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MOSTRA: GIANCARLO
OSSOLA - Milano
Giancarlo Ossola,
interni del secolo breve
(opere 1950-2006)
a cura
di Piero Del Giudice
13 ottobre – 13 novembre
2010
Inaugurazione mercoledì 13 Ottobre ore 18.30
Galleria Ostrakon, via Pastrengo 15, Milano (MI)
Del lavoro di Ossola hanno
scritto talmente in tanti, critici d’arte, scrittori,
poeti, sono state fatte talmente tante mostre in Italia
e all’estero, che supporre, con questa mostra, di
offrire nuove angolazioni di lettura si pecca di misura.
Ci sentiamo però di dire che il taglio antologico e
critico della presentazione – dalle opere giovanili
degli anni ’50 agli interni-esterni dei primi
anni ’60, dai fumetti alle memorie epiche
degli anni ’70, dagli interni e fabbriche
degli straordinari anni ’80 ai più recenti atelier,
dagli studi a china alle tempere su carta – è ambizioso
e inconsueto per uno spazio espositivo privato. Nelle 40
opere esposte fra grandi oli, chine e tempere
distribuite nei due spazi della galleria, è tuttavia
possibile apprezzare l’evoluzione espressiva
dell’artista nel tempo. Che dei molti esegeti di Ossola
nessuno si è spinto a istituire paralleli fra la
scomparsa – per mutazioni ed eclissi sociali - degli
abitanti dei suoi interni e l’estinzione per
incenerimento degli internati di Treblinka, come fa
Piero Del Giudice nel saggio critico in catalogo:
«Gli
interni di Ossola sono allora i luoghi deputati
del secolo, le evidenze, le architetture archetipiche
del secolo breve, le scansioni emblematiche della storia
del XX° secolo, gli interni del secolo breve. I
luoghi-teatro di vicende collettive accadute, vi hanno
agito corpi e conflitti, speranze e il loro esilio. Sono
le cisterne della Storia. […] Non segnano forse
il secolo, come stigma, non ne sigillano gli spazi,
l’universo concentrazionario della fabbrica fordista e
quello seriale del lager – lager, iperbole della
fabbrica (arbeit macht frei)?» ne dirà Gianni
Testori in una memorabile pagina del Corriere della
sera (2. 11. 1983) «[…] il “luogo deputato” alla sua
pittura. Tale luogo è, nulla più, ma anche nulla meno,
che il “lazzaretto” di ieri e di oggi. C’è aria,
murmure, colore, spazio e dolore di penitenza, in questi
desolati “interni-esterni […] negli “interni-esterni” di
Ossola che kafkianamente s’infilano l’uno nell’altro, in
una sinistra grigia, sulfurea prospettiva senza esiti e
fine, l’uomo è scomparso» ne dirà lo stesso Ossola
(1981) «Gli spazi marginali sono un superstite luogo
“pittorico” […] questi luoghi marginali sono serbatoi di
una realtà declassata e di una umanità latente in
gestazione per un futuro risveglio. Strati di immagini e
di oggetti, sedimentati nell’angolo del cortile, calati
in una luce da cavedio, che delimita e protegge questo
breve limbo […]». I luoghi successivi messi a fuoco dal
pittore sono interni espliciti di fabbrica […] grandi
tele in cui il tempo è sospeso, le tracce di ciò di cui
questi spazi sono stati teatro sono meno evidenti, meno
espressive. Né thriller, né suspense, ciò che doveva
accadere è accaduto, l’azione si è consumata non rimane
che pulviscolo e resti, stracci e carte sollevate da
refoli».
La mostra è suddivisa
nelle sedi di via Pastrengo (Galleria Ostrakon) e di via
Moscova (Studio Ostrakon).
Biografia:
Giancarlo Ossola è nato a Milano nel
1935. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera
e la Scuola Comunale di Pittura del Castello. Il
contatto con alcuni pittori del “realismo esistenziale”,
nonché una prima conoscenza dell’espressionismo tedesco
e dell’informale storico, segnano nel suo lavoro una
svolta verso opere di segno forte e concitato. Tiene la
sua prima mostra personale nel 1961 al Salone Annunciata
di Milano, presentata da Mario De Micheli e, nel 1963,
vince il Primo Premio S. Fedele. Si susseguono i cicli
pittorici: dal 1963 gli “interni-esterni”; dal 1967 i “
fumetti”; dal 1970 narrazioni segniche e frammentarie e
le “memorie epiche”; più avanti ancora le “ Città” dagli
orizzonti tesi e la scoperta degli “Interni”, prima
visti come serbatoi dell’arcano e della memoria
individuale, in seguito, dopo gli anni ’80, come
indagine del territorio urbano e delle sue metamorfosi.
Le opere di Ossola sono presenti in musei e raccolte
pubbliche in Italia e all’estero. Vive e lavora a
Milano.
GALLERIA-STUDIO OSTRAKON
Via
Pastrengo 15/Via Moscova
66
tel.
3312565640,
dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da Martedì a Sabato
ore 15.30 - 19.30
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