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MOSTRA
ROBERTO STELLUTI - Monforte d'Alba (CN)
Cambi di stagione 2010
Monforte d'Alba, Fondazione Bottari Lattes
Roberto Stelluti
Visioni di natura e città
Monforte d'Alba, Fondazione Bottari Lattes
25 settembre - 14 novembre 2010
La mostra che la Fondazione Bottari Lattes propone in occasione della edizione
autunnale di Cambi di Stagione è dedicata alla produzione grafica di Roberto
Stelluti. L'esposizione, curata da Enrico Crispolti, sarà allestita a Manforte
d'Alba, nella sede della Fondazione Bottari Lattes, dal 25 settembre al 14
novembre 2010.
Per questa mostra, ospitata nel magico mondo delle Langhe piemontesi, Stelluti
ha scelto di privilegiare uno dei filoni principi della sua produzione grafica,
quello della natura, mettendo però fronde, fiori, verzure vis a vis con
immagini apparentemente contrapposte, quelle di paesaggi urbani e di ambienti
industriali.
Ciò che nell'una e nell'altra delle tematiche risulta evidente è una
straordinaria poesia unita ad una non meno straordinaria capacità tecnica. Un
connubio che fa pensare ai grandi maestri del passato, da Dürer ai fiamminghi ma
anche a Piranesi e a Friedrich.
Tra le tecniche incisorie, Stelluti preferisce l'acquaforte, forse la più
complessa, e spiega in questo modo la sua scelta: "è quella che amo di più.
Questa tecnica del bianco e nero mi permette di operare con calma e precisione.
Come il bulino, l'acquaforte possiede peculiarità di analisi, di precisione
estrema; come nessun'altra tecnica favorisce la possibilità di delineare ogni
particolare. Io tendo all'esaltazione del particolare, esasperando la tessitura
chiaroscurale».
"Come poche altre discipline, l'acquaforte richiede l'assoluto dominio di se
stessi e dei mezzi. Mentre si disegna, occorre avere chiaro il risultato
prefisso: sbagliare non è ammesso, pena la perdita di settimane di lavoro. Una
grande pazienza è necessaria, insieme con la fantasia e la tecnica, per ottenere
un indispensabile equilibrio».
Il suo approccio alle arti grafiche è stato definito "religioso". Religioso per
la dedizione assoluta che l'artista riserva alla sua arte, religioso anche per
lo stupore emozionato che sa trasmettere nelle opere che, ebbe a scrivere
Federico Zeri che del maestro marchigiano fu grande esitimatore, "costituiscono
un'esperienza di rara profondità,di sottile, poetica suggestione".
Enrico Crispolti, ricorda come Stelluti lavori "lentamente, impiegando circa tre
mesi su una lastra (e comunque uno su un singolo disegno). E sul proprio lavoro
ha un controllo personale totale, giacché stampa da sé, nel suo grande e
misterioso studio di Fabriano, circa il 90% delle proprie incisioni, in tirature
oscillanti fra 70 e 120 esemplari. Ma naturalmente, in un procedere così
analitico e capzioso, e dilatato nel tempo, frequenti sono sia le presenze di
"stati" diversi d'una medesima incisione, che processualmente portano
all'immagine finale di questa, altrettanto che frequenti sono le possibili
varianti sia di carta, sia di inchiostro, stampate su Bibbia Oxford".
A proposito della genesi dei suoi "Ritratti di natura", Stelluti scrive: "Ci
sono giornate, tra maggio e giugno, incredibili: la natura raggiunge il suo più
alto splendore, palpita di nuova vita, la vegetazione si fa rigogliosa, si
espande, fiorisce.
E' questa la mia stagione.
Le giornate che passano sono scandite dal profumo delle ginestre fiorite, del
caprifoglio, dei grappoli di spinagaggia e di sambuco simili a galassie; nelle
prime giornate di giugno ecco aprirsi, profumatissimi, i fiorellini del tiglio.
Al mattino, tra i ciuffi d'erba spontanea, si apre quella pianta meravigliosa
che è il soffione o "barba di becco". L'ho disegnata più volte, attratto dalla
sua bellezza, dalla forma perfetta data dagli acheni lanosi. Sembra nata per
essere disegnata da un incisore. All'interno della sua perfetta infiorescenza è
qualcosa di magico, un sorta di labirinto che non mi stancherò mai di ammirare.
E' commovente, è un miracolo che si ripete ogni anno. Le mie incisioni nascono
così, non è necessario che vada lontano, tutto avviene intorno a me, mi basta
osservare le cose e cercare dentro me stesso. Spesso immagino subito in maniera
grafica ciò che ho davanti: è il momento più puro, di serena contemplazione e di
raffronto tra quello che guardo e quello che ho veduto con tutto quanto possiedo
di conoscenza ed esperienza".
Roberto Stelluti è nato nel 1951 a Fabriano, dove vive e lavora. Si è dedicato
all'incisione fin da ragazzo. Ha frequentato i Corsi Internazionali di Tecniche
dell'Incisione presso l'Istituto di Belle Arti di Urbino. Dal 1970 ha
partecipato alle più importanti rassegne nazionali della grafica, tra cui il
Premio Internazionale Biella per l'Incisione e la Biennale per l'Incisione di
Acqui Terme. Dal 1978 numerose sono state le esposizioni personali organizzate
in ambito nazionale.
"ROBERTO STELLUTI. Visioni di natura e di città", Monforte d'Alba,
Fondazione Bottari Lattes (via Marconi 16), dal 25 settembre al 14 novembre.
Mostra promossa dalla Fondazione Bottari Lattes, a cura di Enrico Crispolti.
Orari della mostra: dal lunedi al venerdi - dalle 14.30 alle 17.00, sabato e
domenica dalle 14.30 alle 18.00.
Info: Fondazione Bottari Lattes
www.fondazionebottarilattes.it
Tel 0173.789282; 333.8685149
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