|
SPETTACOLO: L'ESTASI
DELL'ANIMA - Roma
TEATRO ARGOT
23
febbraio - 7 marzo 2010
R A V I C F I L M
Presenta
L'ESTASI DELL'ANIMA
Soggetto e sceneggiatura di Sabrina Paravicini
con
Sabrina Paravicini e Marco
Rossetti
Regia di Rinaldo Felli
Musiche: Jonis Bascir
Dopo
il successo riscosso con “Le relazioni pericolose”,
andato in scena al Teatro Sala Uno di Roma nel 2009,
Sabrina Paravicini e Rinaldo Felli, tornano a
lavorare insieme, con un nuovo testo inedito scritto
dalla stessa Sabrina Paravicini: “L’estasi dell’anima”.
L’incontro fantastico tra due grandi
personaggi della letteratura mondiale - Madame Bovary
(Sabrina Paravicini) ed il giovane Werther,
interpretato da Marco Rossetti, diretti da
Rinaldo Felli - sarà in scena al Teatro Argot dal 23
febbraio al 7 marzo.
Assolutisti della felicità e dell’infelicità: Emma
Bovary ed il giovane Werther anime destinate a vivere in
una dimensione di perfetto squilibrio. Pendolando tra
voragini di disperazione e lampi di eccitato entusiasmo,
si ribellano ad una vita equilibrata ma in quanto tale
caratterizzata da una normalità mediocre e senza senso,
lottano strenuamente, violentemente per raggiungere
attraverso l’amore assoluto l’estasi dell’anima, lo
stato di meravigliosa armonia con se stessi e con
l’infinito che è dentro e fuori di noi.
NOTE DI REGIA
Devo
confessare che nel momento in cui Sabrina Paravicini,
autrice del temerario incontro, mi propose questo
viaggio nel Romanticismo, temetti di trovarmi di fronte
all’ennesimo presuntuoso tentativo di sfruttare
incoscientemente la fama di due personaggi tra i più
noti della letteratura.
Una
unica, avida lettura del testo mi fece ricredere
immediatamente.
Il
prezioso e raffinato linguaggio, la scrittura dagli
echi classici, ma allo stesso tempo viva e attuale, la
trama audace ed imprevedibile, fanno di questo testo per
me lettore una piacevole sorpresa, per me regista una
irrinunciabile provocazione artistica e, mi auguro, una
esperienza, come la definirebbero i nostri due eroi
romantici: “ Sturm und drang” ovvero sia tempestosa ed
impetuosa per lo spettatore.
Rinaldo Felli
A fare
da cornice, si aggiungono le musiche originali
realizzate da Bascir Jonis, attore, ma anche
raffinato musicista; raggiunge la popolarità sul piccolo
schermo con una serie di fiction di successo tra cui “Un
medico in famiglia”.
NOTE DELL’AUTRICE
Quando
mi chiedono perché ho scritto questo testo, per pudore e
banalmente rispondo che qualcuno doveva pur farlo.
La
verità è qualcosa di molto meno banale, la verità è che
credo nella parola, nella forza e nel valore della
parola.
E
questo è un testo fatto quasi esclusivamente di parole:
due icone dell’amore assoluto, il giovane Werther nella
sua rappresentazione del puro romanticismo e Madame
Bovary nella rappresentazione della sua decadenza erano
due perfetti interlocutori per colloquiare sull’amore,
su quell’amore che nasce a livello connaturato dentro di
noi e che ambisce all’estasi dell’anima.
Da
sempre ricerco questa estasi, questa via verso
l’assoluto e l’infinito che forse solo l’arte è riuscita
a consegnarci e a fissare nell’eternità.
Sabrina Paravicini
Sabrina Paravicini,
amatissima per aver vestito per anni i panni di Jessica
in UN MEDICO IN FAMIGLIA, ha scelto di non
rientrare nell’ultima serie andata in onda, per
assecondare la scelta di vita che la vede impegnata in
teatro e non solo.
Sabrina Paravicini è infatti attrice,
regista e autrice.
