MOSTRA: MAGNITUDINE
APPARENTE - Milano
Magnitudine Apparente
AGOSTINO BONALUMI | PAOLO RADI
15 ottobre-30 novembre 2010
a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra
Bria
E’
dedicata ad Agostino Bonalumi e Paolo Radi la mostra che
verrà inaugurata il prossimo 15 ottobre presso la
galleria FABBRI Contemporary Art di Milano.
Milano, 25 settembre 2010.
La percezione della magnitudine è strettamente connessa
alla forza della visione, alla ricerca di una giusta
distanza e alla definizione di una forma illusoria.
Nello spazio di
Magnitudine apparente,
i lavori di Agostino Bonalumi (1935,
Vimercate, MI) e Paolo Radi (1966, Roma) riflettono come
luci intense, come tracce continue derivanti da corpi
celesti paralleli. Tra volumi puri, orme alterne, misure
di luminosità e dialoghi di superficie, le opere
diventano attrazioni neutrali assolute.
In astronomia sono stati definiti due
diversi tipi di magnitudine: una apparente e una
assoluta. La magnitudine apparente di una stella esprime
la grandezza, la scala valoriale che definisce quanto
appaia luminosa la luce celeste osservata dal pianeta
terra. Un solo fattore caratterizza la magnitudine
apparente, rendendola diversa da quella assoluta, e cioè
che essa considera la misura di come le stelle appaiano
luminose unicamente in relazione alla loro distanza
dalla superficie terres re. Questo elemento
contraddistingue la magnitudine apparente per essere non
una mera unità di misura astrale, ma un riferimento
scientifico interamente stabilito su un giudizio di
matrice umana, fisiologica.
Epicuro fu il primo a teorizzare il
fenomeno della magnitudine apparente introducendola fra
le spiegazioni metafisiche (Μετά τα φυσικά, al di là
delle cose fisiche, della materia) utili a comprendere
quella parte dell’invisibilità nella quale l’uomo si
relaziona agli oggetti alimentando la propria percezione
sensoriale e l'impressione dell’esistenza di una realtà
al di fuori del corpo. La scienza di Epicuro ha rimesso
nelle mani dell’uomo il concetto di
interiorità
indicando questa dimensione come
risultato della relazione biunivoca tra i sensi, i segni
e gli oggetti del mondo, posti in prossimità della
pelle.
Epicuro fa risalire l’intuizione della
magnitudine apparente ai suoi studi sulla superficie
delle cose, momento in cui determinò l’esistenza di
flussi che, anche se non manifesti, contraddistinguono
la
consistenza lontana
degli oggetti. Corpi richiamati a noi
anche attraverso l’attivazione di organi di senso
mentali, interiori. Evocando questi antichi ordini di
saperi, la doppia personale Bonalumi | Radi, sotto il
titolo di
Magnitudine apparente,
alimenta l’illusione nel sistema visivo
dello spettatore, tra superfici verticali, profondità
cangianti e riflessi fatti emergere direttamente
nell’occhio di chi guarda. Movenze, profili, ombre,
rilievi fantasma e dune geometriche trasformano il
visitatore nel testimone immediato di una ricerca, di
uno studio sull’intensità. Di un percorso artistico
retrogrado, un sentiero che riporta in superficie legami
come prove, certezze sulla dipendenza dell’esterno
infinito dalla nostra breve esistenza celeste.
Attraverso la costituzione di edifici e
impianti prospettici, Bonalumi e Radi divaricano la
complessità della visione, distruggendone il calco
dovuto, richiesto dalla riproducibilità. Gli effetti
materici creati da spessori, innalzamenti e
stratificazioni prolungano le sembianze delle opere,
facendole diventare porzioni spirituali, dubbi sulla
forza della trasparenza e sull’incertezza dell’opacità.
Restano dunque velate all’occhio chiusure e movimenti,
spasmi che costituiscono la fedeltà di riflessi nascosti
da tele e rivestimenti. Assi di simmetria oltre i quali
l’opera si ribalta, diventando superficie che non
esaurisce il limite della materia, ma che si trasforma
in fonte dimostrativa di partecipazione interiore.
SCHEDA TECNICA
Mostra:
Magnitudine Apparente
–
Agostino Bonalumi|Paolo Radi
A cura
di:
Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria
Sede:
FABBRI.c.a. - Via Stoppani 15/C - Milano
Periodo espositivo:
15 ottobre – 30 novembre 2010
Inaugurazione:
venerdì 15 ottobre 2010, ore 18.30
Orari:
tutti i giorni 10.30-14 / 15.30-19.00 ; lunedì chiuso e
sabato su appuntamento
Catalogo:
a cura
di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria
Organizzazione e ufficio stampa:
Fabbri
Contemporary Art, Milano
info@fabbricontemporaryart.it,
T. +
39 02 91477463 - + 39 348 7474286
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