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59 SAGRA DEL PESCE -
Camogli (GE)
Attesa per la 59a edizione
della Sagra del pesce di Camogli
di Domenica 9 maggio 2010
Decine di migliaia le persone previste
alla 59a edizione
della manifestazione
gastronomica realizzata, anche quest’anno,
dalla Pro Loco di Camogli col contributo
di Friol
Camogli (Ge)–
Nata nel 1952 per volontà di una ventina di pescatori
locali, ritorna a Camogli la tradizionale e amatissima
Sagra del Pesce. Famosa per dispensare gratuitamente
pesce fritto di qualità e per l’impressionante maxi
padella impiegata (pesa ben 26 quintali e ha un
diametro di tre metri e ottanta centimetri), si
riconferma ancora una volta come uno degli appuntamenti
gastronomici più attesi dell’anno. Organizzata dal
Comune, dalla Pro loco di Camogli e sponsorizzata da
Friol, assicura festa, spettacolo e una bella
“scorpacciata” di pesce saporito e croccante per tutti.
Novità di quest'anno
la mostra dedicata alla storia e ai protagonisti dei
falò, che sarà possibile visitare presso il Castel
Dragone; Alla mostra si potranno ammirare le
foto di
Gianni Berengo Gardin, uno dei maestri
della fotografia contemporanea
e acquistare il suo recentissimo libro fotografico "Camogli"
finanaziato dal Comune col contributo di FRIOL.
Il volume è un racconto del suo paese
“adottivo”, che l’artista realizza puntando sugli
scenari più suggestivi e su una quotidianità senza
tempo: mare e sole, pescatori operosi, barche in fila,
case abbarbicate sul ripido costone, notturni
punteggiati di luce.
Verranno inoltre allestiti due info
points dove i visitatori potranno ricevere una brochure
sulla storia dei tradizionali falò realizzata dalla Pro
Loco di Camogli. L’idea è nata dai ragazzi dei
quartieri Porto e Pineto, riuniti nel Comitato San
Fortunato, che ogni anno organizzano lo stupefacente
spettacolo dell’incendio dei falò sulla spiaggia la sera
che precede la sagra.
Domenica 9 Maggio,
più di 30 quintali di pesce azzurro saranno
fritti ad arte nel maxi padellone in oltre 3.000
litri di olio Friol, sponsor ormai storico della
manifestazione. Sono più di 100.000 infatti le
persone attese nei giorni della manifestazione
gastronomica che, per il decimo anno consecutivo, vede
quale sponsor Friol – l’olio specifico per
friggere che, grazie alla sua equilibrata composizione
di oli, resiste alle alte temperature, consentendo di
ottenere una frittura croccante e asciutta.
L’occasione, neanche a dirlo, è davvero
ghiotta: migliaia di ospiti provenienti da tutta Italia
si metteranno in fila per aggiudicarsi una delle
30.000 porzioni di pesce freschissimo
e fritto ad arte, distribuito gratuitamente in più
riprese
grazie anche all'impegno dei molti
volontari presenti.
L’inaugurazione
della kermesse gastronomica avrà luogo
giovedì 6 maggio alle ore 19.00 in Piazza
Colombo, con la consegna del Premio Camogli
2009, assegnato a quei Camogliesi che con la loro
attività valorizzano l’immagine di Camogli in Italia e
all’estero.
A seguire la premiazione del concorso “Un
manifesto della Sagra del Pesce”
Sabato 8 maggio,
la sera della vigilia, si terrà la consueta celebrazione
religiosa, con la processione dell'Arca di San Fortunato
accompagnata dalla Banda “Città di Camogli”;
successivamente, sulla spiaggia, si potrà ammirare lo
stupefacente spettacolo dell'incendio dei falò,
mentre i fuochi d’artificio sul mare regaleranno
agli spettatori momenti davvero suggestivi.
