De Burdel , Salón y Calle
Interpretata dall’ètoile Eleonora
Cassano, questo spettacolo include oltre il Ballet Argentino, dei tangueros
di fama internazionale invitati per l’evento, un orchestra e una cantante. E’
realizzata sulla sceneggiatura di Elio Marchi con musica originale e
arrangiamenti di Julian Vat, costumi di Reanata Scussheim, illuminazione di Omar
Possemato, coreografia e messa in scena di Ana María Stekelman.
Tango de Burdel, Salon y Calle
ripercorre, come il titolo lascia immaginare - in cinque scene indipendenti tra
esse – la storia del tango dalla sua nascita, circa 150 anni fa sul Rio de la
Plata, il suo declino e il suo ritorno trionfale a partire degli anni 70.
Lo spettacolo è firmato da Ana María Stekelman (coreografa
argentina formatasi alla scuola newyorkese di Martha Graham) impegnata nella
ricerca di correlazioni tra tango, danza accademica e danza contemporanea. Il
riassunto di questa fusione ha portato proprio nella direzione del rigore di un
racconto, nella volontà di mettere in scena uno spettacolo fortemente
“narrativo”, in cui sensualità e passione, che del tango sono la cifra
certamente connotate, vengono per così dire contenuti e assorbiti all’interno di
un “affresco” più vasto.
“Debutto tra
gli applausi per i bravissimi artisti del Ballet Argentino, che hanno mostrato
l’evoluzione di una danza che ha fatto storia....... Un racconto condotto con
eleganza e precisione che sa rievocare, di volta in volta, come in un
susseguirsi di fotografie dai contorni netti e precisi, l’evoluzione di una
danza che ha fatto storia,.....mostrandone dunque il carattere universale
di metafora dell’esistenza.” (Alessandra Galeto - L’Arena, 21 agosto 2009,
debutto Teatro Romano di Verona).
ELEONORA CASSANO
Prima Ballerina
BALLET ARGENTINO
TANGO
De Burdel, Salón y Calle
Orchestra China Cruel
Solista – Karina Levine
Coordinazione Tecnica
Abel Fumagali
Costumi
Assistente di
coreografia
Daniela Alteman
Nora Robles Pedro Calveyra
Soggetto Disegno Costumi
Illuminazione
Elio Marchi Renata Schussheim
Omar Possemato
Musica, Arrangiamenti e Direzione Musicale
Julian Vat
Coreografia e messa in scena
Ana María Stekelman
Coordinatore Generale Produzione Artistica
Sergio Albertoni Lino Patalano
La compagnia si riserva il diritto di cambiare o modificare
il programma e/o cambiare l’elenco senza preavviso.
Nascita
1860. Nel Hotel
degli Immigrati, un gruppo etereogeneo di immigrati sta ascoltando diversi
generi di musica folcloristica e scambiandosi i partner, insegnano l’un l’altro
come ballare le danze popolari dai loro paesi natali. Uomini e donne
appartenenti a diverse nazionalità intrecciano le danze più diverse. A un certo
punto, tra una mazurka, una tarantella e un pasodoble, la fisarmonica introduce
un nuovo tema musicale. L’atomsfera si fa strana, molto senssuale, e le coppie
che ballano si avvinghiano in strette sempre più forti. Un uomo del gruppo
s’ingelosisce e l’epilogo è violento. E’ la nascita di una nuova danza dalle
caratteristiche di passione e malinconia che prenderà il nome di tango.
Bordelli
1900/1910. In
Argentina, a causa di diffusi pregiudizi, in questo periodo, il tango è ballato
solo dagli uomini. Alle donne rispettabili non è permesso ballarlo perché il
tango è considerato una danza immorale e selvaggia. Le uniche donne che lo
ballano sono le prostitute dei bordelli dove la componente sensuale di questo
ballo è considerato preludio di buoni affari. Sempre in questo periodo nascono
le canzoni che accompagneranno il tango: molte di esse raccontano di fratelli
rammaricati, di madri sofferenti, di amori disillusi, di donne che finiscono a
lavorare nei bordelli vitime dei papponi o dell’eccessiva ambizione di fama e di
denaro. I bordelli sono anche i luoghi deputati all’iniziazione sessuale dei
giovani che i padri accompagnano da Madama.
Sale da Ballo
1920/1930.
