MOSTRA: PLEASE ME
FASHION - Sabbioneta (RM)
Centro Studi Giovanile ERMES
Comune di Sabbioneta
con il
patronato della
Regione Lombardia
PLEASE ME
FASHION
fluttuazioni fra arte e moda
Sabbioneta,
Palazzo Ducale
6 giugno – 18
luglio 2010
inaugurazione:
sabato 5 giugno 2010, ore 18.30
orari:
9.30-12.30 e 14.30-18.30 - lunedì chiuso
opere di
Carlotta Actis
Barone, Elvezia Allari, Marloes ten Bhömer, Benedetta Bonichi,
Sandra Bordin,
Silvia Bordin, Paolo Cassarà, Nick Cave, Roberta Chioni, Antonella Cinelli,
Girolamo Ciulla, Daniela Comani, Corpicrudi, Caterina Crepax, Corrado Dalcò,
Miky Degni,
Moria De Zen, Louisa Dvorak, Elmerald, Elisabetta Farina, Matteo Farolfi, Marina
Fedorova, Sandro Ferrone, Massimo Festi, Silvia Fiorentino, Fabio Fornasari,
Anna Fracassi,
Francesca Gagliardi, Marina Gasparini, Massimo Giacon, Tea Giobbio, Grethel, Zoè
Gruni, Susanna Hesselberg, Faiyaz Jafri, Knotan, Oskar Kogoj,
Gabriele
Lamberti, Gianmarco Lorenzi, Saša Makarová, Franco Matticchio,
Fernanda
Moneta, Gaetano Muratore, Jum Nakao, Barbara Pelizzon, Piero Perfetto, Mariuccia
Pisani, Klaus Pobitzer, Gianni Renzi, Jeannette Rütsche, Paul Schietekat,
Antonello Silverini, Barbara Taboni, Cosimo Terlizzi, Giovanna Torresin,
Vittorio Valente,
Aleksandra
Zaharova & Ilya Plotnikov, Andrea Zago, Chiara Zanetti, Dania Zanotto
a cura di
Isabella
Falbo, Ferruccio Giromini, Roberto Roda
con la
collaborazione di
Marcello
Pecchioli
e il coordinamento di
Matteo Fazzi
La Moda:
croce e delizia della vita quotidiana, non solo femminile.
La Moda:
soggetto e oggetto culturale nella storia e nella società, soprattutto oggi.
La Moda:
inferno e paradiso dello sguardo artistico, specialmente contemporaneo.
La Moda:
bellezza e provocazione, sempre.
Nel cuore di
Sabbioneta, splendida “città ideale” rinascimentale, le sontuose sale del
Palazzo Ducale di Vespasiano Gonzaga ospitano tra giugno e luglio una
grande mostra d’arte contemporanea, ispirata ad un taglio critico
estremamente originale e coinvolgente.
Un composito e
agguerrito team curatoriale ha assemblato e messo a confronto opere di
sessanta artisti e fashion designer italiani e internazionali –
dall’Austria agli Stati Uniti, dalla Svezia alla Russia, dal Belgio al Brasile –
per comporre un panorama del tutto sorprendente di quei territori creativi dove
Arte e Moda convergono e si sovrappongono.
Abiti-scultura,
installazioni, video, dipinti, sequenze fotografiche, sculture, oggetti di
design e da indossare: tutto concorre a formare una fantasmagoria
lussureggiante di esplosive creatività, che tuttavia non si limita affatto a
sorprendere ma è anche capace di suggerire numerosi spunti di riflessione
circa l’estetica eclettica e simbolica del corpo e l’utilizzo critico
dello sguardo sulla cultura della società odierna.
Il ricco
percorso espositivo di PLEASE ME FASHION -
fluttuazioni fra arte e moda,
che si snoda nelle sale di entrambi i piani del Palazzo Ducale, è suddiviso in
cinque sezioni tematiche:
DE LUXE
: Peccati ed espiazioni
FASHION NOVELS
: Il racconto vestito
LE SARTORIE DI SADE : Gli inferni della
vanità
FASHION INTELLECTUALS : Fantasie
di un’arte ibrida
FASHIONABLE TECH : Oltre la moda
prossima ventura
DE
LUXE: peccati ed espiazioni
offre una prima riflessione pirotecnica sui brand del lusso e sul loro attuale
desiderio - e sovente capacità - di mimetizzarsi quali prodotti artistici, così
rimescolando le carte tra l'estetica del lusso, le voluttà dell'estetica e i
lussi della voluttà. Ma con calma, come sarebbe piaciuto al poeta Baudelaire.
LE
SARTORIE DI SADE:
gli inferni della vanità
riflette sulla componente
costrittiva del fashion che irride i limiti dell’ergonomia. Arte e moda
sembrano qui volersi prendere a braccetto per sostenersi a vicenda e trovare il
coraggio di entrare in quegli universi bizzarri che molto avevano affascinato i
surrealisti. Il noto adagio popolare “per bellire bisogna soffrire” è stato
recentemente rilanciato con successo dal brand di calzature di lusso Gianmarco
Lorenzi, sovrano assoluto degli stiletti vertiginosi, attraverso lo slogan “le
donne preferiscono stare a tacchi alti all’inferno… piuttosto che a scarpe
piatte in paradiso”. Nelle sartorie di Sade è il fashion dell’eccesso a
trionfare: Arte e Moda si avvinghiano per raccontare, col sorriso sulle labbra,
di laici, vanitosi e immaginifici cilici “de luxe”.
