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CONCERTO EX CINEMA AURORA - Livorno

SABATO 20 NOVEMBRE 2010

Ex Aurora – Livorno – h 22

 

MOUSSU T E LEI JOVENTS

In concerto

 

Sabato 20 novembre concerto d’eccezione all’Ex Cinema Aurora di Livorno. Arrivano infatti nel locale livornese Moussu T e lei Jovents, Moussu T con i suoi giovani, ovvero Tatou, cantante e fondatore dei mitici Massilia Sound System, accompagnato da Blu alla chitarra, anche lui membro del celebre combo marsigliese, Denis alla batteria e Lo Deli-K alle percussioni.

 

Numerose sono le affinità tra La Ciotat, città di provenienza del gruppo, e Livorno: i cantieri navali innanzitutto, che per anni hanno mantenuto viva l’economia dei due centri e dopo i licenziamenti hanno creato un grande disagio sociale. Nelle canzoni di Tatou emerge forte questo malessere.

Inoltre l’Aurora ha sede in un ex-cinema. La Ciotat è protagonista assoluta della storia del cinema, grazie ai Fratelli Lumière che girarono lì il famoso L’arrivée d’un train en gare de La Ciotat.

Infine il discorso calcistico: le tifoserie dell’Olympique Marsiglia (i Massilia Sound System sono il gruppo di riferimento della curva marsigliese) e del Livorno sono gemellate da lunga data.

 

A metà tra la tradizione occitana e la musica nera Moussu T e lei Jovents reinventano la chanson marsigliese e portano un messaggio di una Provenza marittima e portuale, cosmopolita e fiera della sua storia. Si ispirano al melting pot marsigliese degli anni trenta, quando le canzoni provenzali scorrevano insieme alle operette marsigliesi di Vincent Scotto e alle musiche nere in piena esplosione (non solo blues e jazz, ma anche la musica delle Antille e del Brasile).

Su questa musica cosmopolita, basano le loro canzoni attuali, canzoni di porto e di acqua salata, di gru e di calanques (le enormi scogliere di roccia bianca che costeggiano il litorale marsigliese).

Un nuovo repertorio legato all’immagine del litorale occitano, di Marsiglia o di La Ciotat, tradizionale e moderno, locale e universale, nostalgico e effervescente.

 

Tatou e i suoi complici hanno la volontà di fare dialogare tradizione e modernità, locale e universale. Una voglia di uguaglianza e di confronto che si ritrova nella composizione stessa del gruppo Moussu T e lei Jovents dove è sintomatico che il fondatore dei Massilia Sound System si affianchi al più giovane e ultimo arrivato nei Massilia e che i canti di Marsiglia e di La Ciotat siano accompagnati dalle percussioni del Nordeste del Brasile. Eguaglianza e confronto, che per Moussu T e lei Jovents, restano il passaggio obbligato per abbracciare la realtà, perché di fronte alla globalizzazione commerciale del pianeta, emerga come risposta il dialogo libero e fraterno dei popoli.

 

 

 

 

Il gruppo nei giorni precedenti ha suonato a Milano e Cuneo e presenterà dal vivo i brani del nuovo disco Putan de Cançon che oltralpe sta ottenendo un grandissimo successo ed ha aperto le porte dei più importanti festival internazionali a Tatou e compagni.

 

Putan de Cançon è il quarto album del gruppo occitano-brasiliano.

Nella musica di Moussu T e Lei Jovents risuona una spensieratezza mediterranea insolentemente scherzosa che non disdegna incursioni nelle periferie urbane di Tom Waits e nei paesaggi del blues moderno e conduce ad un mélange sonoro multiculturale.

Condito da break strumentali curatissimi ed un suono ruvido, più rock rispetto ai precedenti lavori, Putan de Cançon segna una svolta nell’evoluzione del gruppo. Blu, grazie alla ricchezza e varietà dei suoi interventi sonori, si impone alla stregua di un Marc Ribot o di uno Zoot Horn Rollo.

Certo, in Bons baisers de Marseille si ritrova la nonchalance dei ritmi di Recife e lo zampino del percussionista Jam da Silva.

Nei ritornelli Comme deux mouches, Mon ouragan e Quand je la vois je fonds si trova tutta la distensione di Tatou, la sua leggerezza familiare e la dolce semplicità delle sue melodie che assaporiamo come il primo sorso di pastis in una sera d’estate: deliziosamente fresco.

Tuttavia, tra le righe di testi più pensierosi, troviamo la nostalgia, l’amarezza e, talvolta, la tristezza disincantata di fronte all’usura del tempo: non chiamiamo più “bagnarola” una vecchia auto (Alba 7) e non abbiamo più la calma per lamentarci: “on ne prend plus le temps d'offrir, d'aider, d'entendre, de croire, de jouer” (“non ci prendiamo più il tempo di offrire, di aiutare, di ascoltare, di credere, di giocare”) (L’horloge).

Putan de cançon, putain de chanson, è, in definitiva, un appello alla resistenza impegnata e festosa: Moussu T e lei Jovents cantano innanzitutto la speranza, la voglia, la forza, l’entusiasmo, il piacere e l’amore. Il loro ascolto, nessun dubbio in proposito, “ti rende rilassato ed eccitato”.

 

 


 

 

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