NEL SEGNO DELLA CROCE
- Marche
“Nel segno della croce”
Un
pellegrinaggio d’arte e spiritualità
5 tappe da Lucrezia, a
Fano, a Pesaro e a Urbino in Chiese e Cattedrali
Lucrezia, sabato 25
settembre 2010, ore 11.00
presentazione di due nuove
opere di Patrizio Ambrosiani e Walter Angelici
Un itinerario di arte
contemporanea e di spiritualità che sarà inaugurato
sabato 25 settembre, alle ore 11,00, a Lucrezia
e che vede la presentazione di due “pale gemelle”,
con soggetto la “Crocifissione”, realizzate da
Patrizio Ambrosini e Walter Angelici. Due
opere di notevoli dimensioni (cm 185 x 252),
appositamente realizzate per questo evento che le vedrà
in pellegrinaggio fino al febbraio 2011: a Lucrezia,
nella Chiesa Parrocchiale, a Pesaro nella Chiesa S.
Giovanni Battista, a Fano e Urbino nelle rispettive
cattedrali. La prima Chiesa sarà quindi quella
Parrocchiale di Lucrezia da domenica 3 ottobre a
domenica 10 ottobre.
Tutto il progetto è
interamente sostenuto dalla Banca Popolare Valconca, che
certamente ne ha apprezzato l’importanza sia spirituale
che culturale, e che con nella presenza delle chiese del
territorio ha colto l’immediato legame con la realtà
locale che da sempre l’ha caratterizzata e ne
costituisce uno dei suoi punti di forza.
L’intento del curatore
artistico Francesco Maria Acquabona, condiviso dai
vescovi Francesco Marinelli di Urbino e Armando Trasarti
di Fano che hanno messo a disposizione le proprie
cattedrali, è quello di rilanciare il rapporto tra arte
e fede. L’arte contemporanea infatti ha per lo più
voltato le spalle al sacro, ma allo stesso tempo ampi
settori della Chiesa, al di là di legittime riserve, non
hanno saputo cogliere il nuovo dell’arte soprattutto
nella sua potenzialità di esprimere il sacro.
Occorre dunque un
lunghissimo processo di riavvicinamento perché i
linguaggi dell’arte si affinino in direzione del sacro.
La scelta del tema del Crocifisso in modo particolare
tuttavia sembra riuscire a recuperare almeno in parte
questo distacco: infatti l’interesse di molti artisti si
dimostra ancora vivo e in attesa di occasioni che
aiutino a tradurlo in una concreta ricerca di
rappresentazione.
Così sono nate le due
Crocifissioni di Walter Angelici e Patrizio Ambrosini,
artisti non nuovi a misurarsi con il tema della
crocifissione (Angelici ne aveva già esposto uno nel
2007 insieme ad altre opere di soggetto religioso e
Ambrosini si era cimentato in uno studio del
conosciutissimo crocifisso di Velasquez).
Sono nati due grandi
quadri, diversi e contrapposti per stile e cromatismi,
ma non per intensità espressiva e profondità
d’interpretazione. Le due pale da sole sono sicuramente
capaci di rendere con efficacia il tragico momento della
morte di Cristo, ma ad esse si è voluto unire un testo
critico che suggerisse il percorso della personale e
intima riflessione curato dalla sensibilità di Sr. Maria
Gloria Riva.
Angelici mostra un Cristo
dalla forma stilizzata, una linea spezzata contro uno
sfondo tragicamente insanguinato e allo stesso tempo
vitalmente irrorato. Un Cristo che la Riva paragona ad
acqua pura, una fonte che penetra l’animo di chi lo
osserva per ridare speranza alla vita di fronte alla
morte.
Ambrosini presenta invece
un Crocifisso “dai lineamenti delicati, dalle forme
rinascimentali, eppure sodo, maschile, uno di noi”.
Ambrosini sottolinea ancora la Riva “restituisce il
Cristo della fede, dove senza rinunciare alle
innovazioni dell’arte contemporanea, è possibile
contemplare di nuovo la “forma” della carne, così come
il creatore l’ha pensata per noi fin dall’eternità”.
Questo
l’itinerario e il calendario
che le due grandi pale di Ambrosini ed Angelici
percorreranno, sostando in queste cinque sedi: Lucrezia
- Nuova Filiale Banca Val Conca: Sabato 25 settembre
(presentazione ore 11);Lucrezia -Chiesa Parrocchiale:
Domenica 3 ottobre – domenica 10 ottobre ;Pesaro -
Chiesa S.Giovanni Battista: Domenica 17 ottobre –
domenica 7 novembre;Fano - Cattedrale: Domenica 14
novembre – domenica 28 novembre;Urbino –
Cattedrale:domenica 23 gennaio 2011 – 13 febbraio
2011;San Francesco: Conferenza finale di sr. Maria
Gloria Riva (data da definire).
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