Mentre nelle sale da ballo imperano il waltz, il charleston e il foxtrot, alcuni
giovani di Buenos Aires colgono le valenze bohemienne e di ribellione presenti
nel tango che inizia così a imporsi nelle feste delle più potenti famiglie
d’Argentina. Molti di questi giovani, eredi di grandi fortune, per studiare in
Europa si trasferiscono a Parigi. Qui sperperano i loro beni nei cabaret
parigini e finiscono i loro giorni in povertà e malati in camere d’affitto a
Montmartre senza poter tornare a Buenos Aires. Il tango passa così in Francia e
negli Stati Uniti. In Francia si adatta il ritmo del tango alla versione detta
“Apache” mentre negli States assume la forma divistico-hollywoodiana di Rodolfo
Valentino (1895-1926), stereotipo del “latin lover” e icona mondiale del tango
grazie al film I quattro cavalieri dell’Apocalisse di Max Ingram.
Declino
1940/1970 Dopo
la fine della seconda guerra mondiale nuovi ritmi stranieri, prima il twist, poi
il rock e il pop, prendono il posto del tango che i giovani argentini
considerano un ballo nostalgico e sorpassato. Muoiono così le orchestre di tango
mentre gli autori di musiche e testi che dipingono Buenos Aires come “la regina
della Plata” finiscono con l’essere snobbati ed emarginati. Per il tango inizia
un periodo buio: scompare dalle radio, dalle tv e dalle sale da ballo. I pochi
appassionati rimasti frequentano i rari “salones de milonga” che sopravvivono
fuori dal centro cittadino.
Il tango
scende in strada
1980/2009 .
Quando tutto sembrava perduto, il compositore Astor Piazzolla inaugura un nuovo
filone del tango che moderniza il ritmo, portando la composizione del tango ai
livelli qualitativi fino a quel momento mai raggiunti. Grazie alla sua musica
le nuove generazioni tornano ad identificarsi col tango e lo fanno tornare in
auge tra le classi sociali medio-alte. Agli inizi la musica di Piazzolla non
viene neppure considerata tango dai suoi detrattori, che considerano quella
musica tutto tranne tango. Il tango cantato come Balada para un loco, e
i temi strumentali come Invierno, Otoño, Primavera y Verano Porteño
saranno ascoltati e apprezzati non solo a Buenos Aires, ma in tutto il mondo
conferendo al tango una valenza universale. E se il tango “colto” di Piazzolla
affascina molte fasce di pubblico nel mondo, quello “elettronico”, in anni più
recenti ne affascina altre risvegliandone la voglia di ballarlo quasi si
trattasse di una danza ancestrale.
Il tango cambia
dunque suono e stile, ma conserva per la maggior parte degli amanti del genere
il suo carattere sensuale e la sua essenza. Ora, nel ventunesimo secolo, il
tango si balla nei teatri, nelle sale da ballo, alle feste, ai festival
internazionali e nelle strade e nelle piazze delle città.
Con la stessa
gioia e passione degli immigranti che arrivavano nel Nuovo Mondo un secolo e
mezzo fa, questi tangheri di strada intrecciano i loro corpi in spettacolari
soirées di tango.
Ufficio Stampa
Patrizia Biancamano – www.biancamanocomunicazioni.com
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Per altre informazioni visitare il sito web:
https://www.grupomaipo.com.ar/tango/ecard.html
ELEONORA CASSANO
Dal 1989 fino al 1996 balla con Julio Bocca presentandosi nei
festival e galà più importanti d’Europa e participa alla creazione del Ballet
Argentino, con quale farà delle turnée in Argentina, Europa e America, inclusi
gli Stati Uniti.
E’ anche accompagnata nei suoi spettacoli dal Ballet
Contemporáneo del Teatro General San Martín.
Dal 1998, alterna la sua carriera di ballerina classica, con
spettacoli realizati specialmente per lei da Ana María Stekelman e la sua
compagnia Tangokinesis, con delle turnée in Europa e America al tempo stesso
partecipa con Julio Bocca e il Ballet Argentino negli spettacoli nel Luna Park e
nel Teatro Colón.
Il 31 Dicembre del 1999 a mezzanotte, balla insieme a Julio
Bocca nello scenario all’aria aperta montato specialmente nella Bahia di
Ushuaia in El Día del Milenio, che la rete televisiva Canal 13 manda in
onda in simultanea con i principai canali televisivi di tutto il mondo.
Interpreta il ruolo di La Duarte, spettacolo di
danza-teatro, che debutta nel Teatro Maipo di Buenos Aires, che girerà in tutto
il paese. Importanti coreografi come Mauricio Wainrot e Alejandro Cervera
realizzano specialmente per lei opere come Sin Tiempo e Diálogo .
