Chiesi (Sassari) –
Sala Sassu
7 novembre 2009 – 7
gennaio 2010
Il Comune di
Thiesi celebra Aligi Sassu.
Settantadue
opere tra disegni, tempere, studi e illustrazioni per
rendere omaggio al grande Maestro del Novecento.
Si inaugura sabato
7 novembre alle ore 17,30 presso la Sala Sassu la mostra
“Sassu Futurista. Settantadue opere 1927 –
1931”. Un viaggio tra disegni, tempere, studi e
illustrazioni realizzate dal giovane Aligi Sassu in
seguito all’incontro con Marinetti, padre del movimento
futurista, che determinò la partecipazione dell’artista
alla Biennale di Venezia del 1928 a soli sedici anni.
L’esposizione,
realizzata grazie alla concessione delle opere de parte
della famiglia Sassu, sottolinea il grande legame del
Maestro con Thiesi, paese natale del padre e luogo di
residenza dello stesso artista, che a partire dall’età
di nove anni visse a Thiesi per qualche tempo.
L’appuntamento con
“Sassu
Futurista.
Settantadue opere 1927 – 1931” è inoltre un
momento importante per il Comune di Thiesi che con
questa esposizione anticipa la nascita di un sistema
museale territoriale e regionale il cui nucleo
principale sarà composto dai lavori eseguiti dal Maestro
in epoche diverse.
I modelli di
riferimento prediletti di Sassu sono Boccioni per il
dinamismo, Balla e Pannaggi per la modalità meccanica,
ma anche Depero, assai in auge negli anni venti, della
cui pittura si trovano echi nell’Unicorno,
in Leonessa, Leone,
Cavallino rampante, tutti del 1927 e in
Natura, una tempera del 1929.
Al Severini del
1912-1913 e al suo personalissimo modo di rappresentare
la vegetazione in forme circolari, si rifanno due
disegni a matita del 1927, Il porto e
Studio per “Porta Venezia”,
mentre Fillia, Pannaggi e Paladini, fedeli seguaci del
verbo “macchinista” sono fonte d’ispirazione per lavori
come La fucina e Fabbriche,
rispettivamente del 1928 e 1929.
Boccioni resta
comunque agli occhi di Sassu il principale punto di
riferimento e la sua lezione appare più che evidente in
alcuni disegni del 1928 e 1929, basti vedere i numerosi
disegni sul tema del Fabbro,
Minatore, Miniera, Uomini
che lottano, La rissa, le cui
figure sono ispirate alla tempera di Boccioni Linea
unica della continuità nello spazio che a sua volta
si ricollega alla scultura Forme uniche della
continuità nello spazio. Come pure per alcuni dei
disegni, monocromi, realizzati con pastelli dai colori
asprigni (verde acido, azzurro freddo, violetto)
eseguiti per illustrare il romanzo di Marinetti
Mafarka il futurista fortemente influenzati dai
modi di Boccioni.
La fame di modelli a
cui ispirarsi comunque non gli impedirà di dar vita ben
presto a lavori già più autonomi: nell’ultimo suo anno
da futurista, il 1929, Sassu crea I costruttori,
Fabbriche e Paesaggio industriale,
che virano verso un primitivismo e una semplificazione
geometrica poi felicemente sviluppati nel corso dei
primi anni Trenta, il decennio che lo vedrà approdare
all’esperienza folgorante degli Uomini Rossi, con
i quali imboccherà la strada che lo porterà alla piena
affermazione.
Aligi Sassu nasce a
Milano da padre sardo e madre emiliana nel 1912. A
tredici anni conosce Carlo Carrà e a sedici presenta le
sue prime opere alla Biennale di Venezia. Si ispira al
Futurismo di Boccioni, Previati, Carrà, ma osserva anche
Cezanne e Picasso. In questi anni si affianca
all'avanguardia futurista di Russolo e Prampolini.
Nel 1928 scrive con
Bruno Munari, il Manifesto della Pittura, prendendo come
assunto la raffigurazione di forme antinaturalistiche.
In questi anni studia a fondo Velazquez e dipinge “Il
nudo plastico”, esposto alla Biennale di Venezia nello
stesso anno. Di questo periodo sono "L'Ultima Cena",
quadro che sintetizza la poetica visiva di Sassu. Votato
al realismo non disdegna di rifugiarsi nel mito, così la
"sua" "Ultima Cena" diviene un convito in cui Cristo è
attorniato da personaggi vestiti in abiti moderni.
Nel 1930 è a Milano
dove conosce, oltre a Manzù, Giandante X, il filosofo
napoletano Persico e Giuseppe Gorgerino, giornalista
quest'ultimo della terza pagina dell'Ambrosiano
portavoce della fronda intellettuale milanese. E' il
1934 e Sassu studia Delacroix e la pittura di storia al
Louvre di Parigi. In questo periodo crea quello che sarà
il suo motivo dominante: il cavallo, onnipresente nelle
sue opere negli anni successivi.
Nel 1935 forma il
Gruppo Rosso con Nino Franchina e Vittorio Della Porta.
Nel 1936 firma uno dei suoi quadri più celebri, "Il
Caffè", che è La Coupole di Parigi; inoltre dipinge
"Fucilazione nelle Asturie", considerato uno dei rari
quadri eseguiti in favore della Resistenza.
Nel 1937 per via di
un manifesto che celebra la vittoria in Spagna delle
Brigate Internazionali contro l'esercito franchista
viene arrestato per due anni. Nel dopoguerra vive
un'esistenza sociale e artistica appartata lontano dal
cubismo di Braque e Picasso. Studia invece Vincent Van
Gogh e si reca nella terra di suo padre. In Sardegna
realizza numerose opere murali e dipinti ispirati a
motivi dell’isola come le celebri "Tonnare”.
Nel 1963 si
trasferisce nell'arcipelago delle Baleari, a Cala San
Vicente, nell'isola di Maiorca, nel villaggio di
Pollenza.
Del 1967 è il ciclo
della "Tauromachie", presentate dal poeta spagnolo
Rafael Alberti. Il rosso diviene il suo colore preferito
("Il rosso è il suo Barocco", disse di lui il critico
Raffaele Carrieri).
Nel 1976 lavora agli
affreschi di Sant'Andrea a Pescara. Questi sono gli anni
in cui sperimenta nuove tecniche, dove miscela la
tradizione con l'innovazione, come ne "I Moti Angioini",
un'opera composta con silicone e tempera, dedicandosi
inoltre alla scultura e all'incisione. Negli ultimi anni
esegue anche quadri prendendo spunto dal mondo del
calcio.
Muore all'età di 88
anni, il giorno del suo compleanno, il 17 di luglio del
2000. Parte imponente della sua opera si trova a Lugano,
presso la Fondazione Helenita Olivares e Aligi Sassu.
SCHEDA TECNICA
Titolo:
Sassu Futurista.
Settantadue opere 1927 – 1931
Sede:
Sala Sassu, Scuola
Elementare - Thiesi (SS)
Indirizzo:
via Garau
Informazioni:
Segreteria Comune di Thiesi 079/885583
e-mail:
segreteria@comunethiesi.it
Periodo espositivo:
07 novembre 2009 – 07 gennaio 2010
Inaugurazione:
07 novembre 2009, ore 17.30
Apertura al
pubblico:
dal martedì alla domenica inclusa
Orario:
10 – 13, 16 – 19
Giorno di
chiusura:
25 dicembre e 1 gennaio
Ingresso:
gratuito
Enti Promotori:
Comune di Thiesi