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MOSTRA
LEONARDO CREMONINI - Asiago (VI)
LEONARDO CREMONINI
La
luminosità della vita - Olii, disegni, acquerelli
DAL 24 LUGLIO
AL 12 SETTEMBRE 2010
ASIAGO (VI), MUSEO LE CARCERI
Per la prima
volta, dopo la morte dell'artista bolognese,
35 olii e 40 disegni e acquerelli ripercorrono
le articolate e incessanti ricerche
di uno dei pittori figurativi più significativi del secondo Novecento.
Dal 24 luglio al 12 settembre 2010 presso il Museo Le Carceri di
Asiago (Vicenza), verrà presentata la mostra LEONARDO CREMONINI. La
luminosità della vita. Olii, disegni, acquerelli.
Nel suggestivo spazio del Museo Le Carceri saranno esposte circa 80 opere di uno
dei più importanti protagonisti della pittura europea del '900, dagli anni di
formazione presso l'Accademia di Brera sino ai lavori più recenti.
Questa importante mostra antologica, voluta dal Comune di Asiago in
collaborazione con la Associazione Alberto Buffetti, a cura di Flavio Arensi,
Nino Sindoni e Alberto Buffetti, vuole essere un riconoscimento e un omaggio
all'opera di un grande artista, molto apprezzato all'estero e tuttavia ancora
poco conosciuto nel nostro paese. Di recente le opere giovanili di Leonardo
Cremonini sono state ospitate presso il Palazzo Leone da Perego di Legnano,
mentre nel febbraio di quest'anno è stata presentata una grande antologica dei
suoi lavori all'Istituto italiano di cultura di Atene e al centro culturale 'Athinais'.
L'Associazione Alberto Buffetti ha voluto partecipare attivamente a questi due
grandi eventi con la pubblicazione di un catalogo e di un importante volume
monografico, che saranno disponibili anche in questa occasione presso il museo,
per i visitatori che vorranno approfondire le sue tematiche. I quadri e i
disegni in mostra, in gran parte inediti, rappresentano il primo tributo
italiano all'arte del maestro dopo la sua recente scomparsa; sono anche un segno
tangibile della ferma volontà da parte del Comune di Asiago di diffondere la
Cultura, in ambito locale e non solo; anzi questa mostra vuole dimostrare
chiaramente l'impegno concreto della Città per fare di Asiago e del suo
Altopiano, meta già affermata del turismo internazionale, anche un centro
importante della cultura e dell'arte. Le opere giovanili di Leonardo Cremonini
rappresentano il repertorio pittorico di un artista che cerca una propria strada
linguistica. Cominciando dagli insegnamenti accademici, scopre nello studio del
paesaggio una decisa libertà stilistica e un nuovo sistema compositivo, come per
gli squarci lacustri dell'Isola Comacina o della laguna veneta. Le nature morte,
o i richiami all'atelier, si alternano ai ritratti dei familiari e degli amici,
maturando col tempo un segno sempre più innovativo. Lavora solamente sul
visibile, col modello e il tema, mai dalla memoria; cercando di vedere come la
materia può essere un supporto eloquente per tradurre il sentimento del
visibile. A partire dal 1950 accade quasi una rottura, totale e definitiva, nel
suo lavoro: la scoperta di un osso di montone raccolto nei ghiacciai delle Alpi
a nord di Bolzano. Cremonini disegna quest'osso bianco, perfettamente pulito dai
rapaci, e capisce che la forma è il ricettacolo più generoso per riflettere
l'irrazionale, l'incosciente, dunque l'immaginario. Come se la forma d'osso
nella sua perennità strutturale fosse il senso della vita. Da quel momento
inizia a disegnare d'immaginazione; ha ancora dei rapporti col visibile, ma
soltanto con la luce, non con la forma. Nelle sue opere il visibile è soltanto
il mare, il cielo, un muro. Mostra nei suoi quadri, come pure nei disegni e
acquerelli, il percorso di una ricerca tutta razionale, ma rivelatrice
dell'inconscio, con i suoi turbamenti e le sue contraddizioni. In questa sua
esperienza così complessa, che sfugge a ogni codice, non può né contrapporsi né
sottomettersi alle mode. Critico nei suoi giudizi sull'arte contemporanea, per
lui "arte applicata", gioco senza impegno, facile provocazione, indica la
necessità della pittura "implicata", cioè implicata nella vita e nella realtà.
