MOSTRA
EUGENIA LIACI - Roma
EUGENIA LIACI
IL POTERE E LE SUE IMPLICAZIONI
23 – 27 novembre
2010
Il Potere, un tema
su cui l'autrice si confronta, scegliendo strumenti volutamente diversificati,
atti ad esprimere, nella loro diversità, il rapporto variabile che ogni essere
umano costruisce con esso.
Il Potere è sovrano
come quello del grande padre Zeus, che domina magnanimo su tutti gli dei
elargendo doni generosi, ma anche legiferando, onde poter creare quell'armonia
fra giustizia e libero arbitrio che ispiri aneliti di elevazione fra gli dei e
senso per i valori che volta per volta si vanno formando.
E l'arancio,
insieme al rosso e all'ocra in ampie superfici si espandono, trattenuti dal
bianco, immagine animica dello spirito * .
Il ricordo di
antiche leggi, di antichi rituali che accompagnavano i discepoli
dell'iniziazione, si inabissa nel blu profondo delle caverne sotterranee
consacrate alla rivelazione dei Misteri.
Un tempo in cui Potere era sinonimo di
conoscenza e conoscenza era fecondazione della vita di un'intera civiltà..
Ma il Potere
consuma chi lo esercita trasformandolo in posseduto se il suo detentore non si
accorge che nell'espletare quella facoltà tradisce se stesso e l'intenzione
originale.
Le campiture di
aranci , rossi e ocra trattenuti dal bianco, tracciano una specie di caricatura,
sorta di doppio che tenta la grottesca imitazione del dio padre.
Col passare del
tempo le antiche conoscenze vengono schematizzate in dogmi e vengono in seguito
denominate 'religione' e il popolo cresce protetto dalle varie Chiese che si
assumono la responsabilità di educare le genti.
Le campiture
arancio-rosso-bianco sono solo un ricordo. Domina una forma architettonico
-fisica scura, nel marrone violaceo, che schiaccia qualunque facoltà spirituale
individuale.
All'origine della
caduta un albero, detto Della Conoscenza del Bene e del Male.
Sembra voler
indicare una direzione con la sua postura sbilenca di un ocra smorto, mentre
naviga in quel lontano turchese di cui una volta si diceva ricordasse l'aura del
Paradiso...
E tutta insieme
quella grande distesa di turchesi ocra e bianchi, grandi e piccoli, vorrebbe
accennare a quell'aura di cui abbiamo dimenticato l'essenza... anche se fra essi
c'è già qualcuno che si è conquistato uno spazio ambiguo, fra luce e tenebra e
sarà prima o poi scacciato …
Per dire tutto
questo e molto altro c'è la scrittura oggi,che è sinonimo di comunicazione
autentica e poi di informazione, linguaggi , usanze, costumi e valori, anche se
spesso , asservita al potere di turno, tende ad essere sinonimo di Confusione.
Completa
l'esposizione di lavori propriamente cromatici una serie di tavole lignee
coperte di bianco o metallizzate, alte e strette, su cui l'autrice ha inventato
delle 'scritture' , opere che troneggiano misteriose e austere come cartelli
indicatori di strade nuove...
*cfr.
Rudolf Steiner: “L'Essenza dei Colori”
Eugenia Liaci,
nasce a Bari, si Laurea in Fisica, si interessa all’arte dal 1985. Per oltre
vent’anni approfondisce la ricerca del colore attraverso l’acquerello, spaziando
dalla ricerca monocroma fino all’indagine di atmosfere cromatiche che
caratterizzano particolari momenti del corso della natura. Accanto a quello del
colore inizia, nei primi anni ’90 uno studio volto al dialogo tra matematica e
musica, che conferisce al gesto pittorico una ‘temporalità’. Ne risulteranno
opere grafiche realizzate ad acquerello in bianco e nero. Il filo della ricerca
verrà ripreso su tele e tavole di piccolo formato, con una tecnica mista
(acquerello, olio e sabbie). A partire dal 2003 lavora con fondi sempre più
ruvidi realizzati con pezzetti di marmo raccolti sulle Alpi Apuane, sgretolati e
usati come fondi nei quali far scintillare monocromi puri di blu, gialli, rossi
e arancio. Vive e lavora a San Casciano val di Pesa (FI).
RossoCinabro
Via Raffaele
Cadorna, 28
00187 Roma
tel. 06 60658125
www.rossocinabro.com
rossocinabro@gmail.com
orario: 12:00 –
19:30
da lunedì a sabato
opening 23 novembre
ore 18:00
incontro con
l’artista 27 novembre ore 18:00
ingresso libero
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