CORTEO
STORICO - Forenza (PZ)
16 Agosto
"La
leggenda dei Templari Ugo dei Pagani e la Sfida del Mito A.D.
1118"
A
Forenza, centro del Vulture Alto-Bradano in Basilicata, si svolge con
consuetudine annuale, una rievocazione storica, giunta quest'anno alla IX
edizione, che si colloca nel periodo del consolidamento della dominazione
normanna dell’Italia meridionale (XI-XII secolo), dopo la prima Crociata,
allorché emersero le formazioni degli ordini monastico- cavallereschi primo fra
tutti l'Ordine dei Cavalieri Templari, la cui fondazione si rappresenta e si
rievoca.
Scheda Rievocazione Storica e Corteo
Già
sotto la dominazione longobarda, Forenza, si erge abbarbicata sulla cima e sui
pendii di un colle alto 836 metri s.l.m., a dominare i suoi boschi ed un’ampia e
distensiva vallata. Ancora oggi il paese conserva tipicamente l’aspetto di
fabbrica medievale: nei terrazzamenti e nei resti di torri e mura medioevali,
nelle strade a rampe irregolari ed anguste, nelle viuzze lastricate in pietra,
nelle lunghe gradinate che scendono dall’acropoli alla strada rotabile, negli
archi, nelle case addossate le une alle altre, nei portali. E’ questo suggestivo
borgo che ogni 16 del mese di agosto, fa da sfondo e palcoscenico alla
manifestazione rievocativa.
E
pensare che... tutto potrebbe aver avuto origine a Forenza !
Correva l’anno 1084, quando Pagano, denominato “castri Florentiae dominus”,
insieme a sua moglie Emma, dona alla SS. Trinità di Venosa due Chiese. Questi
Signori feudatari, secondo alcuni ricercatori, potrebbero essere stati i
genitori di quell'Hugo, l’iniziatore dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio, ma la
storiagrafia ufficiale.
nvece è accertato che a San Martino “de pauperibus”, zona nelle vicinanze del
centro abitato, si è sviluppato nei decenni successivi un insediamento
dell’Ordine: ritenuto il più importante della Basilicata.
Il
Corteo Storico, composto da duecento figuranti in pregiati costumi dell’epoca e
da attori non professionisti, che si porta nel borgo medioevale imbandierato con
vessilli templari ed illuminato da torce, catapulta lo spettatore nella
misteriosa ed inquietante atmosfera dell’
alto-medioevo.
Durante la drammatizzazione riecheggiano con forza le motivazioni di Ugo e dei
primi otto cavalieri, di far proprio il nobile ideale di difendere la
cristianità pellegrina e i Luoghi Santi dagli infedeli. Il colloquio con il
padre Pagano e con la madre Emma, il riconoscimento dell’Ordine, l’approvazione
della Regola al Concilio di Troyes da parte del Legato Pontificio Matteo da
Albano, redatta da Bernardo di Chiaravalle, la nomina a Primo Gran Maestro
conferitagli e l’
investitura, sono poi i momenti culminanti di una suggestiva rievocazione dove i
fatti sono ancora sospesi tra storia e leggenda.
PERSONAGGI E FIGURANTI
Ugo de’ Pagani, cavaliere e personaggio principale;
Pagano de’ Pagani, Signore Normanno di Forenza, padre di Ugo;
Emma, moglie di Pagano e madre di
Ugo;
Matteo da Albano, Cardinale Legato del Papa; Abate Berengario
(Benedettino);
S. Bernardo di Chiaravalle; Arcivescovo di Reims;
Vessilliferi; Musici;
Diaconi Cistercensi;
Dignitari di Corte
Damigelle
Balia e Paggetti
Armati Normanni
Figuranti del popolo della Comunità Templare di S. Martino dei Poveri
La Strega
Il Demone
La Dama Promessa sposa di Ugo
Il Moro
Jacques de Molais (ultimo Gran Maestro Templare) e drappello di crociati
S. Michele Arcangelo