MOSTRA
ASTRATTISMO ITALIANO - Ascoli Piceno
Astrattismo italiano:
capolavori della collezione Fiocchi:
da Balla a Sol Lewitt
Ascoli
Piceno, Forte Malatesta fino al 6 marzo 2011
Dopo decenni di abbandono, uno
dei monumenti più significativi dell’archiettura fortificata rinascimentale, il
Forte Malatesta, torna ad essere luogo destinato alla fruizione culturale
e lo fa con una mostra che porta per la prima volta fuori delle pareti
domestiche una delle più significative e intriganti
collezioni private di arte del Novecento.
Una ricchissima collezione di
dipinti e di sculture del XX secolo radunata ad Ascoli Piceno da Serafino
Fiocchi trova una sua scenografica collocazione negli ambienti progettati da
Antonio da Sangallo il Giovane per conto di Paolo III.
Ascoli Piceno
dopo le grandi mostre dedicate a Osvaldo Licini e a Tullio Pericoli si conferma
così ancora una volta negli ultimi anni
città d'arte meta di grande
richiamo turistico culturale anche per le grandi mostre.
La
mostra
Aspetti di arte astratta nella raccolta
Fiocchi curata da Armando
Ginesi e presentata da Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di
Ascoli Piceno, riunisce un nucleo di opere molto consistente da un punto di
vista numerico ma soprattutto un corpus formidabile per la conoscenza delle
dinamiche dell’arte contemporanea in Italia. Trattasi di 230 opere delle
circa 500 sull’astrattismo, (un patrimonio al quale bisogna poi aggiungere le
altrettante opere di carattere figurativo)
raccolte in oltre
cinquant'anni da Serafino Fiocchi, collezionista ascolano, dal grande intuito,
raffinato e curioso.
L’esposizione, si apre
idealmente con una cartolina postale disegnata da Giacomo Balla recante
un testo augurale indirizzato a Fortunato Depero in occasione di una mostra a
New York: la grafica dell’immagine interpreta infatti in chiave aniconica i
suggerimenti dinamici e luministici tipici del Futurismo, anticipando certi
aspetti dell’Astrattismo. Si
prosegue poi con un
interessante confronto fra una Amalassunta di Osvaldo Licini e un disegno
visionario di Mirò, ambedue proiettati in una dimensione onirica e
fantastica. Notevole è anche la rappresentanza dell’astrattismo italiano degli
anni cinquanta con opere di Fontana, Burri, Veronesi, Crippa, Capogrossi,
Scanavino che ne declinano la componente informale, mentre quella
gestuale-segnica è ben esemplata attraverso i dipinti di Vedova, Accardi,
Perilli e Parmeggiani, ma non mancano in mostra anche interessanti esempi
legati al contesto internazionale con opere di Masson, Beuys e Sol Lewitt.
“Una ricchissima collezione di
dipinti e di sculture del XX secolo radunata ad Ascoli Piceno da Serafino
Fiocchi – evidenzia il direttore dei Musei Civici di Ascoli, lo storico
dell’arte Stefano Papetti – che per il numero debordante delle opere raccolte
sembrerebbe doversi inserire a pieno titolo fra quelle più eclettiche, spaziando
con disinvoltura dalla figurazione all’astrazione. In realtà ogni opera
acquistata da Fiocchi, entrata a far parte della sua collezione, è il frutto di
una scelta oculata e dunque la grande abbondanza di dipinti, sculture,
ceramiche, disegni, fotografie ed incisioni che nell’arco di cinquant'anni il
collezionista ha radunato, appare piuttosto come il risultato di una innata
curiosità che lo ha spinto a frequentare gallerie, studi artistici ed
esposizioni e quindi ad acquistare con larghezza ciò che lo aveva colpito."
Nel suo collezionare opere del
Novecento, Fiocchi non si è avvalso dei consigli di galleristi o di critici
militanti, affidandosi soltanto al proprio fiuto e si è sempre mostrato attento
ai giovani artisti, acquistandone le opere migliori e favorendo il loro
inserimento nel giro del mercato. Li ha appoggiati, incoraggiati, ne ha
acquistato le opere esponendole accanto a quelle di pittori già consacrati dalla
fortuna critica. Molti di loro, nel tempo, sono divenuti a loro volta apprezzati
maestri: tanto per restare in ambito locale, gioverà ricordare che Serafino
Fiocchi è stato fra i primi a riconoscere i meriti di Tullio Pericoli, prima
ancora che l’artista di Colli del Tronto approdasse a Milano, di Sandro Trotti e
dello scultore Giuliano Giuliani.
Generoso con quanti ricorrono
alla sua collezione per l’allestimento di mostre temporanee in Italia e
all’estero, Fiocchi lo è stato particolarmente in questa circostanza, offrendo
l’opportunità di vedere la maggior parte della sua raccolta che conta più di
mille opere.
Come è facile intuire
–sottolineano i curatori– è stato arduo selezionare, nel quadro di una raccolta
così vasta, le duecento opere di carattere astratto presentate in questa
occasione ed infatti nel catalogo si è voluto dar conto dell’intera sezione non
figurativa della collezione Fiocchi, attraverso una documentazione fotografica e
schede scientifiche. he porta a circa cinquecento il numero complessivo delle
opere di questo genere in suo possesso.
ORARI
sabato, domenica, festivi e prefestivi 10.00 - 19.00; martedì e giovedì 10.00 -
13.00; mercoledì e venerdì 15.00 - 18.00. Lunedì chiuso
BIGLIETTO
4 € intero; 2 € ridotto; 1 € studenti.; 5 € Le biglietto unico per famiglie.
ARTBIKE
chi per raggiungere il Forte Malatesta vorrà utilizzare la bicicletta potrà
noleggiarla in piazza Arringo e raggiungere il Forte tramite la pista ciclabile.
Il costo del noleggio sarà comprensivo del biglietto d’ingresso alla mostra.
LABORATORI
DIDATTICI
0736/298213
INFO
0736/298213
www.ascolimusei.it
ALLESTIMENTO
Servizio Musei Civici Comune di Ascoli Piceno
COMUNICAZIONE
Marchethink