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MOSTRA MAITANI -
Orvieto (TR)
mcccx
2010
Omaggio a Lorenzo Maitani
"universalis caputmagister" della Fabbrica del Duomo di
Orvieto
Orvieto, MODO - Palazzi Papali
(10 aprile 2010 - 13 novembre 2010)
Esattamente 700 anni fa, Lorenzo Maitani, architetto
senese già di gran fama, giungeva ad Orvieto con
l'incarico di dare forma definitiva ad una Cattedrale
che, con la sua bellezza ed imponenza, testimoniasse la
forza politica ed economica raggiunta dal Comune e la
grandezza di un evento miracoloso: quello avvenuto nel
1263 a Bolsena e da allora celebrato universalmente con
la festa del Corpus Domini.
Il Sacro Lino testimonianza Miracolo Eucaristico doveva
essere custodito in un luogo consono a ciò che di
immenso quel "Corporale" rappresentava.
Fu l'avvio di una realizzazione stupefacente, il
prendere forma di un luogo di fede destinato a diventare
presto tra i monumenti più celebri dell'intero Medio Evo
in Europa: il Duomo di Orvieto.
Per celebrare il settimo centenario della rinascita del
celebre edificio, l'Opera del Duomo ha voluto rendere
omaggio al genio di Maitani, dedicandogli una
mostra-dossier che resterà allestita ai Palazzi Papali
di Orvieto dal 10 aprile al 13 novembre.
Settecento anni dalla "seconda data di nascita"
dell'edificio: l'inizio ufficiale della lunga storia del
Duomo di Orvieto si colloca nel 1290, quando il papa
Niccolò IV impartì la sua benedizione alla prima pietra.
In poco più di dieci anni maestranze cosmopolite,
dirette da un capomastro che non ha ancora un nome,
innalzarono la costruzione fino all'imposta del tetto,
realizzando parte della facciata con le sue decorazioni
marmoree, i fianchi che formavano corpo unico con il
transetto, resi armoniosi da sei cappelline
estradossate, e un'abside semicircolare.
Poi la brusca interruzione avvenuta ai primi anni del
Trecento, forse per problemi strutturali. Quindi la
rinascita del cantiere con l'arrivo in città, nel 1310,
giusto 700 ani fa, appunto, di Lorenzo Maitani.
L'architetto senese impose un cambiamento profondo
nell'impostazione progettuale, considerato oggi esito di
una «crisi generazionale» e di un mutamento del gusto.
La novità portò alla costruzione della tribuna
quadrangolare al posto dell'abside e delle due grandi
cappelle sui bracci laterali del transetto .
Alla sua morte, nel 1330, l'impostazione definitiva era
stata data e l'edificio ha continuato a crescere sotto
la direzione di altri capomastri succedutisi nel tempo:
Andrea Pisano, Andrea di Cione detto l'Orcagna, Antonio
Federighi, Michele Sanmicheli, Simone e Francesco Mosca,
Raffaello da Montelupo e gli orvietani Ippolito e
Francesco Scalza. Interventi tutti di rilievo, ma non vi
è dubbio che il Duomo, così come lo ammiriamo oggi, sia
figlio di Lorenzo Maitani più che di ogni altro.
La mostra a lui dedicata si concentra su alcuni pezzi di
straordinario pregio.
Vengono presentati, in originale, i disegni della
facciata della Cattedrale orvietana. Va sottolineato che
si tratta, con ogni probabilità dei più antichi progetti
di tutta la storia dell'architettura. Sono realizzati in
inchiostro su pergamena, approntati
ad uso del cantiere per guidarne la rotta nella
lunga, complessa e formidabile sfida dell'elevazione
della meravigliosa facciata.
Accanto a questi rarissimi ed emozionanti documenti la
mostra propone alcune grandi sculture tradizionalmente
messe in relazione con l'attività orvietana di Lorenzo
Maitani, mai prima d'ora rese fruibili a confronto in
una sede museale: sono due monumentali Crocifissi, uno
conservato nella Sacrestia del Duomo, l'altro nella
chiesa di San Francesco. Il confronto si approfondisce
per la presenza, all'interno dei Palazzi Papali sede
della mostra, del gruppo scultoreo trecentesco della
Madonna in trono con Bambino e Angeli, già collocato
sulla lunetta del portale maggiore della Cattedrale e
qui trasferito dopo un restauro di grande complessità,
recentemente concluso.
Accompagna l'esposizione un apparato documentario di
grande interesse per le testimonianze relative
all'arrivo di Maitani a Orvieto e all'avvio della sua
lunga e proficua carriera di capomastro della Fabbrica
(1310-1330 ca).
Intorno a questo preziosissimo nucleo, il percorso
all'interno del MODO - il Sistema Museale dell'Opera del
Duomo - consente poi di seguire l'intera storia
artistica della Fabbrica del Duomo, dal Medio Evo sino
all'ultimo grande intervento: le porte bronzee di Emilio
Greco. I Palazzi Papali ospitano, in sequenza, opere di
straordinaria bellezza, a partire dalla Maestà. Tra le
sculture e i dipinti esposti risaltano senza dubbio gli
Accoliti turiferari di Arnolfo di Cambio e la splendida
Madonna di Andrea Pisano; i polittici di Simone Martini
e le sinopie per gli affreschi della Cappella del
Corporale. Insieme alle oreficerie e suppellettili
queste opere raccontano la grande stagione medievale.
Degli interventi realizzati per arricchire il tempio nei
secoli successivi sono testimonianza i frammenti del
coro ligneo e lo splendido leggio intarsiato, la
Maddalena di Luca Signorelli, pittore che all'interno
del Duomo ha lasciato, insieme al Beato Angelico, nella
Cappella Nova uno dei suo massimi capolavori.
In questo ripercorrere, per testimonianze, i sette
secoli del Duomo, si procede con altri capolavori come
le grandi pale d'altare del Pomarancio, di Girolamo
Muziano e di Cesare Nebbia.
Per continuare poi a godere degli infiniti segreti (e
dei tesori) della "Magnifica Fabrica" della Cattedrale
di Santa Maria Assunta, che è la testimonianza più
complessa e completa del ruolo svolto a Orvieto da
Lorenzo Maitani. E' questo l'intento della mostra: far
conoscere e riscoprire la straordinaria personalità
artistica del primo grande universalis caputmagister
della storia del Duomo.
OMAGGIO A LORENZO MAITANI. "universalis caputmagister"
della Fabbrica del Duomo di Orvieto. Orvieto, MODO -
Palazzi Papali, dal 10 aprile al 13 novembre 2010.
Orario: 9.30 - 19.00. Ingresso al MODO - Museo
dell'Opera del Duomo e Duomo: euro 5.00. Mostra promossa
dall'Opera del Duomo di Orvieto e dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Orvieto, in collaborazione con il Comune
di Orvieto, con le Soprintendenze BSAE, BAP e
Archivistica dell'Umbria. A cura di Laura Andreani e
Alessandra Cannistrà
Informazioni: MODO Palazzo Soliano tel 0763.343592
www.opsm.it/
www.museomodo.it
biglietteria@operadelduomo.it
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