FASHION NOVELS: il racconto vestito
affronta le urgenze narrative
dell'arte di moda. La fotografia, da sempre ancella della moda, di recente si è
fatta protagonista di uno strano fenomeno. Le riviste di settore più affermate
si sono riempite di immagini che suggeriscono storie impalpabili ove il capo di
abbigliamento non ha più necessità di essere ritratto vividamente e dove trionfa
la sperimentazione concettuale, non diversamente da quanto con analogo “gusto
estetico” avviene sulle pareti delle gallerie d’arte, e persino nella cosiddetta
pittura narrativa. Arte e Moda, in queste produzioni di pittori narrativi e di
fotografi emergenti e dirompenti, si inseguono generando un cortocircuito
culturale di grande fascino, eppur capace di produrre anche quesiti sociali.
FASHION INTELLECTUALS: fantasie di un’arte ibrida
entra nelle stanze più segrete del tête-à-tête Art & Fashion, là dove la
moda, liberata dalla pesantezza totalizzante dei codici e dei simboli
tradizionali, si intreccia con le arti visive più sperimentali acquisendo il
nuovo statuto di “oggetto culturale”, mentre le arti visive, intrecciando il
fashion design creano a loro volta oggetti culturali, affascinanti eppur
improbabili e stranianti. Viene così a definirsi un universo di sconfinamento
ove trionfa la metamorfosi, l’ibridazione, l’elucubrazione concettuale, la
crossmedialità e il dialogismo intertestuale. Tutto può imprevedibilmente mutare
di segno e di statuto, gli abiti possono diventare impalpabili creazioni di
carta, impregnarsi di paralizzanti resine e farsi sculture, dove gesti
banalmente quotidiani come l’abbigliarsi si attrezzano per lasciare la
consuetudine e trasformarsi in performance e video arte.
FASHIONABLE TECH: oltre la moda prossima ventura
prevede una simulazione del futuro ove il fashion style è componente strategica
per immaginare il milieu cosmopolita e tecnologico che ci attende. La
sezione descrive ciò che potrebbe accadere tra pochi anni e immagina,
attraverso le intuizioni e le suggestioni provenienti da alcuni
artisti-tecnologi contemporanei, un sistema moda ampiamente creolizzato.
Nel suo
complesso, PLEASE ME FASHION -
fluttuazioni fra arte e moda raccoglie 200 originalissime
opere pittoriche, grafiche, fotografiche, scultoree, oggettuali,
installative e video, realizzate da 62 artisti europei e americani
contemporanei, in prevalenza giovani, offrendo in tal modo numerose
testimonianze di un presente capace di disvelarsi più vicino al futuro che al
passato.
Più in
dettaglio, fra gli artisti in mostra si fa subito notare la presenza di un
nucleo di nomi affermati a livello internazionale, dall’italiana Benedetta
Bonichi al chicagoano Nick Cave, dal nippo-brasiliano Jum Nakao
al belga Paul Schietekat, dalla austro-slovacca Saša Makarová ai
naturalizzati statunitensi Faiyaz Jafri e Louisa Dvorak, fino al
nome più di lusso delle calzature Gianmarco Lorenzi e al brand di
Sandro Ferrone. Vi è poi un nucleo consistente di artisti e professionisti
dell’immagine già molto apprezzati anche fuori dalla Penisola: Tea Giobbio,
Daniela Comani che opera a Berlino, l'eclettico Massimo Giacon,
Mariuccia Pisani che vive e opera a New York, Giovanna Torresin, la
stilista degli abiti di carta Caterina Crepax, il pittore-illustratore
Franco Matticchio, Corrado Dalcò che vive e lavora a Londra, gli
scultori Girolamo Ciulla e Paolo Cassarà... E vi sono artisti
anagraficamente giovani ma che già hanno saputo guadagnarsi la ribalta
internazionale, come Carlotta Actis Barone (qui presente con un lavoro
nato in collaborazione con Grayson Perry), e che nei loro ambiti
particolari sono diventati vere celebrità, come la stilista e fotografa russa
Aleksandra Zaharova, il fotografo svedese Knotan, la sperimentale
designer olandese Marloes ten Bhömer. Molti di questi artisti
internazionali non hanno mai esposto in Italia e ciò costituisce senza dubbio
un'attrattiva in più per gli appassionati d’arte. Infine non va dimenticato il
nucleo di bravissimi artisti giovani/emergenti, ricchi di idee, che costituisce
una buona metà dei nomi selezionati. Questi contribuiscono in maniera
straordinariamente efficace, e niente affatto subalterna rispetto ai colleghi
più conosciuti, alla riuscita del racconto espositivo.
La mostra
rientra nelle manifestazioni del SABBIONETA ART FESTIVAL:
temi, tendenze e nuove generazioni nelle
arti contemporanee organizzato dal
Centro Studi Giovanile “ERMES”
sotto la direzione generale di Matteo Fazzi.
Sponsor:
Calchera San Giorgio, Grigno TN; Fallini Formaggi srl, Gattatico RE;
Ballarini SpA, Rivarolo Mantovano MN;
Graepel
Italiana SpA, Sabbioneta MN; L’Artigiana di Giovanni Cavalli, Sustinente MN; Gambino Industrie
Alimentari SpA, Carini PA;
Panguaneta SpA, Sabbioneta MN e altri.
Catalogo
edito a Mantova da Editoriale Sometti, formato 21x17 cm, circa 200
pagine, oltre 150 illustrazioni a colori, con testi critici di Isabella Falbo,
Ferruccio Giromini, Marcello Pecchioli, Roberto Roda.
Per info
saranno attivi i siti:
www.sabbionetaartfestival.it
www.csgermes.it