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Da controcanto le limpide nature morte di
Paul De Haan rielaborate con fredda lucidità dal vivere
quotidiano, le opere di Maria Ceccarelli, in arte Mac, di
schietta impaginazione classica e gli acquerelli di Anna Maria
Tessaro, il vero dalla realtà quotidiana dipinto con forti contrasti
luminosi. Anche Rosita Sfischio filma con grande maestria tecnica
il compiuto senso del bello mentre Giovanna Gallo ci porta, con
due bellissimi disegni, dal segno grasso e corposo, dentro il suo mondo
umanizzato. A scandire il percorso espositivo tre scultori attivi in
Italia con una varietà di esperienze, sensibilità e stile. Riccardo
Paolucci raccoglie tra i reperti del Museo una sintesi della sua
produzione che egli stesso chiama “la vita del mondo circostante”;
Fabio Santori rincorre il legno di riciclo (travi di casse da
imballaggio, reperti trascinati a riva dalle onde del mare) a cui
restituisce una nuova vita con una diversa dimensione; Fernanda
Paianini (in mostra con tre lavori in terracotta smaltata) concentra
la sua attenzione sulla scultura monocromatica fino a raggiungere esiti
di straordinaria modulazione e lievità.
La mostra è stata inaugurata
dall’Assessore alla cultura Laura Dimiziani |