MOSTRA JAMAIS VU - Sassari
20 NOVEMBRE - 20 DICEMBRE 2010
Federico Lupo / Stefano
Serusi
JAMAIS VU
a cura di Alberto Zanchetta
inaugurazione sabato 20
novembre ore 18
La mostra è pensata come un
“libro bianco”, ossia una raccolta di documenti su di un problema specifico
in cui il mood tardoromantico dei due artisti è rivolto ad una sorta di
sospensione arcaica che muove da un archivio in cui alto e basso, sublime e
popolare si mescolano, nel tentativo
di re-impastare e
destrutturare i documenti, mantenendo però traccia delle loro fonti originali.
Goethe aveva detto che «ogni
cosa intelligente è già stata pensata; bisogna solo tentare di pensarla di
nuovo». È ciò che accade nelle “affinità elettive” di Stefano Serusi e di
Federico Lupo. Rispetto alla damnatio memoriae dell’epoca moderna, i due
artisti mettono in crisi il concetto di déjà vu (il “già visto”, chissà
dove, chissà quando), attingendo a un archivio di immagini che vengono
decontestualizzate e rielaborate per creare un effetto di jamais vu: un
“mai visto (prima)” nel quale gli oggetti sembrano irreali o molto distanti.
“Distante” nel tempo è infatti il repertorio di immagini, video, fotografie che
entrambi gli artisti saccheggiano, e che nel suo essere rimodellato genera una
situazione di straniamento.
“Irreali” sono i viaggi
vagheggiati da Stefano Serusi; nella sua ricerca artistica ricorre la volontà
di indagare, e in qualche modo di esaurire, un’iconografia riferibile a
situazioni particolari. Per l’occasione l’artista presenterà una raccolta
composta da paesaggi di forte tensione romantica, una sorta di diario di viaggio
“mai fatto” che si esplic(it)a nella frase
«Io voglio che mi sia restituita la possibilità del sublime attraverso il legame
con la storia dell'arte e la natura "romantica"». Serusi interverrà inoltre
nello spazio espositivo, nel tentativo di conferire all’ambiente un clima/milieu
d’alta quota.
Altrettanto “irreale” sembra
il video di Federico Lupo che, attraverso un'operazione di found footage,
rielabora una vhs datata agli anni ‘80. Grazie ad un attento montaggio, la
natura ridicola del filmato viene completamente rivoltata e nobilitata.
Proiettato attraverso una piccola pedana in legno che ospita uno specchio, il
video verrà riflesso/rinviato sulla parete; il flusso delle immagini sarà quindi
osservabile solo attraverso la sua rifrazione, generando uno scarto temporale
tra l’immagine mnemonica (impressa sulla pellicola) e l’immagine nella sua
oggettività. Accompagneranno il filmato le stampe di alcuni suoi frame e a una
serie di tracce audio re-mixate con l’ausilio di vecchi mangianastri.
L-E-M Laboratorio Estetica Moderna
Via Napoli, 8 - 07100 Sassari
dal Martedì al Sabato: 18:30 - 20:00
www.l-e-m.info
info@l-e-m.info
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