Il vasto repertorio di
Eleonora Cassano include –tra le altre- le seguenti opere: "Romeo e Julieta",
“Don Quijote”, "Giselle", "El Lago de los Cisnes", "Other Dances", "El Joven y
la Muerte", "Kuarahy", “Carmen” y “Adiós Hermano Cruel”, “La Bayadere”, “Manon”,
“Cascanueces”, “La Bella Durmiente”, “Raymonda”.
Eleonora Cassano è stata premiata con la Medaglia di Argento
–Primo Premio Categoria Donne- nel Festival di New York (1987), il Premio Gino
Tanni (1990) e il Leonard Massine (1991) in Italia e la Fundación Iberoamericana
di Danza l’ha eletta nel 1990 come la Miglior Ballerina Classica in Barcelona,
Spagna. Nel 2005, è dichiarata Personalidad Destacada de la Cultura por la
Legislatura de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires recivendo la Medaglia d’Oro
del Senado de la Nación.
BALLET ARGENTINO
Il Ballet Argentino nasce nel 1990 e ha Lidia Segni como suo
primo direttore. Nato per volontà di Julio Bocca che ha visto così realizzarsi
uno dei suoi sogni più ambiziosi, in dicianove anni di attività si è esibito nei
teatri più importanti del mondo. La compagnia è portabandiera, sia in patria che
all’estero, dell’eccellenza e del senso artistico dei danzatori argentini, e si
arrichisce e rinnova ogni anno grazie ad audizioni aperte a tutti i ballerini
del Paese.
Tra le coreografie create appositamente per il Ballet
Argentino ci sono Dos Mundos y Kuarahy di Julio López, Marte la
Venganza di Rodolfo Lastra con musica di Mahler, Sinfonía Entrelazada
di Mauro Bigonzetti, Tango di Oscar Araiz con musica di diversi
compositori nazionali, Tarde en la Siesta di Alberto Méndez, con musica
di Lecuona e Suite Generis con musica di Haydn e Haendel, Angel Eterno
di Ricky Pashkus, con musica di Lito Vitale e Casta Diva, di Bellini.
Desde Lejos di Mauricio Wainrot; Cuerpos Cautivos di Alejandro
Cervera e Bocca Rock Nacional una speciale creazione di Marcela Criquet,
Gustavo Lesgart, Inés Sanguinetti, Diana Szeinblum e Ricky Pashkus su
registrazioni originali di grandi artisti del rock.
Nel repertorio della compagnia anche alcuni classici
dell’Ottocento e del Novecento: La Bayadera, Suite dal terzo atto dei
Lago dei Cigni, Suite de Don Quijote di Balanchine e Carnevale
degli Animali e Adagietto di Oscar Araiz.
Ballet Argentino si è esibito tre volte al City Center
Theatre di New York dove è stato accolto entusiasticamente dalla critica e dal
pubblico numerosissimo.
Ha inoltre danzato all’Opéra di Parigi, e a San Pietroburgo:
al Marijnsky (antico Kirov) e – prima compagnia straniera che si è esibita –
all’Hermitage. Nel 1999 la compagnia è stata in tournée in Israele, Grecia,
Singapore e Thailanda.
Negli ultimi anni il Ballet Argentino ha incluso nel suo
repertorio coreografie di Martha Graham come Acts of Light y Diversion
of Angels; The River di Alvin Ailey; Nine Sinatra Songs di
Twyla Tharp e Night Chase di Chet Walker, uno dei responsabile del
musical di Broadway Fosse. E’ inoltre l’interprete di balletti creati
appositamente da Ana María Stekelman per la compagnia argentina: Concertango
con musica di Atilio Stampone, Consagración del Tango (Stravinsky e
Piazzolla), Mambo Suite (Pérez Prado), Boccatango (compositori
vari), Macbeth (Ligetti), Repercusiones (Waldo de los Ríos e
Domingo Cura), El Hombre de la Corbata Roja e Adiós Hermano Cruel
(Lito Vitale), Felicitas (Sergio Vainikoff).
Dal 1997 la compagnia è diretta da Julio Bocca.
COMUNICATO STAMPA
FUNDACION JULIO BOCCA
presenta
Eleonora Cassano
Ballet Argentino
Orchesta e Cantante
in
TANGO
De Burdel, Salòn y Calle
ROMA
Teatro Olimpico
piazza Gentile da Fabriano, 17
dal 2 al 7 novembre 2010
spettacoli tutti i giorni ore 21
domenica ore 18, ore 21
giovedì riposo
Teatro
Olimpico - Piazza Gentile da Fabriano, 17 - 00196 - Roma
Botteghino:
aperto tutti i giorni (domenica inclusa) 10:00/19:00 orario continuato
Info &
Biglietti: 06.32.65.991 -
biglietti@teatroolimpico.it www.teatroolimpico.it