Charles Baudelaire
Il laboratorio
antiteatrale propone un avvicinamento ai modi della rappresentazione per strade
non convenzionali. L’idea di fondo che muove questo tipo di lavoro è che in
teatro dovrebbe accadere in maniera compiuta, sincera e nitida, ciò che nella
realtà distratta del quotidiano accade in modo approssimativo, opaco e confuso.
Se dunque il teatro è –
talvolta – un processo di falsificazione, l’antiteatro è un processo di
sostanziale sincerificazione, che inoltra ad una graduale ri-conquista di ciò
che per ciascuna persona è profondamente essenziale: la possibilità di “leggere”
e “lasciarsi leggere”, di “commisurarsi”, di essere nell’appropriatezza delle
situazioni in cui si è chiamati ad agire quotidianamente.
Per questo motivo il
Laboratorio antiteatrale si rivolge non solo a chi vuole “fare” l’attore ma
anche a chi intuisce, nell’attività teatrale, una possibile palestra per
allenare le proprie capacità percettive, per guadagnare la “tonicità” delle
proprie attitudini espressive o anche per cimentarsi nel modellamento di sé in
relazione all’altro.
L’attività “antiteatrale”
proposta dal laboratorio orienta verso la ricerca di un “centro di levità
transeunte” da cui partire per to play (giocare? Suonare? Recitare?
Cantare?) le “carte” di cui ogni persona dispone. Il tutto, nella cornice di una
visione “ecosistemica” delle relazioni umane.
Data la sua peculiarità,
il Laboratorio antiteatrale propone non “materie d’insegnamento”, ma
“antimaterie” di apprendimento/insegnamento, partendo dall’idea che ogni
processo conoscitivo organico non può separare l’apprendimento
dall’insegnamento, esattamente come nel respiro, inspirazione ed espirazione
costituiscono due momenti diversi ma complementari di uno stesso processo.
Le antimaterie proposte
dal laboratorio come terreno di ricerca si moltiplicano in fieri, anche
in relazione a ciò che emerge, di volta in volta, all’interno delle sessioni di
lavoro. Per un primo orientamento, si indicano di seguito le “antimaterie”
pratico/teoriche già attivate durante i precedenti anni laboratoriali:
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