PROCESSIONE DEL CRISTO
MORTO - Saltara (PU)
VENERDI’ SANTO A SALTARA
Più di 160 anni di
tradizione:
Processione del Cristo
Morto
a Saltara
Processione tradizionale
dal 1847
La manifestazione riprende
un’usanza antica tramandata dal Medioevo, inscenata la
prima volta nel 1847 dalla Confraternita di Maria
Santissima Addolorata, altamente suggestiva e fedele
alle tradizioni.
1. Date e orari delle
manifestazioni:
°) La
Processione del "CRISTO MORTO"
con la partecipazione dei saltaresi in costumi
dell'epoca, che dal 1847, quindi da oltre 160 anni, si
realizza ogni Venerdì Santo a Saltara.
Inizio alle ore
21:30 con partenza dal
Santuario della Villa situato sulla parte più alta
dell'abitato.
°) La
"VIA DOLOROSA”,
quindi le scene della passione di Cristo, ricostruite
negli angoli caratteristici del centro storico tramite
una serie di quadri plastici in altezza d'uomo.
Quest'anno per la prima volta la
Via Dolorosa è già visitabile dalla
Domenica delle Palme (28 marzo 2010) fino al Venerdì
Santo (2 aprile 2010) - tutte le sere dalle ore 19.00 in
poi.
2. Descrizione della
tradizionale processione:
Come vuole la
tradizione,
ogni Venerdì Santo nel
piccolo borgo medievale di Saltara, si rievoca la
passione di Cristo tramite una tradizionale
processione storico-religiosa tramandata dal medioevo e
ripristinata nel 1847 dalla Confraternita di Maria
Santissima Addolorata.
La Processione di allora
non era molto diversa rispetto a quella che viene fatta
oggi: come 160 anni fa, partecipano i saltaresi in
costume formando un suggestivo corteo. Aprono la
processione i soldati romani, a piedi e a cavallo,
guidati dal centurione, con i loro mantelli, e scortano
un uomo in tunica scarlatta, con la Croce sulle spalle,
che, scalzo e incappucciato, deve rimanere
sconosciuto, perché il suo è un gesto penitenziale: è il
Cireneo. Seguono altri personaggi: gli apostoli, le
pie donne, i popolani, rappresentanti delle arti e dei
mestieri del paese, e alcuni bambini recanti i
simboli della Crocifissione. Poi il cataletto su
cui giace il corpo del Cristo Morto appoggiato sulle
ginocchia della Madonna Addolorata, affiancati da due
bambinetti sempre in costume: gli Angeli.
Tra preghiera e rispettoso
silenzio si sentono solo la cadenza ritmica degli
zoccoli dei cavalli e il rintocco lento del tamburello.
Durante la Processione
vengono letti brevi meditazioni della Via Crucis che
aiutano i presenti al raccoglimento e alla preghiera.
Al termine del percorso la
folla sfila nella Chiesa parrocchiale, baciando con
devozione, i piedi del Cristo.
… un rito che continua e
si rinnoverà ogni
VENERDI’ SANTO a Saltara.
Info ed altri
immagini:
saltara@unplimarche.info
https://www.comune.saltara.pu.it/
oppure
https://www.saltara.valmetauro.it/
Rodolfo Orazietti:
340
73 71 479
La Proloco con l'album
delle foto e la descrizione della manifestazione
"Processione del Cristo Morto" è anche su facebook:
PROLOCO SALTARA
https://www.facebook.com/pages/Proloco-Saltara/216255246928
2. Descrizione dettagliata
di alcuni personaggi della tradizionale processione:
L'INCAPPUCCIATO è uno dei
figuranti più importanti e misteriosi del corteo. Poi
segue la descrizione del gruppo delle CONFRATERNITE,
iniziatori di questo evento nell'anno 1847.
"Processione del Cristo
Morto"…
La storica processione del
“Cristo Morto” a Saltara comprende un corteo di
personaggi in vestiti d’epoca, tra di loro un misterioso
incappucciato scalzo, il cataletto con il cristo morto,
i soldati romani, gli apostoli, le pie donne, i popolani
ed i componenti delle Confraternite, che erano
storicamente presenti a sfilare fino al dopoguerra e
ripristinati negli anni '80 del secolo scorso.