Nel 1992 gira con Maurizio Nichetti il suo primo
film, "Stefano Quantestorie", seguito nel 1995 da
"Facciamo Paradiso" di Mario Monicelli.
Ulteriore popolarità arriva con la fiction "Un medico in
Famiglia" e con le fiction Rai "Amanti segreti" e "Maria
Josè" con la regia di Carlo Lizzani. Nel 2000
gira il film di Carlo ed Enrico Vanzina "Quello
che le ragazze non dicono". Nel frattempo, oltre a
lavorare in televisione come autrice e conduttrice gira
anche diversi cortometraggi e, nel 2004, realizza il
primo film diretto, interpretato e prodotto da lei,
"Comunque mia", uscito in venti sale italiane e
distribuito dalla major americana Columbia
Tristar. Ha scritto inoltre diversi romanzi,
come "La camera blu", pubblicato da Rizzoli, "Il cerchio
del destino" edito da Feltrinelli e "Figli dell'albergo"
con Baldini e Castoldi. Attualmente è impegnata anche
come regista e produttrice del documentario corale
"Senza".
Marco Rossetti,
allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia,
annovera una buona esperienza teatrale: 2003 “Conaca
di un amore terrestre” regia T. Otto Zinzi, 2004 “La
vendetta dell’amore” regia T. Otto Zinzi, 2006
“Confusioni” regia A. Papalotti, 2006 “Un tram che si
chiama desiderio” regia R. Felli, 2007 “Assassinio
nella cattedrale”, regia G. Diotajuti, 2007
“L’Arialda” regia A. Papalotti, 2007 “Quel
seccatore” regia L. Neuroni, 2007 “Lettere d’amore”
regia M. Bordoni, 2008 “Il cilindro” regia R. Felli.
Al cinema, nel 2008 è stato tra i protagonisti di
“Scontro di civiltà per un ascensore a piazza
Vittorio” regia I. Toso. In televisione, raggiunge la
notorietà sia nella serie televisiva “Distretto di
polizia”, che in “R.I.S. 3”. Sarà
protagonista anche della prossima serie “R.I.S. Roma”.
Rinaldo Felli
(Regia) – regista e autore teatrale, ha un’esperienza
più che ventennale nell’allestimento di testi di prosa
classica e sperimentale principalmente nei teatri off
romani e in rassegne teatrali a livello nazionale
ottenendo diversi premi e riconoscimenti. Il repertorio
annovera testi del teatro drammatico fortemente
incentrati sulla ricerca di identità, come “Vestire gli
ignudi” di Pirandello, o sulla contrapposizione fra i
valori e le aspirazioni dell’individuo e la realtà
spesso brutale e impietosa che schiaccia il debole o lo
rende a sua volta disumanizzato e vendicativo come “Un
tram che si chiama Desiderio” o “La visita della Vecchia
Signora” di Friedrich Dürenmatt. Non mancano opere più
schiettamente comiche con una vena di satira sociale
come “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo
o “Truthful” di Claudio Forti, o felici incursioni alla
riscoperta della grande tradizione della Commedia
dell’Arte con “Mettiteve a fa’ l’ammore cu me” di
Eduardo Scarpetta. Sono naturalmente presenti testi
classici del teatro brillante inglese come “Fools” di
Neil Simon, “Black Comedy” di Peter Shaffer o
“Pigmalione” di G.B. Shaw. Ha inoltre organizzato e
gestito laboratori sulle tecniche di interpretazione e
costruzione del personaggio secondo il “Metodo
Stanislavskij” per avvicinare i più giovani al teatro
offrendo loro la possibilità di sviluppare le loro
potenzialità espressive ed artistiche. Sotto la sua
direzione artistica, sono inoltre in allestimento
“Mamma” di Annibale Ruccello e "Le relazioni
pericolose" di C.Hampton.
Teatro Argot -
Via
Natale del Grande 27 – 00153 Roma (Trastevere) tel/fax
06.5898111
Costo
biglietti,
€ 12,00
intero + 2
€ di
tessera,
€ 10,00
ridotto + 2 € di tessera.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato
ore 21,00 - domenica e festivi ore 18,45
|
|