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USCITA LIBRO: MARE FORZA 7 -
Pozzallo (RG)
Esce Mare Forza 7, il nuovo libro-inchiesta
di Michele Giardina. Sabato 10 luglio la presentazione a Villa Tedeschi
Dopo il successo di La risacca (giunto alla
seconda edizione), il giornalista de «La Sicilia» torna nelle librerie con
Mare Forza 7, un nuovo libro-inchiesta che affronta il tema cruciale della
giustizia in Italia.
Mare Forza
7, edito da Prova d’Autore di Catania, sarà presentato sabato 10
luglio alle ore 20,30 a Villa Tedeschi (sagrato della chiesa di S. Rosalia). La
serata è organizzata dall’Associazione culturale Teti di Pozzallo.
Alla presentazione, dopo i saluti delle autorità -
il sindaco Giuseppe Sulsenti, i presidente della Provincia Franco Antoci,
l’assessore comunale alla Cultura Attilio Sigona, il presidente nazionale del
Movimento Azzurro Corrado Monaca- interverranno lo scrittore Gino Carbonaro, il
critico letterario Lucia Trombadore e Tani La Pira, studioso ed esperto di
Politiche comunitarie. Sarà presente l’autore. Le letture dell’attore e regista
del Teatro Stabile di Catania, Miko Magistro, e l’esibizione del cantautore
Adriano Di Stefano allieteranno la serata. Coordinerà il giornalista Giorgio
Fratantonio.
Michele Giardina (Pozzallo,
1940) è giornalista dal 1979. Già collaboratore dell’agenzia Fotoreporter di
Torino, corrispondente di Teleiblea di Ragusa, ha iniziato a scrivere per il
quotidiano «La Sicilia» di Catania negli anni Settanta come corrispondente
sportivo, passando poi alla cronaca politica. Direttore responsabile di Radio
Pozzallo International (anni Ottanta) e del mensile «I pozzallesi» (dal 2002),
vincitore del concorso giornalistico sulla “Sicurezza stradale” (cat.
quotidiani) bandito dal Ministero dei Lavori pubblici (1985), ha pubblicato
Cronache e riflessioni di un giornalista di provincia (2003) e La risacca
(2009).
Nel nuovo libro la
metafora del Mare forza 7 è la giustizia nella tempesta. Si tratta di un
censimento impietoso che Giardina fa degli errori giudiziari e delle conseguenze
provocate da preconcetti, sadismi, superficialità, declinazioni babiloniche
della giustizia in Italia. L’autore propone un esempio dietro l’altro, partendo
da Pozzallo e dalla provincia di Ragusa ma estendendo subito la casistica alla
Sicilia e alle altre regioni italiane. Da Natalino Amodeo a Calogero Mannino, da
Enzo Tortora a Paolo Gallo, “il morto vivo di Avola”, dal pescatore incensurato
Domenico Morrone, fino al terremoto di Tangentopoli, l’autore sgrana un rosario
di “sviste” a senso unico nelle quali le cantonate giudiziarie hanno compromesso
e spesso distrutto la carriera e la serenità di onesti cittadini. Perché se è
vero che, con le sentenze di assoluzione (per estraneità ai fatti) giunte dopo
anni tutto sembra essersi appianato, è anche vero che nessun risarcimento potrà
ormai cancellare i segni indelebili di quell’esperienza.
Info e contatti:
Prova d'autore
Via G.Leopardi, 53 -
95127 Catania
Tel/Fax:095375380
Cell.:3400649825
E-mail:
provadautore@iol.it
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