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SAGRA DELLA
MISERIA - Campoli Appennino (FR)
Sagra della Miseria –
Campoli Appennino IV edizione
… quando l’odore unito alla
fantasia può anche sfamare
Due aringhe appese all’ingresso del paese sono l’inconsueto
benvenuto che Campoli Appennino riserva ai “sofisticati” gourmand che, a
migliaia, ogni anno, si riversano nello splendido paesino del frusinate
costruito a ferro di cavallo intorno al "Tomolo", affascinante dolina carsica a
ridosso della catena degli Appennini sul versante laziale del Parco Nazionale
d'Abruzzo.
E’ così, con un gesto d’altri tempi, che ci si accosta alla Sagra
della Miseria, appuntamento fra i più particolari dell’enogastronomia “povera”
italiana.
Quelle due aringhe, appese a testa in giù, sono il simbolo e il
richiamo più forte ai tempi che furono, tempi di stenti, tempi di magra, tempi
in cui bisognava inventarsi ogni escamotage per poter mangiare. Quando mangiare
significava mangiare per sopravvivere.
Insomma, al visitatore che il 18 settembre arriverà a Campoli
Appennino per la 4° Sagra della Miseria, saranno consegnate due fette di pane
che dovrà strofinare, senza esagerare, perché anche altri devono mangiare, sulle
aringhe. È il cibo dei poveri, ma ricchi di ingegno: pane strofinato
sull’aringa. Prova che l’odore, unito alla fantasia, può persino sfamare in
tempi di crisi.
Un neorealismo enogastronomico che si declina passo dopo passo
lungo i vicoli del paese allestiti, per l’occasione con i cibi più poveri, ma
anche più veri, della tradizione locale. E allora: via alle minestre e alle
zuppe più semplici e saporite, ai piatti che abbiamo sempre sentito raccontare
ma non abbiamo mai potuto assaggiare, sapori antichi e straordinari. Si parte
con il pane fatto con la farina di ghiande e quello, invece, preparato con il
mais. E ancora la “simm’la cotta” meglio conosciuta come crusca, la “fr’ cuttata”
frittata con cipolla, zucchine e patate, polenta e spuntature, pecora della
Transumanza, tacconelle e fagioli, le gustose polpette di melanzane e le più
“ruvide” cotiche e facioli, perché del maiale, come si sa, non si buttava via
nulla. E ad accompagnare il tutto “Cr’spèll ch’l’mèl’ e ficura se’” crespelle
con il miele e i fichi secchi.
Sabato 18 settembre, in occasione della sagra, ci sarà
l’inaugurazione dell'Area Faunistica Dell'Orso Bruno Marsicano, che si
sviluppa su una superficie di oltre 15 ettari di bosco, sui cui bordi si snoda
il paese, qui saranno introdotti due esemplari dell'ultimo patriarca
dell'Appennino, ammirabili dal balcone naturale di Piazza Umberto I.
Campoli Appennino è raggiungibile in soli cinquanta minuti da
Roma, la festa è stata allestita nel vecchio Borgo San Giacomo fino in Piazza
Umberto dove le massaie lavoreranno alla rievocazione.
Per informazioni
3474530142
Luogo: Campoli Appennino (FR) – centro storico
Date: 18 settembre 2010
Orari: dalle 18 fino a chiusura stand
Costo entrata: nulla
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