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5 SAGRA
DE LE 4 PIGNATE - Tiggiano (LE)
Parrocchia S.Ippazio V.e M.
Tiggiano (LE)
Spett.le
Redazione, nell’ambito delle attività ricreative
organizzate nel corso dell’estate salentina, mi permetto
di segnalarvi una iniziativa che insieme ad altre
contribuirà a far conoscere ai turisti, che in questo
periodo visitano il Salento, le tradizioni, la cultura e
il folklore che contraddistingue la nostra terra.
Quest’anno, inoltre facciamo parte del Coordinamento
Sagre del capo di Leuca.
Vi prego
pertanto di voler inserire nello spazio dedicato alle
sagre in programma per il mese di Agosto, il seguente
evento:
TIGGIANO
(LE), giovedì 13 agosto
con inizio alle ore 21.00, - "5^
sagra de le 4 pignate" -
in una cornice di musica e folklore degustazione di
prodotti tipici salentini preparati con maestria proprio
come si faceva un tempo.
Pignate di "pasuli,
ciciri, fave e lenticche" (fagioli, ceci, fave e
lenticchie).
Quattro
piatti "poveri" tipici e spesso presenti sulle tavole
dei nostri nonni. Per troppo tempo dimenticate, oggi
queste pietanze sono divenute un punto fermo della dieta
mediterranea, consigliati dagli esperti nutrizionisti
per gli alti contenuti proteici. E a questi piatti la
comunità di Tiggiano, piccolo comune di appena tremila
abitanti, dedica una sagra. La "Sagra de le quattro
pignate", appunto, che si svolge nel centro storico
cittadino, pieno di case a corte e suggestivi vicoli, a
due passi dalla chiesa di Sant'Ippazio. "Pignate" è il
nome del piccolo contenitore di terracotta all'interno
del quale venivano cucinati i legumi, fatti cuocere
direttamente sul fuoco del "focalire". La preparazione
delle "pignate" cominciava la sera prima, quando le
massaie mettevano a bagno i legumi per facilitarne la
cottura. Il piatto di legumi di solito veniva
accompagnato da quello di verdure, in particolare rape,
cicorie, zucchine, cavolfiori, fagiolini e "foie reste"
(verdura spontanea che cresceva nei campi). I legumi e
le verdure non consumate a tavola, venivano poi
conservate per il giorno dopo quando, mescolate con del
pane casereccio raffermo fritto, costituivano quella che
era chiamata la "Papa rotta" o "Marenna" (merenda), un
piatto ad alto contenuto calorico che. sarebbe divenuto
la colazione del mattino che i braccianti consumavano
prima di recarsi a lavorare nei campi. La sagra "delle
quattro pignate" permette di riscoprire questi "rituali"
che il ritmo frenetico della vita quotidiana ha fatto
dimenticare. Negli stand allestiti per l'occasione si
possono degustare una infinità di prodotti tipici
preparati con cura e maestria dalle sapienti mani delle
massaie del posto, proprio come si faceva una volta. Chi
si reca a Tiggiano ha anche la possibilità di acquistare
le caratteristiche "pignate" e i piatti di terracotta.
Una serata da non perdere, quindi, per riscoprire i
sapori e le tradizioni di una volta.
Ringraziando per la cortese collaborazione vi saluto
cordialmente augurando a voi e alle vostre famiglie
Buon Ferragosto.
Don Lucio CIARDO –parroco di Tiggiano - cell.335/228673
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