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MOSTRA: QUADRATI
MAGICI - Roma
QUADRATI MAGICI
Dal 15 febbraio
al 5 marzo 2010 RossoCinabro presenterà a Roma la
mostra curata da Cristina Madini: ‘Quadrati magici’.
Simbolo
geometrico che esprime l’orientamento dell’uomo nello
spazio e nell’ambito vitale in base ad una suddivisione
del mondo in parti governate da custodi soprannaturali,
il numero quattro è, in un certo modo , il numero della
perfezione divina; più in generale, è il numero dello
sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del
mondo stabilizzato. Le età del mondo, la vita umana e i
mesi lunari sono ritmati sul numero quattro, mentre le
quattro fasi del movimento ciclico vengono espresse dal
cerchio; la divisione con la croce di due diametri
perpendicolari è la vera quadratura del cerchio.
Parliamo del simbolo cristiano del gammadion, (in
pratica, un quadrato che racchiude una croce) che è la
sintesi di due aspetti del numero quattro: la croce
raffigura Cristo circondato dai quattro Evangelisti, o
dai quattro animali che ne sono emblemi.
Il quadrato ha
assunto in diverse tradizioni popolari la funzione e il
significato del Quadrato Magico, un mezzo per captare e
mobilitare virtualmente un potere, racchiudendolo nella
rappresentazione simbolica del nome o della cifra di
colui che detiene naturalmente questo potere. I quadrati
magici hanno affascinato l'umanità durante i secoli e
fanno parte della civiltà da oltre 4.000 anni. Essi si
trovano in un certo numero di culture, compresa quella
dell'Egitto
e dell'India, incisi sulla pietra o sul metallo vengono
considerati dei talismani. L’opinione diffusa è che i
quadrati magici abbiano
qualità
astrologiche e divine. Uno degli esempi più
famosi è sicuramente il quadrato magico di tipo
simmetrico che compare nell’incisione di Albrecht Dürer,
Melancolia I. Si ritiene che esso sia il primo quadrato
magico a comparire nell’arte occidentale. È molto simile
al
quadrato di Yang Hui, che fu generato in Cina
circa 250 anni prima del tempo di Dürer. L’artista
tedesco non spiegò mai il simbolismo contenuto in questa
sua opera, ma la maggior parte degli studiosi concorda
sul fatto che essa rappresenti lo stato d'animo depresso
del pensatore, incapace di passare all'azione. Nel
Rinascimento il temperamento malinconico era ritenuto
una caratteristica del genio creativo. I quadrati magici
di quarto ordine furono collegati con Giove dagli
astrologi del Rinascimento credendo che combattessero la
malinconia di origine saturnina.
Il quadrato
come formato nelle opere è però presente solo a
partire dall’arte moderna.
Con queste
parole Malevic spiega la sua ricerca: ‘Il quadrato non è
una forma subconscia. E’ la ragione della forma
intuitiva. Il volto della nuova arte! Il primo passo
della creazione pura in arte’. Come modulo geometrico
perfetto, emblematico, al suo quadrato nero, parte della
critica fa risalire la nascita del concettualismo.
In questa
mostra, dipinti, fotografie, disegni, grafica tutti
rigorosamente quadrati accompagneranno il visitatore in
una girandola di opere in cui realtà e fantasia,
moderno e antico si strizzano l'occhio e regaleranno
momenti di viva emozione.
Opere di: Annick Solange Augier,
Annamaria Biagini, Elena Candoli, Susanna Casale,
Antonio Chierici, Jacqueline Domin, Lisbeth Dal Pozzo
d’Annone, Marco Folchi, Giohà, Silvia Giusti, Giuffrè
Giuseppe, Inihccor, Enrico Lazzini, Cristina Madini,
Laura Matteoli, Laura Merola, Nino Ninotti, Luigi
Perrella, Umberto Salmeri, Carlotta Schiavio
A cura di Cristina Madini
Inaugurazione:
15 febbraio 2010, ore 17.00
Via Raffaele Cadorna, 28
Tel. 06.60658125
Orari: da lunedì a venerdì dalle 12.00
alle 19.00
Ingresso: gratuito
Sito:
www.rossocinabro.com
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