una tronfia architettura, ” ha scritto l’artista. Oltre al
futurismo, infatti, partecipa all’esperienza del déco e prende parte ad alcune
rassegne del movimento Novecento. Nell’evoluzione della sua indagine creativa,
l’universo di forme e di colori va incontro a una fusione panteistica tra la
componente meccanica e la natura (a questo proposito, in mostra compaiono alcuni
dipinti emblematici degli anni Venti come Proiezioni crepuscolari, Fulmine
compositore, Il legnaiolo, Alto paesaggio d'acciaio e
Anacapri. Riesumazioni alpine, quest’ultimo proveniente dal museo Magi ‘900
di Pieve di Cento) in un percorso che comprende differenti soggetti come cavalli
al galoppo, automi metropolitani, ma anche casolari alpestri, rustici bevitori o
scultorei animali montani.
Tra le tarsie, accanto a La casa magica, va ricordato il frammento di
Modernità del 1925 che rappresenta l’unica parte esistente del grande arazzo
andato distrutto. L’opera, realizzata per l’Exposition Internationale des Arts
Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925, era stata lodata dallo
stesso Marinetti che non esitò ad affermare: “Depero audacemente in Modernità
ha sconfinato e presentato nei finissimi panni colorati, nella perfetta tecnica
del mosaico cucito, una visione macchinaria di treni, traversati da automobili
in pazza corsa, su di una via azzurra in fuga che si prolunga nel cielo e si
fonda nella scia di un rosso volante aeroplano.”
Nell’ambito dell’allestimento verrà realizzato un tappeto-installazione con 100
maxibottiglie di Campari Soda che riproducono in formato gigante la storica
monodose disegnata da Depero nel 1932.
Sarà proiettato, tra l’altro, Esplosioni di un artista del 2008, il video
che il regista Luciano Emmer, un anno prima della sua scomparsa, ha voluto
dedicare a Depero.
Una mostra, dunque, che consente di ripensare, in termini nuovi, l’indagine di
un artista che ha fatto dell’arte un’esperienza destinata a modificare la
percezione dello spettatore che si trova coinvolto in spazi dove ogni dettaglio
del proprio contesto ambientale e sociale viene ripensato in maniera radicale.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo monografico in italiano e francese
pubblicato da Silvana Editoriale con i saggi dei due curatori, i testi
selezionati di Depero, oltre agli interventi di Ugo Nespolo e Alessandro Mendini.
UNIVERSO DEPERO
Aosta, Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas 12
13 dicembre 2013-11 maggio 2014
Inaugurazione: giovedì 12 dicembre ore 18.00
Mostra realizzata da: Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma
Valle d’Aosta
in collaborazione con il Mart di Rovereto. A cura di: Alberto Fiz e Nicoletta
Boschiero.
Orario: dal martedì alla domenica 10.00 – 18.00. Lunedì chiuso.
Ingresso € 5,00 intero, € 3,50 ridotto, gratuito per i minori di 18 anni e per i
maggiori di 65 anni
Catalogo Silvana Editoriale con testi di Nicoletta Boschiero, Alberto Fiz,
Alessandro Mendini e Ugo Nespolo accompagnati dagli scritti di Depero.
Per informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.274401
E-mail:
u-mostre@regione.vda.it
Internet:
www.regione.vda.it
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