Qualche informazione storica e tecnica
Cenni sulla nascita della Sagra del
Pesce
La fama della “Sagra del Pesce” di
Camogli coincide con quella della sua famosa
padella gigante. Tutto ebbe inizio nel 1952
quando una ventina di pescatori decisero di donare
del pesce fritto ai residenti e ai visitatori di
passaggio, durante la festa di San Fortunato, loro
Patrono. L’iniziativa ebbe successo al di là di ogni
aspettativa, tanto che gli organizzatori dovettero
friggere pesce per tutto il giorno. L’anno
successivo si ripropose l’evento e Lorenzo Viacava
detto “O Napoli”, noto pescatore, decise per
l’occasione di far costruire una padella gigante
che divenne subito la più grande attrazione di
quella che ormai era diventata una vera e propria
sagra. L’avvenimento, nel frattempo, salì agli onori
della cronaca internazionale grazie all’ampio spazio
dedicato alla sagra dal New York Herald Tribune,
all’interesse di Re Baldovino del Belgio e, nel
1955, addirittura a un’eurovisione televisiva.
Questa simpatica tradizione si è
trasformata negli anni in un importante momento di
comunicazione e di proiezione dell'immagine a
vocazione turistica della Città.
Specifiche tecniche della Maxi
Padella di Camogli
Si tratta di un padellone speciale,
non di ferro come i precedenti, ma d’acciaio.
Pesa ventisei quintali, ha un manico di tre quintali
e un diametro di tre metri e ottanta centimetri,
per poter essere agevolmente trasportata nelle varie
trasferte in altre regioni d’Italia. La maxi padella
sarà alimentata da bruciatori ad aria soffiata in
grado di utilizzare sia il gas che il gasolio.
L’attuale padella,
utilizzata per la prima volta in occasione del
cinquantenario della manifestazione, è la quarta
della serie ed è stata realizzata anche grazie al
contributo di Friol. E’ stata commissionata alla
ditta parmense Botti dalla Pro Loco di Camogli e
realizzata su progettazione della Europlan di
Lavagna nel 2001. La prima padella cadde in mare nel
1959, la seconda e la terza sono ormai in disuso.
Camogli, libro fotografico di Gianni
Berengo Gardin

Edizione anno: 2009
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Il volume
raccoglie 120 fotografie della deliziosa
cittadina ligure raccontata da Gianni Berengo
Gardin, uno dei Maestri della fotografia
contemporanea. “Ma è solo la qualità dello
sguardo fotografico di Gianni Berengo Gardin”
scrive Silvana Turzio nel testo introduttivo
“che riesce a creare visioni particolari mai
viste prima, offrendo in un’immagine una sintesi
delle cose che fanno di questo lembo di terra,
stretto tra monti e mare, il luogo così amato da
genti diverse, marinai e armatori, intellettuali
e artisti, solitari e mondani, bambini e adulti.
Il 'risseu' davanti alla chiesa parrocchiale di
Santa Maria Assunta nell’Isola, ripreso in fuga
prospettica che chiude a monte sulle case del
porticciolo, la veduta di sguincio della scala
che conduce alla casetta di fronte alla stessa
chiesa sono immagini classiche della visione di
Berengo: uno sguardo per niente monumentale, al
contrario, molto domestico". |
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Biografia di Gianni Berengo
Gardin
Originario di Santa Margherita
Ligure ha in seguito vissuto a Roma, in
Svizzera, a Parigi e a Venezia per poi
stabilirsi a Milano.
Ha incominciato a interessarsi di
fotografia nel 1954, è stato tra i soci del
famoso circolo fotografico La Gondola. Dal ‘54
al ‘65 collabora con immagini di reportage al
settimanale "Il Mondo" diretto da Mario
Pannunzio. Da allora inizia molte altre
collaborazioni per le principali testate della
stampa illustrata italiana e internazionale,
soprattutto con editori stranieri ed italiani,
che lo hanno portato a realizzare oltre cento
volumi fotografici. Sue immagini sono inserite
nelle collezioni di diversi musei e fondazioni
culturali.
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Programma
– in via di definizione
Ulteriori Info: Pro loco Camogli Tel.
0185-77.10.66
www.prolococamogli.it
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