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INFINITAMENTE
ACQUA - Gubbio (PG)
Dal 6 al 26 agosto
"Infinitamente
acqua" di Michel Guèranger
"Le
coperte della Rivoluzione"di Maria Maccarrone e Giovanna Nigi
Arconi di Palazzo dei Consoli
Gubbio
Dal 6 al 26 agosto, due mostre nello spazio
degli Arconi di palazzo dei Consoli di Gubbio, "Infinitamente acqua" di Michel
Guèranger e "Le coperte della Rivoluzione"di Maria Maccarrone e Giovanna Nigi.
Un luogo di suggestioni e di storia,
dove ben dialogano due espressioni artistiche diverse, due modi di rendere
omaggio alla storia e alla cultura francese, una attraverso l'opera di uno
dei più significativi e innovativi artisti francesi degli anni '70 e '80,
Michel Guèranger, e quella di due artiste che vivono e lavorano a Roma, ,
la milanese Maria Maccarrone e Giovanna Nigi, eugubina
per nascita e appartenenza.
"Infinitamente acqua" è la sintesi di un
percorso tutto dedicato alle infinite trasformazioni dell'acqua,
un omaggio al più prezioso dei beni comuni, "Le coperte della Rivoluzione
Francese" vogliono riportare l'attenzione sul calendario repubblicano,
attuato per una breve stagione in Francia, ed esportato anche in Italia da
Napoleone. Un modo diverso di considerare i mesi e i giorni, pensati a stretto
contatto con la natura, amata, rispettata, e per una volta non conquistata e
distrutta.
E, trattandosi di Gubbio, non poteva mancare un
omaggio alla città, con le tre coperte dedicate ai Ceri...
Le mostre saranno visibili tutti i giorni dalle 11
alle 13 e dalle 17 alle 22
L’appuntamento per brindare all'inaugurazione
delle mostre è agli Arconi del Palazzo dei Consoli il 6 agosto alle h.18
Ufficio Stampa
Marta Volterra
marta.volterra@gmail.com 392.94.35.483
Schede
“Infinitamente Acqua”
Michel Guèranger
-Pitture fotografiche-
Le metamorfosi dell’acqua.
Il suo manifestarsi in mille diverse personalità e tuttavia nella stessa,
identica goccia, parte di noi stessi e del cosmo, unica e tutto.
Acqua-vita, acqua-sogno, acqua-oblio: sono le
acque, forti e delicate, che Michel Guèranger ha scelto per diversificare ancora
una volta la sua arte prorompente, così simile alla vita da non volersi piegare
ad alcun compromesso, arte libera, segno a volte prepotente, a volte
struggente e poetico, a volte infinitamente fluttuante.
Guèranger dipinge con l’acqua della
pioggia, a volte fa dipingere alla pioggia stessa,
esponendo i suoi lavori ai temporali di fine estate o alle piogge leggere della
primavera, ed è l’acqua che fotografa, tenace, per
anni, fino a penetrare il mistero dell’elemento più inconscio che c’è.
Dopo le altezze delle montagne, le prospettive
delle città viste dallo spazio, quando l’elemento aria è stato analizzato e
fatto proprio, e dopo una parentesi dedicata al fuoco e al suo potere, l’artista
si dedica all’elemento-acqua, fino a perdersi nelle sue profondità.
“Guèranger ha operato negli ultimi lavori
un fruttuoso confronto tra la sua estetica e le proprietà dell’elemento
acquatico: l’acqua è un universo in se stesso, o vive,
contenuta nei suoi limiti, come parte dell’universo?....L’arte di Michel
Guèranger suscita costantemente la domanda sulla situazione e l’istante dello
sguardo, dunque sulla natura del reale e il posto dell’uomo al suo
interno”.(P. Gheno, 2008)
Michel Guèranger, pittore, grafico e fotografo, ha
costruito, a partire dagli anni ’60 un’opera ricca e diversificata, che è stata
oggetto di esposizione in gallerie d’Europa, degli Stati Uniti ,
dell’America del Sud, e figura in numerose collezioni pubbliche e private.
www.michelgueranger.com
“Le coperte della Rivoluzione”
di Maria Maccarrone e Giovanna Nigi
Due artiste con la passione per l’arte,
la letteratura e la storia, hanno dato vita a
un’originale iniziativa tesa a celebrare il calendario riformato della
Rivoluzione Francese. Velluti, sete e taffetà rievocano le suggestioni di
fine Settecento, dando vita a originalissime coperte che scaldano il corpo e
l’anima.
Vendemmiaio, Brumaio, Nevoso, Fiorile e Messidoro diventano coperte
d’arte, ognuna con la sua personalità e carattere, in sintonia con lo
spirito dei rivoluzionari che nel 1793 diedero vita a un nuovo calendario, in
antitesi con quello gregoriano. La sua fortuna fu breve, ma anche in Italia per
qualche tempo si ragionò entusiasticamente in termini di Pratile e Messidoro…
I mesi della Rivoluzione diventano ora coperte, opere d’arte da
mettere su letti, divani, poltrone, o anche a terra, secondo la necessità e
l’estro di ciascuno.
Il quadro si stacca dalla parete per appoggiarsi morbidamente sul letto,
diventa elemento di decorazione da vivere ogni giorno, e da solo può dare a
una stanza un carattere speciale, oltre ad abbracciare e avvolgere corpi e
anime. Per riprendere, quando lo si decida, la sua funzione originaria, e farsi
di nuovo pannello, o elemento divisorio...
Maria Maccarrone, in arte Maria Mac, è
un’artista che da anni associa un’eleganza grafica a una raffinatezza formale.
Nella sua ricerca emerge una precisa matrice concettuale, che la stoffa rende
anche più evidente. Ha esposto in numerose personali e collettive a Roma e
Milano.
Giovanna Nigi, scrittrice e giornalista, interpreta i mesi
dell’anno rivoluzionario in termini romantici e appassionati. Le sue coperte
sanno di neve e di fiori, di oro e di frutti stagionali.
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