E’ iniziata la
vendemmia al
Castello di Roncade.
E sono iniziati anche i preparativi per
“Benvenuta Vendemmia”, evento promosso dal
Movimento Turismo del Vino, che consente di vivere le emozioni della raccolta
dell’uva e le prime operazioni di cantina. Un appuntamento che lo scorso anno ha
attirato al Castello di Roncade oltre 3.000 visitatori e che si rinnova
domenica 12 settembre 2010, dalle ore
10.00 al tramonto, nel parco, nelle
cantine, nel brolo e nei vigneti della straordinaria Villa-Castello.
Qui, dall’inizio del XVI secolo - secondo i voleri del patrizio veneto Girolamo
Giustinan – si coniugano i fasti della residenza nobiliare con le necessità
operative dell’azienda agricola, così come poco dopo divenne consuetudine
realizzare in quella che fu denominata la “Civiltà della Villa” di Palladiana
ispirazione. Celebre esempio di architettura pre-palladiana, il Castello di
Roncade è in realtà l’unica Villa Veneta esistente protetta da una cinta muraria
che delimita anche, oltre ad un grande parco, barchesse per gli attrezzi
agricoli, stalle e cantine. E, insomma, un insediamento abitativo e aziendale
insieme, attorno al quale si è sviluppata la vita economica, culturale e sociale
del paese. E che tale continua ad essere considerato dalla famiglia Ciani
Bassetti, nobile famiglia trentina dalle antiche tradizioni agricole, che dal
1930 è proprietaria del Castello e dei suoi centottanta ettari di terreni
agricoli.
Saranno proprio i baroni Ciani-Bassetti ad accogliere i visitatori per
illustrare a felice combinazione di arte e tecnica agricola, di architettura e
pratiche di cantina, di cultura rinascimentale e attenzione ai gusti e alle
esigenze del mondo contemporaneo che il Castello di Roncade offre.
Dalle ore 10 fino al tramonto si potranno seguire le visite guidate in vigneto e
in cantina per assistere alla vendemmia e scoprire i segreti della
vinificazione, prima di visitare le suggestive cantine d'affinamento, e
si potranno anche degustare i “Bocconi di territorio", prodotti tipici locali e
nazionali raccontati dagli artigiani del gusto che li hanno realizzati.
Dalle 14,30 il
grande parco si colorerà di mille giochi per un festoso spazio riservato ai
bambini, dove
“Il Trabiccolo dei Sogni”
proporrà racconti, giochi, disegni e storie per conoscere il castello e le sue
meraviglie.
Alle 17, poi,
sarà “battezzato” l’ultimo vino della nuova gamma dei “Vini dell’Arnasa”: il
“Raboso dell’Arnasa”,
nuovo Raboso Piave Doc del Castello di Roncade.
La festa al Castello (ingresso 5 euro con bicchiere degustazione e buono sconto
in omaggio; libero per ragazzi fino ai 14 anni) si svolgerà anche in caso di
maltempo e troverà la cornice più festosa nel ricco programma di iniziative
collaterali alla tradizionale Fiera dell’Artigianato e dei prodotti locali
organizzata dal Comune di Roncade con la locale Associazione Commercianti ed
Esercenti e della sezione comunale di Confartigianato: il centro di Roncade si
animerà con canti, balli, giochi e vecchi mestieri.
Info: tel. 0422.708736 -
www.castellodironcade.com -
info@castellodironcade.com
IL CASTELLO
Il Castello di Roncade è una delle più caratteristiche testimonianze della
cultura rurale nella società veneta, l'unica Villa Veneta esistente cinta da
mura medievali sovrastate da maestosi merli, circondate sul perimetro esterno da
un fossato, che abbracciano quasi per intero lo splendido giardino impreziosito
da alberi secolari e statue rinascimentali. Alle estremità si erigono quattro
torri che dominano il paesaggio, mentre ai lati dell’ingresso si elevano due
imponenti torrioni, su cui si taglia l’aquila bifronte dei Giustinian, famiglia
patrizia veneziana che segnò la storia della Serenissima, cui diede anche Dogi e
Patriarchi. Girolamo Giustinian eresse la villa-castello nel XVI secolo, sulle
tracce di un precedente del sec. X distrutto da Cangrande della Scala, per
condurre quella che oggi chiameremo l'azienda agricola di famiglia. Nella
cappella privata del Castello sono custoditi i busti in terracotta di Girolamo
Giustinian e di sua moglie Agnesina, le cui copie in bronzo sono conservate all'Hermitage
di San Pietroburgo e alla National Gallery di Washington.
Villa Giustinian divenne quindi dimora dell’omonima famiglia, che la abitò per
quasi quattro secoli. Verso la fine del 1800 il ramo veneziano dei Giustinian si
estinse, e il Castello venne ceduto ai parenti. Questi se ne disinteressarono
per decenni, abbandonandolo all’inevitabile deterioramento del tempo. Fu il
barone Tito Ciani Bassetti nel 1930, ad acquisire il Castello per avviare il
restauro che permise di ritrovarne l’originaria bellezza, e avviarvi un’attività
vitivinicola per la quale il terreno sembrava essere nato. Oggi la Villa
Castello e l’Azienda Agricola sono condotti dal barone Vincenzo Ciani Bassetti
coadiuvato dal figlio Claudio.