INVERNO AL MUSEO IN
FAMIGLIA - Treviso
'INVERNO AL MUSEO IN FAMIGLIA', PER
RISCOPRIRE IL PATrimonio MUSEALE DIVERTENDOSI
Al
Museo di Santa Caterina di Treviso originali percorsi
domenicali per grandi e piccoli.
Nel
2009, appuntamento il 25 gennaio e il 15 febbraio.
Ambiente cupo e polveroso nell'immaginario di molti
giovani, il museo è in realtà anche un luogo di
aggregazione, in cui si può giocare, dare spazio alla
creatività ed imparare divertendosi: lo dimostra
l'originale iniziativa “Inverno al museo per la
famiglia”, promossa e realizzata dall'Associazione
Culturale Vivarte*, in collaborazione con la
Direzione dei Musei Civici e l'Assessorato alla Cultura
del Comune di Treviso, presso il prestigioso Museo di
Santa Caterina di Treviso**.
Il
percorso “Inverno al museo per la famiglia”, giunto alla
sesta edizione, è rivolto a tutte le famiglie,
grandi e piccoli, che vogliono avvicinarsi al patrimonio
museale durante il tempo libero per condividere
esperienze culturali ed artistiche e si sostanzia in
quattro domeniche, dal programma ricco e
diversificato, nell'affascinante cornice della Chiesa e
del Convento di Santa Caterina.
Iniziato ad ottobre 2008, il programma per il 2009
prevede due entusiasmanti incontri domenicali, il
25 gennaio e il 15 febbraio. Durante
ciascuna giornata sono previsti sia percorsi
culturali per conoscere i tesori del Museo e atelier
grafico – pittorici per gli adulti sia percorsi
didattici, atelier grafico – pittorici e laboratori
teatrali per i bambini e i ragazzi: tutte le
attività sono gratuite e avranno inizio alle
ore 10, 15 e 16.
Le
attività dedicate ai più piccoli sono condotte da
studenti degli istituti superiori trevigiani (grazie
all’attività di formazione condotta dagli esperti di
VIVARTE) perché, spiegano gli organizzatori, il
trait d'union naturale tra musei e famiglia è
rappresentato dalla scuola. E' perciò compito dei
ragazzi del Liceo Ginnasio “Antonio Canova” di Treviso
guidare i bambini nell'esplorazione del mondo dei colori
animando i percorsi informativo – esplorativi, mentre i
ragazzi del Liceo Artistico cittadino si occupano degli
atelier grafico – pittorici. Inoltre, le visite museali
dei giovani ospiti sono accompagnate anche dal “Teatro
dei Piccoli”.
Al
termine di ogni giornata al museo
è previsto un momento musicale dedicato alla famiglia
riunita con “La Réjouissance”, Orchestra giovanile
di Treviso e del Veneto.
I
lavori realizzati dai più piccoli nelle giornate di
laboratorio verranno infine esposti al Museo di Santa
Caterina sabato 9 maggio (alle ore 17) in una
mostra conclusiva intitolata “Il Colore va in Scena”,
giornata in cui verrà anche presentato il quaderno
didattico “Gino Rossi” a cura di Morena Abiti e
Maddalena Calandri, dedicato al pittore veneziano del
primo Novecento.
Momento di sintesi del percorso “Inverno al museo per la
famiglia” e del “Progetto Scuola”,
che prevede laboratori teatrali di animazione attivati
in cinque scuole trevigiane, sarà lo spettacolo
conclusivo intitolato “I colori del Principe”, a
maggio 2009.
Per
informazioni:
Associazione Culturale Vivarte - tel. 0422 275313, email
info@associazionevivarte.org
www.associazionevivarte.org
Ufficio stampa Associazione culturale Vivarte
Koiné
Comunicazione
tel. 0422 460836; cell. 348 8243386
koine@koinecomunicazione.it
*Vivarte
è un'associazione culturale da anni attiva nel panorama
didattico e culturale della Città di Treviso, con
presenze e proposte operative rivolte alle testimonianze
storico - artistico del territorio e in occasione di
manifestazioni culturali.
**I
lavori di costruzione della Chiesa e del
Convento di Santa Caterina, oggi sede
principale dei Musei Civici di Treviso, ebbero inizio
nel 1346 nell’area della città che era stata adibita a
"piazza della legna" e che un tempo ospitava il Palazzo
dei Da Camino, abbattuto dalla furia del popolo nel
1318.
La
costruzione della Chiesa, iniziata durante la Pretura di
Andrea Cornaro, fu ultimata solo alla fine del 1300 a
causa di numerose sospensioni. Al complesso di Santa
Caterina fu aggiunta anche la Cappella dei Innocenti
(così chiamata in ricordo degli innocenti sacrificati da
Erode), che si suppone essere stata parte della
costruzione del preesistente palazzo.
Da
allora la sua destinazione d’uso, nell’arco della
storia, cambiò numerose volte passando da Chiesa del
Convento dei Servi di Maria, dedicata a Santa Caterina,
a sede di altri ordini religiosi.
|