28 FESTA
DELLA GHIRONDA - Pragelato (TO)
28° Festa
della Ghironda
Pragelato dal 6 all’ 8 agosto 2010
COMUNICATO STAMPA
La Festa della Ghironda giunge quest’anno alla sua
28° edizione con un ricco programma che vedrà alcuni tra i più interessanti
gruppi presenti sulla scena della musica folk occitana in Italia. Si tratta di
gruppi, o meglio di musicisti, giovani o giovanissimi che portano nella loro
musica la voglia di divertirsi, di scoprire nuove sonorità e abbinamenti e anche
un po’ di irriverenza e contaminazione verso le forme più tipiche e più
conosciute di riproposta della musica tradizionale. La festa è come sempre
organizzata dall’Associazione Lou Magnaut di Pragelato con il contributo
fondamentale della Regione Piemonte e della Provincia di Torino e il patrocinio
del Comune di Pragelato.
Gli appuntamenti di quest’anno:
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Venerdì 6 agosto dalle ore 21.30
a Casa Pragelato:
“Gran ballo d’apertura”
A casa Pragelato una serata inaugurale dedicata al
ballo occitano che sempre di più sta prendendo piede anche tra i giovani. Ad
animare la serata due gruppi: La Peiro Douso (www.myspace.com/lapeirodouso),
un giovane gruppo delle Valli con il giusto tiro per il ballo che ha saputo
armonizzare bene i suoni degli strumenti tradizionali con quelli più moderni
tipici della banda creando un suono originale e innovativo. Poi i Chemin de
Fer (www.myspace.com/cdf), valdostani ma non solo: il trio Chemin de Fer
nasce nell’autunno del 2009 da tre amici che vogliono condividere il piacere di
suonare musica tradizionale. La formazione si occupa di musica da ballo con
strumenti della musica popolare quali organetto diatonico, ghironda e violino.
Le melodie proposte sono brani tradizionali che venivano suonati in passato
nelle feste di paese: scottish, valzer, polche, mazurche, courente, countrodanso
italiane e poi ancora danze del centro Francia, della Bretagna, ecc.
“La musica tradizionale è un qualcosa di
vivo, che evolve insieme alle persone che la suonano e che la ballano,
arricchendosi di ogni nuova esperienza e conoscenza”:
è in quest’ottica che Chemin de Fer lavora facendo tesoro di ogni insegnamento
carpito qua e là girando festival e feste di musica folk in giro per l’Italia ed
il mondo grazie ai gruppi storici del folk valdostano e piemontese di cui fanno
parte; un bagaglio umano, non solo musicale, enorme che il trio cerca di
“passare” al pubblico, suonando una musica sicuramente tradizionale ma
all’orecchio attento non cristallizzata in sonorità e schemi ormai vetusti che
non rispecchiano il continuo divenire di questa tradizione: quella di Chemin de
Fer è una tradizione viva, per tutti, perché rispetta il passato ma è il
presente guardando al futuro… è difficile da spiegare… è semplicemente da
ascoltare lasciandosi trasportare dalle note di questo trio!
Chemin de Fer
sono:
Rémy Boniface,
violino
Fernando Raimondo,
ghironda
Mathieu Aymonod,
organetto diatonico
Prima del concerto, a partire dalle ore 19.30,
sarà servita la cena a base di carne alla griglia con contorno. Un servizio bar
sarà disponibile durante la serata.