1) L’INCAPPUCCIATO ANONIMO
Come vuole la tradizione,
la storica processione del
“Cristo Morto” a Saltara comprende un corteo di
personaggi in vestiti d’epoca, tra di loro un uomo
scalzo, incappucciato e vestito di rosso, la cui
identità rimane a tutti sconosciuta, che trascina la
croce, espiando così i suoi peccati, e vivendo, lui per
tutti i fedeli, un atto penitenziale di intensa
commozione. L’uomo in rosso impersona Simone di
Cirene, colui che portò la croce al posto di Gesù. -
Cosa ha commesso? Cosa deve espiare? Se deve rimanere
anonimo è perché si vergogna di qualcosa che deve
scontare! - così ancora pensano coloro che sono lungo il
percorso della processione.
Ieri e oggi: Come
conservare il mistero
Gli incaricati a
provvedere al protagonista, non avevano bisogno in
passato di cercare chi volesse interpretare tale ruolo.
Molti si offrivano, lo vivevano come gesto di fede. Il
prescelto doveva, e lo deve sin a oggi, mantenere
l’anonimato. I curiosi, il venerdì santo, cercavano di
controllare i movimenti degli incaricati che dovevano
proteggere l’anonimato, ma nella folla che aumentava
continuamente, essi sbucavano all’improvviso con l’uomo
in rosso e lo accompagnavano alla chiesa della Villa per
caricarlo della croce. Spesso erano agricoltori a vivere
questo ruolo, uomini avvezzi a sopportare i pesi e
abituati a camminare scalzi.
La curiosità faceva
compiere anche dei gesti di cattiveria: Per identificare
l’incappucciato lungo il percorso venivano sparsi dei
vetri o dei chiodi. Così il giorno dopo chi avrebbe
avuto difficoltà a camminare sarebbe stato riconosciuto.
I due soldati che scortavano il portatore della croce lo
guidavano in modo da evitare questo ulteriore supplizio…
Alla fine della
processione un incaricato entrava in chiesa solo col
cruciferario, l’altro bloccava l’ingresso fino al
segnale convenuto, poi entrambi si rimescolavano alla
folla…
… un rito che continua e
si rinnoverà ogni
VENERDI’ SANTO a Saltara.
2) LE QUATTRO
CONFRATERNITE DI SALTARA
Le Confraternite erano pie
associazioni di laici che avevano la comune finalità
dell’espletamento del culto e della carità cristiana.
Contribuivano a sollevare le indigenze dei poveri e
abbellivano di dipinti e di sacre suppellettili le
chiese. Ogni Confraternita aveva una fisionomia
particolare. I “fratelli” indossavano “la cappa” nelle
processioni, nei riti stabiliti e nei funerali dei
confratelli.
A Saltara, fino oltre alla
metà del secolo scorso esistevano quattro Confraternite,
la "Confraternita del Santissimo Sacramento" che
aveva sede nella Chiesa della Fonte e vestiva “la cappa
bianca con mantelletta turchina”. La "Confraternita
di Maria Santissima Addolorata”, istituita nel 1846,
non aveva chiesa propria e vestiva “il sacco di tela
negra con mostrine color rosa e cingolo bianco”. La
"Confraternita del Santo Rosario funzionava nel
tempio di S. Pier Celestino” prima e nella Chiesa della
Villa poi, vestiva “cappa bianca e mantellino giallo”.
La "Confraternita del Gonfalone", con sede
nell'omonima Chiesa, indossava “cappa bianca con
mostrine e mantelletta rossa”.
Ancora oggi sono portati
in Processione gli antichi oggetti originali che
caratterizzano le Confraternite, gli stendardi dei
Misteri ed i lampioncini illuminati da
candele. Nel corteo compaiono tutte le quattro
confraternite che si contraddistinguono per i colori
diversi delle cappe, in testa al gruppo confratelli a
capo coperto che hanno il compito di portare una grande
croce in legno; appartengono alla Confraternita
dell'Addolorata che è stata istituita il 6 maggio 1846
appositamente per solennizzare la Processione del Cristo
Morto.
… un rito che continua e
si rinnoverà ogni
VENERDI’ SANTO a Saltara.
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Info ed altri
immagini:
saltara@unplimarche.info
https://www.comune.saltara.pu.it/
oppure
https://www.saltara.valmetauro.it/
Rodolfo Orazietti:
340
73 71 479
La Proloco con l'album
delle foto e la descrizione della manifestazione
"Processione del Cristo Morto" è anche su facebook:
PROLOCO SALTARA
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