MIMAR SINAN MEETS PALLADIO
IN ISTANBUL
Istanbul, Tophane-i Amire Cultural Center
29 Novembre-31 Dicembre 2010
Una mostra organizzata dalla Mimar Sinan Fine Arts University di Istanbul
e dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza
Iniziativa
nell'ambito di Istanbul capitale della cultura europea 2010
L'anno di Istanbul culturale europea si chiude con una mostra di architettura
dal titolo evocativo: Mimar Sinan incontra Palladio a Istanbul. La
mostra mette in scena il dialogo a distanza fra i due massimi architetti del
mondo ottomano e occidentale del Rinascimento. Mimar Sinan (1490-1588) è il
grande progettista turco che realizzò quasi cinquecento edifici, fra grandi
moschee, palazzi, terme, ponti. Andrea Palladio (1508-1580) è forse l'architetto
più famoso di ogni tempo.
Molto più di quanto ci appaia evidente oggi, Venezia e Istanbul erano due
potenze gemelle che si contendevano costantemente il dominio del Mediterraneo.
Certamente nemiche, erano anche legate da una fitta rete di scambi e interessi
commerciali comuni, dai beni di lusso sino al grano, che - come gli USA
dall'URSS durante la "guerra fredda" - i Veneziani compravano largamente dal
mercato turco fino a quando le campagne bonificate dalle ville non misero fine
alla pericolosa dipendenza.
Palladio e Sinan non si conobbero mai personalmente, ma avevano un amico in
comune, Marcantonio Barbaro, il committente della villa e del tempietto di
Maser, che dal 1568 al 1574 è ambasciatore veneziano a Istanbul, è amico di
Sinan e visita spesso i suoi cantieri. Tramite Barbaro fra i due architetti si
istaura un dialogo a distanza, con scambi da entrambe le parti. Dopo l'uscita
dei Quattro Libri di Palladio (1570), alcune moschee di Sinan cominciano
a mostrare elementi sorprendentemente simili a facciate di ville pubblicate nel
trattato. Del resto, chiunque guardi il retro della chiesa del Redentore di
Venezia, realizzata da Palladio a partire dal 1576, non può non riconoscere nei
due campanili cilindrici con copertura conica due minareti, e come tali dovevano
essere visti dalla residenza degli ambasciatori ottomani, che si trovava in
palazzo Mocenigo poco lontano.
La mostra presenta per la prima volta Palladio al pubblico della Repubblica
turca, e lo fa attraverso la serie completa dei famosi modelli lignei delle sue
architetture realizzati dal Centro palladiano: ben 17 grandi modelli in legno e
porcellana, riuniti per la prima volta tutti assieme dai tempi della leggendaria
mostra vicentina del 1973. Intorno ad essi sono allestiti sei grandi schermi
dove sono proiettate multivisioni digitali che mostrano gli edifici di Palladio,
nel loro contesto urbano o paesaggistico, confrontati con quelli di Sinan. La
mostra stessa è allestita in un ambiente d'eccezione: la più importante fonderia
di cannoni dell'Impero ottomano, costruita nel XV secolo, ampliata da Solimano
il Magnifico nel Cinquecento e infine, nel 1803, trasformata dal sultano Selim
III nell'attuale, imponente struttura voltata in pietra e mattoni. La mostra
è a cura di Guido Beltramini e di Howard Burns (CISA Andrea Palladio) e di Demet
Binan (Mimar Sinan Fine Arts University). L'allestimento è curato da Aldo
Cibic e Mauro Zocchetta.
La mostra sarà inaugurata il 29 novembre dalla presidente del Centro
palladiano, Amalia Sartori, dall'Ambasciatore d'Italia in Turchia, Gianpaolo
Scarante e dal rettore della Sinan Fine Arts University.
Nel pomeriggio precedente presso la Sinan Fine Arts University si terrà un
convegno su Palladio e Sinan nel quale interverranno i curatori della mostra e
alcuni dei massimi specialisti turchi di architettura del Cinquecento, fra cui
Dogan Kuban, docente al Politecnico di Istanbul, il decano degli studi in
materia.
"Sono particolarmente onorata - dichiara Amalia Sartori - che Istanbul
abbia voluto coronare un anno tanto significativo per il futuro della Turchia
con una mostra su Palladio e Sinan, che crea un vero ponte fra Oriente e
Occidente. Ancora una volta la cultura dimostra la propria capacità di creare un
terreno comune, e Palladio stesso conferma doti di straordinario ambasciatore.
Fra il 2008 e il 2009, mezzo milione di persone ha visitato la nostra mostra in
Europa, e la sua versione americana ha riscosso grandi consensi a New York e li
sta riscuotendo ora a Washington. Palladio, Vicenza e il Veneto sono diventati
nomi familiari ad un pubblico vasto. Penso che nessuno, all'inizio delle
celebrazioni per i cinquecento anni dalla nascita di Palladio, avrebbe osato
neanche sognare un esito così gratificante".
Per Informazioni:
https://www.en.istanbul2010.org/FOTOGALERI/GP_661656
per informazioni:
Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio
Palazzo Barbaran, Vicenza
tel. +39 0444 323014
www.cisapalladio.org