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Sabato 7 agosto alle ore 21.30 a
Casa Pragelato:
Abnoba + Sabastien Tron (www.myspace.com/vaifacile):
"È arrivata,
finalmente. Ineluttabile e necessaria, la nuova generazione del folk italiano è
qui fra noi. Non all'improvviso ma, come si conviene, conseguenza di una
evoluzione naturale che ha terminato la sua fase preparatoria e oggi, era ora,
si tocca e si ascolta. Nelle mani, nelle orecchie, nello spirito di questi sei
ragazzi ci sono tutti gli ingredienti giusti per costruire qualcosa di solido e
duraturo: saper suonare con tecnica e cuore; saper ascoltare se stessi e gli
altri che, nel tempo, hanno fatto della tradizione una musica di qualità; saper
vivere la propria età con i pregi e i difetti che comporta, senza eccessive
forzature. Disarmanti per freschezza ma non immuni da quelle eleganti astuzie
che fanno spettacolo, trascinanti con tutta la loro ormonale irruenza ma capaci
di improvvise, struggenti malinconie, a differenza dei loro padri musicali
rifuggono precise indicazioni geografiche e anche in questo si legge la loro
contemporaneità, capace di progettare oltre confini, fisici o metaforici che
siano. Abnoba, oggi in Italia, è l'ensemble che meglio incarna il folk nella sua
nuova dimensione, quella che da genere si sta trasformando in idea. Da tempo
aspettavamo questo momento." (Roberto G. Sacchi - Folk Bullettin)
Abnoba sono:
Vincent
Boniface:
clarinetto, cornamusa, organetto diatonico, flauti
Simone
Bottasso: organetto
diatonico, flauto
Paolo Dall'Ara:
cornamusa, flauti, tarota
Marco "Mammo"
Inaudi: basso
Pietro Numico:
tastiere
Luca Rosso:
batteria
Guest star 28° Festa della Ghironda: Sébastien
Tron (ghironda)
Prima del concerto, a partire dalle ore 19.30,
sarà servita la cena a base di carne alla griglia con contorno. Un servizio bar
sarà disponibile durante la serata.
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Domenica 8 agosto dalle ore 15.00
a Casa Pragelato
Nel pomeriggio della domenica sarà allestito
presso Casa Pragelato un”palco aperto” per tutti quanti avranno voglia di
suonare per far ballare: una grande kermesse finale con i musicisti della festa
e dell’Associazione Lou Magnaut, con i suonatori tradizionali delle valli e i
danzatori, con tutti quanti credono ancora nelle cose semplici, nei sogni e
nella voglia di stare insieme. A corollario della musica gli immancabili gofri,
piatto tipico della tradizione pragelatese.
Ma che cos’è la ghironda?
La ghironda è uno strumento musicale a corde di
origini antichissime tuttora usato in molti paesi europei per l'esecuzione di
musiche delle tradizioni popolari.
Le corde sono poste in vibrazione dallo
sfregamento del bordo di una ruota azionata per mezzo di una manovella, il bordo
della ruota deve essere cosparso di pece, le corde invece sono fasciate con una
minima quantità di cotone che migliora il suono ed evita allo stesso tempo di
consumare eccessivamente le parti in sfregamento.
Le corde vengono azionate da una tastiera i cui tasti scorrono in un'apposita
struttura applicata al piano armonico e sono disposti su due file con i colori
generalmente invertiti rispetto alla tastiera del pianoforte.
L'aspetto più difficoltoso dello strumento è dato dall'azionamento della "trompette",
ovvero di una corda non tastata che provoca il tipico ronzio ritmico a seconda
del tempo e dalla velocità del brano eseguito e che costringe il suonatore a
sincronizzare le due mani con movimenti poco naturali e non riscontrabili
nell'uso di nessun altro strumento musicale.
La ghironda si tiene normalmente poggiata sulle gambe del suonatore, ma si può
suonare anche in piedi.
A seconda della postura adottata una o più cinghie fissano lo strumento al
corpo.
Per quanto riguarda l'origine dello strumento, la sua storia iniziò
accompagnando il canto gregoriano per divenire poi un tipico attrezzo di lavoro
per menestrelli e mendicanti girovaghi fino a raggiungere il massimo della sua
evoluzione quando venne utilizzata nelle corti francesi del XVIII secolo.
Chiaramente l'ingresso a corte di strumenti popolari richiese un adattamento
estetico e funzionale consono alla nuova collocazione.
Attorno alla metà degli anni ’70 del 1900 la
ghironda è stata riscoperta, in Italia, come strumento simbolo del folk revival
ed utilizzata nella riproposta della musica tradizionale, soprattutto occitana.
Più recentemente essa è stata utilizzata anche in generi musicali diversi, dal
jazz al rock, dalla musica etnica alla nuova musica elettronica sperimentale.
La costruzione della ghironda è una operazione di elevata complessità che
richiede molto tempo e l'impiego di numerose macchine utensili; difficilmente si
impiegano meno di 100 ore di lavoro a causa delle operazioni di incollaggio,
essicazione e verniciatura delle moltissime parti in legno comprese. Per questo
motivo lo strumento è piuttosto costoso, la media si aggira sui 3/4000 Euro per
un buon esemplare.
Galleria di immagini: vedi file allegati
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Chemin de Fer
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Abnoba
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