Cremonini ha fede incrollabile nella pittura come manifestazione del pensiero,
come medium privilegiato per esprimere la verità dei sentimenti; per lui l'arte
riguarda l'uomo e il suo destino ultimo. In tempi in cui si è perduta
l'equivalenza tra arte e vita, ci voleva il genio e il coraggio di Cremonini per
ricordarcelo fino in fondo.
Nota biografica
Leonardo Cremonini nasce a Bologna nel 1925. Si diploma, nella sua città natale,
all'Accademia di Belle Arti e si trasferisce, nel dopoguerra, a Milano, dove ha
modo di frequentare l'Accademia di Brera. La sua prima personale risale al
1947, presso il Circolo Sandro Bisi di Verona, seguita nel 1949 da quella alla
Sala del Sindacato pittori di Bologna, dove presenta le prime prove sul tema
degli animali squartati, che avrà seguito nella sua pittura nel decennio
successivo. Nel 1951 partecipa al Premio Diomira, che gli consente di recarsi a
Parigi, dove finisce per stabilirsi: negli anni francesi Cremonini ha
l'occasione di divenire rappresentante di spicco della corrente artistica della
"Nuova Figurazione". Le personali americane alla Catherine Viviano Gallery nel
1952, 1954, 1957 e 1962 contribuiscono a sancire il suo successo internazionale.
Seguono un numero imponente di mostre collettive e personali in tutto il mondo,
da Parigi, a Chicago, a Houston, fino a Barcellona. Dal 1960 le sue gallerie di
riferimento in Italia sono Il Milione a Milano e la Galatea a Torino, mentre a
Parigi è la Galleria Claude Bernard. Fra i nuovi soggetti di questo periodo
compaiono interni di stanza riflessi in specchi ed esterni di terrazze al sole,
in opere colme di un silenzio straniante, denso di echi metafisici. Dalla metà
del decennio compaiono invece nei suoi dipinti figure di bambini intenti al
gioco. Nel 1964 ha una intera sala a lui dedicata alla Biennale di Venezia. Nel
1979 viene insignito del Premio nazionale Presidente della Repubblica, mentre
negli anni successivi viene nominato membro dell'Accademia Reale del Belgio,
dell'Accademia Nazionale di San Luca in Roma, di cui diventa anche principe
(ovvero presidente) e dell'Accademia di Belle Arti a Parigi. In quest'ultima
insegna come docente dal 1983 al 1992. Tiene una personale nella sede milanese
della Galleria Montrasio, nel 2002. Nel febbraio-aprile 2003, nell'antologica
tenutasi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, sono state esposte circa
centoventi opere, provenienti da collezioni private americane, dalla collezione
Dreyfuss di Parigi e da istituzioni pubbliche italiane. La sua attività prosegue
instancabile con esposizioni e retrospettive nei più importanti musei d'arte
contemporanea d'Europa e del mondo. Dopo la grande mostra di Legnano nel 2008
dedicata ai lavori giovanili, segue nel 2010 una grande antologica ad Atene,
dove oltre agli oli si presentano anche i disegni e gli acquerelli dal 1945 al
2006, raccolti in un ampio volume di quasi quattrocento lavori edito da
Allemandi e Associazione Alberto Buffetti.
Si spegne a Parigi, dove risiedeva con la moglie pittrice Roberta Crocioni, il
12 aprile 2010. LEONARDO CREMONINI
La luminosità della vita - Olii, disegni, acquerelli
Dal 24 luglio al 12 settembre 2010
Luogo:
ASIAGO (VI) - MUSEO LE CARCERI
Via Benedetto Cairoli, 13
Orari di apertura:
Lunedì - venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Sabato - domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero
Inaugurazione:
Venerdì 23 luglio 2010, ore 18.00
Informazioni:
Comune di Asiago (VI)
Ufficio del Turismo tel. 0424 464081
asiagoturismo@comune.asiago.vi.it
www.comune.asiago.vi.it
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